L’uso degli smartphone in Italia e nel mondo cresce ad ogni età. Per le statistiche l’audience della connessione mobile si divide tra tempo libero, studio, lavoro e shopping online. Come controllare l’utilizzo dei cellulari nei figli per prevenire abusi e dipendenze?

L’uso dello smartphone è in costante aumento in Italia e nel mondo. Sia che si tratti di lavoro, svago, divertimento, di comunicare, cercare informazioni o guardare video e film, i cellulari sono sempre più al centro delle vite degli italiani. L’avanzata riguarda ogni settore della vita quotidiana dove si utilizzano per compiere operazioni di ogni genere e hanno superato anche i pc anche nel download di contenuti digitali.

Se fino a pochi anni fa i cellulari servivano solo per telefonare o mandare sms, oggi l’uso degli smartphone riguarda ogni momento della giornata in strada, sull’autobus, in metropolitana o peggio in auto o al ristorante. Sbirciatine al social network di turno tra bip e notifiche sono oramai parte integrante di giornate passate in cerca di qualche forma di gratificazione. Le nuove statistiche di utilizzo e i consigli per non utilizzare i cellulari in modo esagerato fino alla dipendenza.

Indice

Uso smartphone nel mondo

Secondo una statistica di Gsma, associazione che si occupa a livello globale di comunicazione mobile, il 50% della popolazione mondiale utilizza lo smartphone e solo il 6% non può connettersi ad alcuna rete mobile. La connettività è un motore di sviluppo  e solo alcune parti del mondo non hanno accesso alla rete cellulare per problemi di tipo economico o mancanza di consapevolezza e competenze digitali.

Computer e internet hanno cambiato il modo di stare insieme e di comunicare, studiare, divertirsi e lavorare, ma l’uso dello smartphone va ancora oltre. I cellulari non servono solo per telefonare, ascoltare musica, inviare messaggi o fotografare. Secondo una ricerca del Pew Research Center basata su un sondaggio realizzato su un campione di popolazione adulta americana, l’utilizzo dei dispositivi riguarda oramai tutte le attività umane.

L’uso degli smartphone cambia con l’età ma al primo posto c’è l’utilizzo come navigatore gps. Il 90% degli utenti lo usano per ottenere informazioni sulla propria posizione. Il 67% ascolta musica come con un normale player mp3, per ascoltare canzoni in streaming o la radio fm. L’utilizzo come radio è ancora molto diffuso in Italia tra il 38% della popolazione, contro il 22% degli americani.

Total audience su smartphone

Secondo le ultime statistiche Auditel Censis, il numero di smartphone nelle famiglie italiane ha superato quello dei televisori. Ne dispongono il 95,9% di italiani per circa 43 milioni di unità. Molto distanziati sono pc e tablet (62,3%) e le console di videogiochi, usate anche per navigare in internet dal 10,6% della popolazione. Con le nuove smart tv che si collegano online per navigare o vedere film in streaming, anche in Italia è in atto il fenomeno della total audience in cui i contenuti si vedono su vari dispositivi in mobilità o a casa con app dedicate.

L’uso degli smartphone con display sempre più grandi e connessioni mobili sempre più veloci é perfetto per accedere ad internet. Il 77% degli italiani naviga col telefonino che rappresenta l’86% degli accessi online per una media di 2 ore e 22 minuti. Oltre il 60% delle persone utilizzano i dispositivi portatili per vedere film, video e serie tv. Il 22% cerca intrattenimento e il 18% i social su usando YouTube, Meta, Amazon.

Da Raiplay fino a Mediaset Play passando da YouTube, Apple Tv fino a Netflix, Amazon Prime e SkyGo, tutti i giganti dell’intrattenimento che include video, musica, game e realtà virtuale, fanno a gara a mettere online i propri contenuti con app multi piattaforma sempre più semplici da utilizzare. Tok tok ha creato anche la mania dei video brevi, i cosidetti reels specialemente seguiti nella fascia d’età tra 18-24 anni.

Shopping mobile online

Secondo una recente analisi affettuata dall’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, in Italia l’uso degli smartphone di ultima generazione ha superato il Pc nell’utilizzo di internet anche per fare shopping online. Con un cellulare ci si informa sui prodotti, si fanno confronti leggendo caratteristiche e scaricando offerte, sconti, coupon per risparmiare. Grazie ai dispositivi portatili il mercato online è in piena evoluzione. Un futuro che da virtuale diventerà reale grazie al proximity marketing e alle vendite multicanale.

