Consigli e idee per organizzare un picnic perfetto: come scegliere luogo, cosa mangiare e altre attività da fare all’aperto. Dalla storia al significato del picnic come occasione per condividere cibo e tempo con amici e familiari, fino ai pranzi organizzati dai catering

Ogni anno quando arriva la primavera e poi l’estate scoppia la voglia di picnic. É il classico pranzo all’aperto pratico, divertente ed economico, delle gite fuori porta di week end o festività particolari da pasqua a ferragosto. Mangiare diventa il pretesto per una allegra condivisione di cibarie e una buona occasione per ritrovarsi tra amici e familiari di fronte a piatti veloci da preparare e consumare tra un brindisi e una risata.

Che si tratti di un parco, di una spiaggia o di una montagna, il picnic vi permette di apprezzare il paesaggio e il clima, oltre che di condividere del tempo con le persone che amate. Ma come fare a organizzare un picnic perfetto? Quali sono gli elementi da considerare per rendere l’esperienza indimenticabile? In questo articolo daremo alcuni consigli pratici su come scegliere il luogo, il cibo e le attività più adatti per un piacevole pranzo all’aperto.

Indice

Storia e origini del picnic

La moda del picnic ha richiami vintage che si perdono nella notte dei tempi. Chi è nato negli anni ’60 ritroverà in questa parola vecchi ricordi di scorpacciate di insalata di riso e altre specialità golose in riva a fiumi, laghi o mari. Tra una battuta di pesca con la canna e una partita a pallone, mamme e nonne ci aspettavano con un frigo portatile colmo di specialità da mangiare e bere.

Il significato di picnic odierno lo conosciamo quindi tutti: è un pranzo informale da fare su un comodo prato, magari non più a coronamento di episodi di caccia o come pretesto di incontri amorosi, ma come giornata all’insegna della convivialità e del relax. Negli anni ’60 in Italia era diffusissima l’abitudine di fare una scampagnata sul fiume con insalata di riso e vettovaglie magari caricate su una automobile Fiat nuova di concessionaria.

Picnic negli ultimi decenni è insomma un parola di uso comune, ma contrariamente a ciò che si potrebbe pensare, non ha origine inglese. Il significato letterale di picnic deriva da una contrazione della parola francese composta “piquenique” formata da “piquer” (spizzicare) e “nique” (cosa di poco valore). Feste di caccia e banchetti erano molto diffusi nel medioevo per gustare prosciutti, carni al forno e dolci ma la prima traccia della parola è su un testo francese del sedicesimo secolo.

Inizialmente il pranzo all’aperto avveniva dopo una visita o una gita e ogni invitato doveva portare qualcosa da mangiare. Il termine picnic nell’ottocento cominciò ad essere usato in occasione di convivialità tra classi agiate che si ritrovavano a consumare un pranzo più o meno frugale all’aperto. Dalla Francia la moda poi si diffuse in Gran Bretagna e da lì in tutta l’Europa e America, dove il mix di culture ha facilitato la condivisione di nuovi sapori.

Dove fare un picnic

Scegliere il luogo più adatto è il primo passo per organizzare un picnic perfetto. Ovviamente, la scelta dipende da gusti personali e possibilità in termine di tempo. Tra i criteri generali da tenere in considerazione, la distanza è il primo. Se avete poco tempo a disposizione, è meglio optare per un luogo vicino alla vostra abitazione o al vostro lavoro, in modo da non perdere troppo tempo nel trasporto. Se invece avete più tempo, potete anche spingervi più lontano e scoprire nuovi posti.

Se avete bambini o anziani con voi, è bene scegliere un luogo facilmente accessibile e dotato di servizi igienici e fontane d’acqua. Se invece siete avventurosi, potete anche avventurarvi in luoghi più selvaggi e isolati, purché siate attrezzati di tutto il necessario. L’importante è che il luogo sia sicuro e privo di pericoli, come animali selvatici, insetti velenosi o rifiuti. Inoltre, è bene informarsi sulle condizioni meteorologiche e sulle eventuali restrizioni vigenti, come divieti di accendere fuochi o di entrare in determinate aree.

