
Cos’è lo sci di fondo, quando è nato, da chi viene praticato e come allena il fisico e la mente? Storia, tecnica e attrezzatura per provare lo sci nordico e godere di tutti i benefici dello scivolare sulla neve. Informazioni sulle migliori piste nelle località italiane
Lo sci di fondo è sempre stato considerato quasi un ripiego dello sci da discesa, ma oggi non è più così. Lontani dalle code del sali scendi pagato a caro prezzo, le specialità nordiche per scivolare sulla neve senza impianti di risalita stanno prendendo piede anche da noi. Non solo per la chiusura degli impianti delle stazioni sciistiche dovuta alla pandemia, ma per un nuovo modo di vivere la vacanza immersi nel silenzio tra paesaggi innevati.
Il semplice contatto diretto con la natura è già un buon motivo per praticare sci di fondo. Tanti italiani lo hanno scoperto per fare sport all’aria aperta. La tecnica classica e lo skating sono diventate valide alternativo alla discesa. Voglia di naturalezza, ricerca di uno stile di vita sostenibile e crisi economica stanno facendo rinascere passioni antiche come sci alpinismo, ciaspole, nordic walking e sci nordico.
Indice
- Sci di fondo: la storia
- Sci di fondo in Italia
- Attrezzatura sci nordico
- Benefici e vantaggi del fondo
- Piste sci di fondo
Sci di fondo: la storia
Le origini dello sci di fondo sono molto antiche. La parola “sci” deriva dal termine norvegese “skid” che significa ricoperto di pelle, materiale che si metteva sotto le due assi di legno legate ai piedi per potere procedere in avanti senza scivolare all’indietro. Avere due pezzi di legno sotto i piedi era l’unico modo per spostarsi nelle fredde regioni innevate nelle pianure e colline del nord europa.
Sci di fondo antichi, risalenti al 2500 a.c., sono stati ritrovati in Lapponia e Russia. Questo rudimentale mezzo di spostamento è stato utilizzato per secoli. Qualche millennio più tardi troviamo ancora due sci ai piedi di sportivi professionisti. Le prime competizioni di fondo risalgono al diciottesimo secolo. L’esercito norvegese organizzò la prima gara ufficiale nel 1842. Nel 1892 venne svolto il primo festival dello sci di Holmenkollen.
Questa storica gara di combinata nordica comprendeva discesa, salto e sci di fondo, prima in neve fresca e solo dal 1901 su piste battute. Ancora oggi gli atleti norvegesi e nord europei sono tra i più forti al mondo nelle discipline sportive invernali. Fondisti italiani come Maurilio De Zolt o Stefania Belmondo hanno trionfato nelle gare più importanti dando un contributo fondamentale alla diffusione di questo sport anche in Italia.
Sci di fondo in Italia
Un tempo i fondisti erano visti un pò come sciatori di serie b. Pavidi scivolatori che sfuggivano alle emozioni della discesa, chissà se per scelta o per paura. Gente che rifiutava la velocità, il gesto tecnico volante e rischioso che tiene il discesista in piedi su ripidissime nere ghiacciate. Le imprese di nomi come Gustavo Thoeni, Alberto Tomba fino a Bode Miller hanno contribuito ad alimentare la passione e il mito della discesa.
Ma oggi lo sci da discesa non è più uno sport di massa. Sciare non è più il sogno di molti italiani anche per i prezzi. Portare a sciare una famiglia di 4 persone tra abbigliamento, autostrada, benzina e skipass è diventato quasi proibitivo. Poi non è cosa da tutti svegliarsi la mattina presto in città, fare 2-3 ore di viaggio, cercare parcheggo, allacciarsi in fretta gli scarponi stretti e mettersi in coda al freddo per accaparrarsi uno skipass.
Sta di fatto che oggi i numeri di chi pratica o vorrebbe praticare sci di fondo in Italia superano addirittura quelli dello sci alpino. Sarà la voglia di stile di vita slow o lo spirito di emulazione dei fondisti azzurri che non mancano mai di eccellere nelle gare più importanti e alle olimpiadi invernali. Secondo le ultime statistiche ci sono circa 300 mila fondisti in Italia che crescono al ritmo di circa il 2-5% all’anno.
Lo sci di fondo ha costi abbordabili e non servono skipass e maestri per imparare. Spendendo 10 euro si affitta l’attrezzatura, mentre con altri 5 euro a testa si accede ad un anello. Per i fondisti della domenica il risparmio su giornaliero e attrezzatura è assicurato. Per organizzare una giornata a prezzi contenuti basta acquistare l’attrezzatura nei negozi di sport che hanno offerte per ogni esigenza, dal principiante agli sciatori più tecnici.
