I ravanelli, detti anche rapanelli, sono radici diffuse nel mondo in diverse varianti. Oltre ad essere buoni hanno molte proprietà e benefici. Sono facili da coltivare, crescono rapidamente e si consumano sia crudi che cotti

Tutti conoscono i ravanelli per la forma e il gusto inconfondibile nelle insalate. Il ravanello, parte carnosa della pianta erbacea, in realtà ha molte altre caratteristiche e proprietà benefiche. Il rigonfiamento è solo in parte una radice ricca di amido che funge da riserva della pianta. Il sapore pungente è provocato da un enzima localizzato soprattutto nella buccia ricca di un benefico pigmento naturale: l’antocianina, lo stesso che dona una varietà di tipici colori dal rosso, violetto, blu fino al nero.

I più comuni ravanelli in Italia sono della specie Raphanus sativus rosso con cui si fanno saporite e attraenti insalate. In vendita nei supermercati e negli orolani si trova anche la versione nera dalla polpa croccante e bianca, da preferirsi cruda condito con olio, sale e pepe ed ideale con piatti di carne lessate. Tondo e rosso, bianco e ovale, rosso e oblungo o anche nero, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Origine e qualità ravanelli

La patria d’origine dei ravanelli é il Giappone. In queste isole di origine vulcaniche la così detta ‘grande radice’, nota come Daikon, ha trovato il terreno ideale per crescere senza problemi. Il ravanello vanta una tradizione millenaria ed è molto apprezzato in cucina: una radice bianca dal sapore piccante, fresco e croccante indicato per insalate, da friggere, cuocere al vapore o nella preparazione di salse.

Il raphanus sativus longipinnatu conoscoiuto come Daikon o rapanello giapponese proveniente dall’isola di Sakurajima, è la versione più grande al mondo, può arrivare a pesare circa 40 chili! In Giappone e India viene servito macinato con il pesce crudo e aggiungendo aceto o limone diventa un ottimo contorno con il pesce alla griglia. I cinesi lo mettono nei sottaceti in agrodolce.

Esistono ravanelli con radici lunghe a forma di carota, mentre altri sono tondi. La maggior parte ha polpa bianca e alcuni verde e rossa. Esistono varietà più piccole e piccanti da aggiungere in piccole dosi alle insalate, ottimi anche consumati crudi con sale e burro. Fondamentale nell’utilizzo dei ravanelli come ingredienti in cucina per apprezzare sapore e benefici é la freschezza. Possono essere conservati in frigorifero per 5/6 giorni.

Proprietà e calorie

I ravanelli hanno molte proprietà benefiche per l’organismo e consumati in abbondanza nelle insalate miste aiutano chi vuole seguire una dieta detox e dimagrante. Diuretici e depurativi, oltre a favorire il lavoro di fegato e reni, sono molto poveri di calorie: contengono solo 11 calorie per 100 grammi. Inoltre contengono vitamine C e B, magnesio e ferro e hanno il potere di rilassare i muscoli e il sistema nervoso, preparatorio di un buon sonno ristoratore.

Attenzione a quando si acquistano al supermercato: la radice dei ravanelli deve essere bianca mentre le foglie verdi non devono essere afflosciate nè avere macchie: sono ricche di vitamina C e non vanno buttate ma cucinate come avanzi. Le foglie scottate in padella, cotte al vapore e condite olio extravergine, succo di limone e sale oppure abbinate alle patate diventano un’insolito e gustoso contorno.

Ricette con Ravanelli

I ravanelli in insalata e pinzimonio sono facili e veloci da preparare per un’alternativa gustosa e salutare dal sapore delicato ma pungente per una ricetta antistress. Se trovate il loro sapore troppo amaro potete prima inciderli leggermente e poi lasciarli a mollo in acqua fredda per circa un’ora prima di consumarli. Altro discorso vale per i germogli dei ravanelli che iniziano a fare la loro comparsa anche nei grandi supermercati.

Una fresca insalata da condire con yogurt, sale, pepe, olio extravergine, aglio in polvere si può preparare con 300 grammi di crescione, 1 cetriolo, 1 costa di sedano, 1 carota e 4-5 ravanelli. La variante molto apprezzata è quella con rucola e soncino e un bel mazzetto di ravanelli tagliati a rondelle da condire con sale, olio extravergine, aceto di mele e un pochino di zenzero fresco grattugiato.

E cosa ne dire di un tzatziki di ravanelli vegano o di una pasta condita con una crema al ravanello? Semplice preparare una salsa saporita può essere invece composta tritando 10 ravanelli con poco succo di limone. Salare e aggiungere un cucchiaino di senape e incorporare lentamente con 200 grammi di panna.

Semina e coltivazione ravanello

In giardino o sul balcone i ravanelli crescono facilmente adattandosi a qualsiasi tipo di terreno. Basta un semplice vaso e qualche attenzione per avere a portata di mano verdure fresche. L’estate è il periodo migliore per far crescere e gustare questa pianta che regala fiori colorati bianchi, rosa o violetti. Essendo facili da coltivare si prestano ad essere cresciuti negli orti per bambini per favorire una bella esperienza educativa.

Il libro ‘Ravanello cosa fai?’ racconta cosa significa per un bambino coltivare e occuparsi quotidianamente di una piantina, con storie e ricette che accompagnano l’attesa. Per chi vuole passare subito al raccolto, questo video tutorial in inglese spiega come seminare e coltivare i ravanelli ottenendo buoni risultati.