L’uso dello smartphone per fare shopping riguarda l’80% delle persone ad ogni ora della giornata. In particolare è il compagno d’acquisti preferito nei momenti ‘morti’ di attesa o la sera, quando tutto tace e ci si può dedicare a ricerche mirate per avere informazioni su modelli, prezzi, negozi con tutti i dettagli del caso. I cosiddetti acquisti di mezzanotte rappresentano una modalità di acquisto in aumento. I consumatori pubblicano haul video (letteralmente video di bottino) per mostrare gli acquisti fatti. Le esperienze di shopping sono condivise in rete con tanto di immagini, descrizioni dei prodotti  prezzi.

Lo shopping online è sempre più mobile e flessibile per assecondare i desideri del consumatore. Essere online è fondamentale per i grandi stilisti che vogliono incrementare le vendite e valorizzare la qualità del Made in Italy in Italia ma soprattutto all’estero. Web marketing e pubblicità online valgono già circa il 10% del mercato pubblicitario complessivo. Si tratta di un fatturato di 715 milioni di euro spesi in banner e servizi come Adwords di Google. Tra i formati di banner più utilizzati ci sono immagini e video, seguiti dal Keyword Advertising. Offerte e messaggi ‘su misura’ possono avvenire online ma anche in-store.

Uso smartphone in vacanza

Prenotare le vacanze o pianificarle è un altro tipico uso degli smartphone. Su internet si cercano informazioni dettagliate sui luoghi turistici e controllano le previsioni del tempo. Essere connessi è un piacere e un onere a cui difficilmente si rinuncia anche in vacanza. Nei momenti di svago è sempre più difficile staccare la spina, tanto che nove italiani su dieci si portano il cellulare appresso al mare o in montagna.

L’Italia si piazza al secondo posto a pari merito con la Francia nella classifica dei Paesi europei che si connettono più frequentemente nell’arco di una giornata di vacanza. Primo il Portogallo mentre i tedeschi sono gli ultimi. Spesso si scelgono anche le località turistiche in base alla connessione WiFi e alla copertura. L’uso dello smartphone in vacanza riguarda prima di tutto Whatsapp e le app di messaggistica per comunicare in tempo reale.

Se gli sms ormai sono decisamente superati, nel dimenticatoio collettivo finiscono anche i libri di viaggio cartacei sostituiti dalle più moderne guide turistiche online consultate dal 64% dei vacanzieri. Facebook rimane il più popolare social media per scambiarsi le foto, aggiornare e condividere il proprio diario di viaggio. Tra le novità si registra una crescente richiesta per applicazioni che riguardano recensioni e tour guidati in località che non si conoscono. Molti usano il cellulare anche per pagare le spese sostenute in vacanza, dai biglietti aerei agli alberghi.

Download contenuti cellulare

L’uso degli smartphone ha superato i computer anche nel download di contenuti. Un rapporto realizzato da Limelight Networks ngli Stati Uniti, Canada, Regno Unito e Australia, sostiene che i telefoni Android sono i più utilizzati per scaricare file e documenti (62%), seguiti dagli iPhone (46%). La rivoluzione mobile ha prodotto il sorpasso dei video sulla musica: film, spettacoli televisivi o di intrattenimento sono diventati i contenuti più scaricati online (16.88% contro 14,46% della musica), mentre avanzano anche i download di videogiochi.

La pirateria è presente anche ai tempi dello streaming online. Per i Millennials, i ragazzi dai 18 ai 33 anni, è fondamentale scaricare musica o video gratis, indipendentemente dal fatto che si tratti di contenuti piratati o meno. Tutte le nuove modalità di fruizione sembra possano convivere a seconda delle necessità personali. Insomma anche con l’utilizzo degli smartphone al posto di pc o tablet, la pirateria non sembra diminuire: trovare contenuti gratis tra film, giochi, musica, soprattutto per le nuove giovani generazioni sembra una abitudine consolidata a cui non si può rinunciare.

Propensione al pagamento dei contenuti scaricati
Propensione al pagamento dei contenuti scaricati

Più che un’epoca di transizione tra i vari supporti musicali o video, siamo al punto che ogni mezzo può andar bene: basta sia veloce, rapido e possibilmente gratuito. Secondo i dati di Limelight, rispettivamente il 16,88% e il 14,46% degli americani scaricano quotidianamente video e mp3 piratati. Il 48,9% degli intervistati inoltre dice di scaricare musica solo se è gratis. Per i produttori di contenuti ciò che crea grande preoccupazione per il futuro è che questi numeri aumentano ancor di più se si analizzano i comportamenti dei Millennials.

