
Sempre più persone adottano cani, gatti e hanno animali domestici da compagnia. Una moda spinta da motivi sociali ma anche psicologici: prendersi cura di un animale fa stare bene e come dimostra la pet therapy può essere una vera terapia per il benessere
L’amore per cani e gatti è enormemente aumentato negli ultimi anni fino al punto che per strada passeggiano animali umanizzati trattati a volte anche meglio di esseri umani. Salvo qualche esagerazione, i 60 milioni di italiani che hanno in casa un animale domestico sanno perfettamente quanto la compagnia degli animali sia piacevole e come possano diventare compagni fidati con cui stabilire legami anche molto profondi.
Che la presenza di un animale in famiglia sia utile dal punto di vista del benessere mentale e fisico è confermato dalla pet therapy, un sistema di cure naturali basate sul rapporto tra uomini e animali molto coinvolgenti dal punto di vista psicologico e fisico. L’uso terapeutico di cani, gatti e persino foche può essere molto gratificante per persone sole e in particolari casi o patologie può davvero migliorare la vita.
Indice
Cos’è la pet therapy?
La pet therapy si basa sul rapporto speciale che gli uomini possono avere con animali domestici trasformandolo in aiuto anche per chi soffre di patologie importanti che necessitano di particolari attenzioni. Dal semplice contatto fisico, fino all’ascolto e allo scambio emotivo che gli animali da compagnia possono donare, ci sono meccanismi che a livello inconscio ogni padrone di animale conosce e che possono essere veicolati su base medica da operatori specializzati.
La pet therapy traduce la naturale passione verso i cuccioli in legami affettivi forti e concreti capaci di favorire la guarigione a tutte le età. Utilizzare gli animali come coadiuvanti delle normali terapie mediche può essere di grande aiuto sia per gli anziani, costretti a fare attività fisica, che per i bambini. Con i cani ad esempio si sviluppa un rapporto basato sul gioco e su uno scambio affettivo semplice ed efficace che stimola le funzioni cognitive e l’empatia. La compagnia dei gatti è diversa da quella dei cani, essendo animali più indipendenti, ma non meno efficace.
Uno studio del Dipartimento di Scienze Mediche dell’Università di Uppsala in Svezia, sostiene che la semplice compagnia di cani e gatti oltre a migliorare la salute possa addirittura aumentare l’aspettativa di vita dei padroni. Un cane in famiglia migliora l’attività fisica delle persone con grandi benefici a livello cardiovascolare. L’attenzione dei ricercatori si è fermata sui cani da caccia i cui padroni sarebbero costretti ad uscire di casa più frequentemente, non solo godendo dei benefici del camminare, ma anche stabilendo positivi contatti sociali.
Animali da compagnia
Nella pet therapy tutti gli animali domestici come cani, gatti, conigli, pesci d’acquario, uccelli, animali piccoli o esotici hanno una specificità terapeutica. Le coccole con gli amici pelosi non mancano mai e la semplice presenza riduce i livelli di stress e ansia, favorendo un sonno migliore. I miagolii dei gatti sembra abbiano un effetto positivo addirittura sulle ossa umane. Chi ha bambini non deve avere paura dei peli del gatto, dato che la loro presenza riduce le allergie. Per quanto riguarda l’igiene gli animali sono un veicolo di probiotici che stimolano le difese immunitarie.
I migliori animali da compagnia sono universalmente conosciuti come parte dell’evoluzione umana. Secondo un recente rapporto Assalco Zoomark i cani rappresentano il 62% degli animali domestici in Italia, seguiti da un 55% di gatti e dal 27% di altri animali o rettili. Prima ancora di pensare ad una terapia le persone che adottano un animale desiderano avere compagnia e hanno un grande supporto dal punto di vista psicologico.
I cani interagiscono con i padroni e comprendono gli stati d’animo, i gatti che anche se meno empatici sono ideale per gli anziani come pure i conigli che hanno un pelo morbido e rassicurante. Se il cavallo viene usato per la cura di disturbi psichiatrici e disabilità fisiche, l’asino nell’ambito della pet therapy è considerato un animale perfetto per carattere e capacità di interagire con l’uomo.
Per la pet therapy vengono anche utlizzati cani e gatti che hanno subito traumi e vivono una situazione di disabilità, come cecità o sordità. I cani disabili sono una fonte inesauribile di amore e aiuto per persone che hanno subito soprusi e violenze. Xander è un carlino cieco dall’età di dieci mesi a causa di un trauma cranico divenuto celebre per essere stato capace di regalare un sorriso ai bambini e donne che hanno subito violenze.