Non meno importante è scegliere un luogo che vi piaccia dal punto di vista estetico e naturalistico e che offra una bella vista o qualcos’altro che vi ispiri serenità. Che si tratti di un prato verde, di una spiaggia sabbiosa o di una foresta rigogliosa, l’importante è che vi sentiate a contatto con la natura e che possiate godervi lo spettacolo. Un picnic si può fare ovunque: nei parchi cittadini, in campagna, in riva al lago o al mare. Ma la posizione può fare la differenza.

Organizzare un pranzo all’aperto

L’organizzazione di un pranzo all’aperto richiede attenzione ai dettagli. In base al tipo di picnic che hai in mente, che sia un romantico pranzo di matrimonio, una giornata sulla spiaggia, un riposo all’ombra di un albero o una serata sotto le stelle al parco, si dovrà adattare la lista di cose da portare, che vanno dal cibo fino agli accessori per mangiare e per giocare. Alcune cose sono sempre fondamentali.

Una borsa frigo per mantenere il cibo fresco è tanto importante quanto la coperta su cui fare una piacevole siesta, e un pallone per giocare aggiunge divertimento all’evento. Per pranzare servono sempre una tovaglia di cotone, tovaglioli, piatti, bicchieri e qualche coltello, un piccolo tagliere e un coltello da taglio, cavatappi o apribottiglie insieme a salviettine umidificate e contenitori con tappo in gomma.

È importante preservare l’ambiente durante un picnic ovunque ci si trovi. Meglio fare uso di stoviglie e bicchieri riutilizzabili, evitare il cibo con imballaggi eccessivi e portare una borsa per raccogliere la spazzatura. Ovunque ci si trovi bisogna rispettare le regole locali sul riciclaggio e lasciare la location pulita, proprio come l’abbiamo trovata. La natura ci ringrazierà.

Cosa portare da mangiare a un picnic

Per organizzare un picnic perfetto è importante decidere con cura cosa mangiare. Il cibo è infatti uno degli elementi fondamentali del picnic, in quanto contribuisce a creare l’atmosfera e a soddisfare i palati. Scegliete cibi pratici e facili da trasportare: evitare cibi troppo ingombranti, pesanti o che richiedono troppe posate o piatti. Meglio scegliere cibi freschi e leggeri che non siano troppo grassi, piccanti o che si deteriorino facilmente.

Preferire ricette che si possano mangiare con le mani o con semplici stuzzicadenti, come panini, tramezzini, insalate, torte salate, frutta, formaggi o salumi. Anche per un pranzo all’aperto si può variare il menu sperimentando nuovi sapori e combinazioni. Se non si può fare a meno dell’insalata di riso si possono sperimentare nuovi ingredienti. C’è chi ama giocare con il gusto del prosciutto affumicato, avocado e senape.

Si possono usare diverse varietà di pane integrale, al latte, mini baguette, bocconcini di grano duro, arabi mignon, fino ai paninetti speziati da farcire a piacere. Potete provare a fare dei panini con pane integrale, hummus, avocado e pomodori secchi, o insalate con quinoa, feta, olive e menta, torte salate con pasta sfoglia, ricotta, spinaci e noci. Scegliete cibi che siano adatti a tutti o che possano essere facilmente sostituiti.

Le bevande ai picnic non devono essere troppo caloriche. Se escludiamo le bibite zuccherate, la soluzione migliore è l’acqua fresca da mantenere con borse frigo con qualche limone e foglie di menta per preparare al momento una bevanda dissetante. Ricordarsi spezie, sale e condimenti, frutta fresca di stagione con ciliegie e albicocche in quantità, acqua e un termos con caffè.