Contenuti scaricati via smartphone
Contenuti scaricati via smartphone

Uso smartphone per età

Gli smartphone sono utilizzati nell’intrattenimento ma anche per monitorare le proprie attività sportive e fare acquisti di prodotti e servizi. Oltre a guardare video e film, i giovani ascoltano musica (quasi 20 milioni di utenti in Italia) e giocano a videogame. In Italia ci sono quasi 19 milioni di persone che passano oltre 10 ore al mese a giocare in rete o a guardare tornei, mentre nel mondo l’app di Pugb (PlayerUnknown’s Battlegrounds) è stata scaricata oltre 400 milioni di volte e numeri simili hanno Fortnite e Minecraft.

Nell’uso degli smartphone in giovane età, l’acquisto di visione di film o video on demand è quasi doppio rispetto a chi ha più di 50 anni. Se ne deduce che l’idea di telefono come strumento per telefonare e inviare sms è diventato appannaggio esclusivo dei più anziani. L’accesso a internet è fondamentale sia che si tratti di comunicare, informarsi, ascoltare o vedere, mentre oltre il 30% di italiani di ogni età utilizza lo smartphone per effettuare pagamenti elettronici o gestire il proprio denaro.

Abuso del cellulare

Da qualsiasi punto di vista si vogliano analizzare i dati sull’uso degli smartphone in Italia, è evidente che questo strumento abbia potenzialità enormi. La rivoluzione non riguarda solo il mercato del consumo prodotti e servizi, ma anche la società a partire dall’informazione con grandi risvolti sociali, umano e culturali. Usiamo lo smartphone più o meno compulsivamente decine o centinaia di volte al giorno: i vantaggi sono evidenti, i rischi un pò meno.

Bisogna però avere consapevolezza dei cambiamenti sociali e psicologici e dei problemi che un utilizzo troppo frequente dello smartphone comporta. L’uso eccessivo dei dispositivi portatili può diventare una vera e propria patologia. La dipendenza da cellulare in forma più o meno grave colpisce tutti, nessuno escluso. Uno studio cognitivo pubblicato dal Psychonomic Bulletin & Review, sostiene che il cervello dell’uomo, molto sensibile alle ricompense, fatichi a controllare gli impulsi.

In un anno un utente medio spende 36 giorni della propria vita con il dispositivo in mano. C’è chi non se ne stacca mai confondendo lavoro e vita privata, e chi controlla email e risponde a messaggi anche durante la notte, con evidenti problemi di insonnia e di cattivo riposo che alla lunga possono influire sul benessere e sulla qualità della vita. Oltre al buon senso sull’uso personale, esistono apposite app che consentono di controllare l’utilizzo dei figli.

Controllare uso smartphone

Come nel caso dell’intelligenza artificiale l’uso dello smartphone ha implicazioni economiche, politiche sociali e riguarda la stessa evoluzione dell’uomo. Il tema del benessere digitale non può quindi che riguardare da vicino anche le grandi aziende online che devono sapere gestire con equilibrio interessi economici e sviluppo sociale. Le app di parental control sono sistemi sviluppati direttamente dalle grandi aziende online per limitare l’abuso e controllare il tempo di utilizzo dei figli.

Google Family link filtra i contenuti di app come Search, Chrome e YouTube in modo semplice. Configurando i parametri desiderati sui dispositivi del figlio si possono monitorare e gestire le attività del bambino. Un timer blocca lo smartphone oltre un certo numero di minuti e a determinate ore del giorno in modo che il suo uso non diventi dannoso

Microsoft Family safety è un’altra app con caratteristiche simili alla precedente più rivolta agli utenti Windows. Per andare oltre ai sistemi operativi esistono altri programmi

Eset serve a gestire i permessi dei dispositivi dei figli è può essere anche configurata in modo automatico per bloccare e limitare determinate attività o siti in base all’età dei bambini. Con la funzione locator è possibile anche trovare la posizione del figlio visualizzata su una mappa

Qustodio è una applicazione per il benessere digitale molto usata anche in Italia per monitorare le attività dei figli che consente anche di controllare telefonate e messaggi

Norton Family è sviluppato dal noto produttore di sistemi antivirus per promuovere un uso più consapevole dei dispositivi basato su sicurezza, protezione, gestione a distanza e report