Benefici pet therapy
I benefici della pet therapy vanno oltre il semplice possesso di un cane o di un gatto, che pure offre vantaggi psicologici per i meccanismi che vengono a crearsi all’interno dell’equilibrio familiare. Quando la compagnia di un animale è somministrata dal medico o terapeuta, viene scelto un esemplare adatto sotto il profilo igienico e opportunamente addestrato per aiutare il paziente a guarire da disturbi psicologici o fisici.
Con la pet therapy si possono raggiungere risultati adeguati ad aspettative realistiche di riabilitazione. La compagnia di un animale in abito medico può riguardare il miglioramento di capacità motorie in seguito a traumi, o una serie di benefici a livello mentale e psicologico, che vanno dallo sviluppo di una maggiore autostima, alla cura della depressione o alla riduzione dell’ansia.
Avere un animale in casa migliora il microbiota umano, l’insieme di microorganismi con cui conviviamo senza problemi, tanto che i bambini con animali soffrono meno di allergie e asma. Anche se gli immunologi dicono che la trasmissione di malattie come la toxoplasmosi la leptospirosi è rara, il contatto con gli animali deve avvenire comunque con alcune precauzioni che devono essere specifiche in presenza di neonati prematuri o persone immuno depresse.
Controllare la salute degli animali è sempre molto importante. Secondo il professore di medicina Neilanjan Nandi della Drexel University College di Philadelphia, la saliva degli animali è un concentrato di batteri e virus e non dovrebbe mai entrare in contatto con le mucose umane. Evitare di farsi leccare viso, occhi e bocca è quindi il modo migliore per evitare problemi, insieme al lavarsi le mani dopo avere giocato con i quattro zampe.
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Pet therapy robotica
La pet therapy robotica utilizza la più moderna tecnologia per favorire chi non può badare a un animale vero ma ne avverte il bisogno, memore di un ricordo positivo legato al passato. I gatti robot sono gli animali più richiesti, tanto che scienziati e ricercatori hanno creato veri e propri automi con diverse funzioni. Respirano, fanno le fusa e interagiscono con il padrone, ne riconoscono addirittura il tocco, grazie a particolari sensori di ultima generazione messi a punto da aziende che lavorano nel campo dell’assistenza agli anziani e disabili.
I benefici degli animali robot sono riconosciuti al pari della pet therapy tradizionale. Gli animali automi possono alleviare solitudine e disagio delle persone anziane e di chi ha bisogno di ritrovare calma e tranquillità accarezzando un animale. Alcuni test hanno confermato come in loro compagnia la frequenza del cuore dei pazienti si abbassa insieme alla pressione arteriosa, mentre la sola presenza dell’animale porta allegria e distrazione in particolare nelle strutture assistenziali a lunga degenza.
Cani e gatti robot
Negli Stati Uniti la società Hasbro che produce giochi in tutto i mondo ha ideato Joy for all Companion Pets, un cane e gatto robot per la gioia di tutti, grandi e bambini. Sulla scatola è indicata l’età consigliabile: dai 5 ai 105 anni. Basta scegliere il modello e il colore preferito e il gioco è fatto, il prezzo anche, sono 99,99 dollari. Ha una pelliccia morbida con quattro sensori sul corpo per rispondere in maniera diversa al tipo di tocco che gli viene rivolto, in più uno dedicato alla luce per determinare il momento della nanna. Non poteva mancare l’interruttore sotto la pancia per accenderlo o spegnerlo manualmente.
Di qualche anno più giovane è Paro, il robot interattivo simile a un cucciolo di foca bianca creato da un costruttore giapponese. Fondamentale è l’aspetto terapeutico legato all’assistenza negli ospedali e in grandi strutture dove per questioni logistiche risulta impossibile introdurre animali. Le caratteristiche lo avvicinano a un vero animale: ha diversi sensori localizzati su tutto il corpo pronti a catturare informazioni utili per regolare il proprio comportamento al momento del contatto con il padrone.
Il peso è di 6 chili per una spesa di 6.000 dollari ma il risultato è assicurato, oltre a ridurre lo stress stimola l’interazione e la voglia di condivisione animata dall’allegria con le persone circostanti grazie alla sua capacità di rispondere e interagire in maniera attiva emettendo anche suoni caratteristici. Utilizzato come animale da pet therapy in Giappone e in Europa da alcuni anni, si è rivelato un valido aiuto per diversi tipi di pazienti anche anziani e malati di alzheimer.
Più semplice è il modello prodotto in Svezia, si chiama JustoCat ed è un gatto robot a batterie che assomiglia fisicamente a quello normale, per dimensione e peso. Inoltre risponde al tocco del padrone con fusa e miagolii e si presta ad essere accarezzato e coccolato. Ha una pelliccia facile da sostituire per essere lavata in qualsiasi momento, è certificato a livello medico e ha un anno di garanzia. Il prezzo si aggira sulle 1200 euro.