Attrezzatura sci nordico
Cosa serve per iniziare a fare sci di fondo? Un abbigliamento sportivo non troppo pesante, comodo ed elastico, simile a quello da trekking per alta montagna. Un paio di sci che dipendono dal tipo di tecnica utilizzata tra passo pattinato (skating) o classico, degli scarponi e dei bastoncini. Nello sci nordico classico la soletta fornisce la presa necessaria per spingersi in avanti senza frenare la spinta propulsiva. Le attrezzatura prevedono di sciare su piste battute o anelli preparati, salvo il backcountry escursionistico.
La lunghezza dello sci da fondo dipende dal peso e dalle abilità dello sciatore. Un attrezzo più lungo permette velocità maggiori ma può essere più difficile da controllare per un principiante. Normalmente si usano attrezzi alti 25 cm più della propria altezza. Gli scarponi da tecnica classica hanno la suola rigida, sono morbidi e flessibili. Per quanto riguarda gli attacchi ne esistono di molti tipi differenti e marche. I bastoncini possono essere in alluminio o fibra di vetro e alti fino alle ascelle.
Gli sci da skating sono più corti, stretti, leggeri ed anche più rigidi della tecnica classica. Anche in questo caso la loro lunghezza dipende dal livello del fondista, generalmente si scelgono 10 cm più lunghi della propria altezza. Gli scarponi per il passo pattinato sono più alti e rigidi per avere un maggior controllo nella pattinata. I bastoncini per lo skating sono alti fino al mento e devono sopportare una maggiore forza di spinta. Sono quindi più rigidi e resistenti, composti in carbonio e fibra di vetro.
Il cosiddetto sci di fondo escursionistico (sfe), detto anche ‘backcountry’ è dedicato a chi vuole avventurarsi fuori pista nella neve fresca. In questo caso l’attrezzatura è più particolare. Gli attacchi sono a tallone libero anche in discesa, simili quindi a quelli del telemark. Gli sci appena più stretti rispetto a quelli da alpinismo e sicuramente più corti, larghi e pesanti di quelli da fondo. Gli scarponi sono più robusti, assomigliano a scarpe da trekking, mentre anche i bastoncini sono simili a quelli da discesa.
Benefici e vantaggi del fondo
Nell’immaginario collettivo del cittadino medio italiano fino a qualche anno fa solo lo sci da discesa rappresentava lo sport invernale d’eccellenza. Gli sciatori gli unici eroi degni di calcare sabato e domenica piste così affollate da mettere a rischio il proprio e altrui osso del collo. Fantasie senza gran fondamento, se ora anche lo sci di fondo ha conquistato molti appassionati con una precisa identità.
Prezzi bassi, voglia di stare sulla neve all’aria aperta e di nuovi stili sostenibili oggi hanno trasformato i fondisti in nuovi paladini del benessere e dello stile di vita slow. Nello sci di fondo nessuno ha fretta, la velocità è abbastanza ridotta, gli infortuni sono rari e non si rischia di essere investiti come sulle piste con impianti di risalita. Chi vuole può migliorare la tecnica facendosi consigliare da un istruttore e partecipare a gare di tutti i livelli.
Lo sci di fondo è uno sport ecologico che non inquina e rispetta l’ambiente. Oltre agli aspetti sociali, economici ed ecologici, fare sci di fondo in montagna ha innegabili benefici sul fisico e la mente. E’ uno sport aerobico che fa respirare aria pulita bruciando fino a 700 kcal all’ora. Scivolando sulla neve si possono esplorare percorsi incantati tra valli, boschi e laghi ghiacciati. Si può stare da soli in silenzio, fermarsi tranquillamente per una pausa, oppure passare giornate divertenti sciando con la famiglia o gruppi di amici.
Piste sci di fondo
Piste di sci fondo ce ne sono davvero per tutti i gusti in tutte le maggiori località sciistiche dell’arco alpino italiano. E’ una attività sportiva invernale alla portata di tutti, anche dal punto di vista tecnico. Se il 16,2% di italiani dice di praticare sport invernali in modo continuativo, con lo sci nordico si dimenticano lo stress delle code, il male agli scarponi e si risparmia anche sui prezzi dell’attrezzatura.
Scivolare sulla neve è sempre un piacere per grandi e bambini. Gli anelli per sci di fondo si trovano anche in località abbastanza vicine alle grandi città, comunque meno lontane rispetto alla stazioni sciistiche tradizionalmente più quotate. In Italia si contano 258 piste e anelli per fondisti, per un totale di 2.160 km di tracciati dove non c’è bisogno di acquistare un giornaliero ma si paga un ingresso dal prezzo contenuto.
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