Ricette per pranzare all’aperto

Tra le ricette per picnic si può provare l’abbinamento albicocche formaggio di capra con prosciutto crudo e rucola, oppure fiori di zucca e ricotta fresca. Un’occhiata alle verdure di stagione è sufficiente per osare accostamenti originali. Insalata tipo lattughino, formaggi, cipollotti e un uovo può essere una semplice base da cui partire per sperimentazioni più gustose. L’importante è scegliere materie prime di qualità nelle giuste proporzioni.

Per un pranzo all’aperto si possono preparare tortine di pomodoro, spiedini con bocconcini di mozzarella con verdure grigliate, salse varie per farcire panini o patatine tortilla (guacamole). Le ricette sono infinite, dalla più semplice con pomodori secchi a quelle più elaborate con farina di mais e mousse di branzino. Per i dolci si può cucinare una torta dolce di fichi con miele e ricotta oppure muffin semplici e veloci da preparare.

Per torte salate e dolci può essere utile conoscere la ricetta base della pasta brisè, di fondamentale importanza per contenere verdura e frutta in una infinità di varianti. Bastano 1 kg di farina (metà di farro e metà di kamut) da impastare con 300 gr di olio e 350 di acqua. Se si vuole ridurre le dosi di farina vanno automaticamente ridotte olio e acqua. Nella versione dolce al posto dell’acqua aggiungere il succo di mele.

Attività da fare durante il picnic

Scegliere il cibo è importante ma un picnic non si riduce solamente al mangiare. Le attività da fare all’aria aperta sono infatti un altro elemento fondamentale del picnic, in quanto contribuiscono a rendere la giornata divertente e stimolante. Le cose da fare devono essere adatte al luogo in modo che lo rispettino senza danneggiarlo e che siano in armonia con l’ambiente valorizzandone le caratteristiche.

Se siete in spiaggia potete fare un bagno nel mare rispettando i dovuti accorgimenti sulle tempistiche; se siete in montagna potete fare una passeggiata nel bosco, in un parco potete fare un giro in bicicletta e via discorrendo. Le attività dovranno adattarsi al luogo prescelto ma anche al clima. Se fa caldo potreste fare attività rinfrescanti magari in riva ad un torrente, se fa freddo ed è permesso dalle regole, si potrebbe accendere un fuoco o preparare delle bevande calde.

Le cose extra da fare durante un picnic dovranno adattarsi a tutti: se avete con voi persone con età, capacità o interessi diversi, è bene scegliere sport o altre attività che non siano eccessivamente competitive o pericolose. Potrete ad esempio fare anche giochi di gruppo o giocare a carte, oppure fare giochi individuali come i sudoku o i cruciverba, oppure dedicarvi alla creatività con disegni o origami.

Pranzi all’aperto organizzati

Se l’idea di organizzare un picnic fai da te vi sembra complicata, c’è sempre la possibilità di farsi aiutare. In Italia esistono servizi specializzati come Picnic chic, in grado di organizzare qualsiasi pranzo all’aperto, da quello più spartano con tovagliolina sul prato, a quello romantico, di prestigio, all’insegna della natura o dello sport. In pratica questa starup raccoglie gli indirizzi di decine di agriturismo, masserie, rosticcerie, gastronomie e cantine in grado di soddisfare qualsiasi esigenza.

Con i picnic organizzati si può scoprire il patrimonio enogastronomico italiano fatto di prodotti tipici scelti con stile slow ed sostenibile. Sul territorio italiano esistono varie associazioni e società che organizzano pranzi all’aperto completi di tutto. Per chi rimane in città a Milano ci sono servizi di mini catering come giacomomilano, rosticceria pasticceria in grado di creare vei e propri bauli pieni di ogni ben di Dio.

Langosteria porta pranzi e cene anche direttamente a casa sul modello del delivery food tra piatti freddi e caldi, che includono anche aragoste e champagne. Per gli amanti del giapponese extra lusso ci si può rivolgere a Wicky’s che propone una innovativa cucina con consegna al parco o a domicilio. Chi abita a Roma può trovare sfogo alle fantasie culinarie all’ambasciata Carrefrancais. Certo non proprio picnic vecchio stile con pane, salame e insalata di riso, ma può valerne la pena.