Uova di Pasqua

Il significato della Pasqua cristiana dall’origine del nome a storia, tradizioni e riti. Come la religione cattolica celebra la festa dal punto dal vista della fede e della cultura: data sul calendario, usanze su cibo, simboli e processioni pasquali in Italia e nel mondo

La Pasqua è una delle feste religiose più importanti e solenni della fede Cristiana. Per i fedeli è una festa centrale, commemorata la Domenica dopo il Venerdì Santo, che celebra la risurrezione di Gesù Cristo avvenuta tre giorni dopo la morte sul crocifisso. Ma il suo significato in Italia e nei paesi cattolici, come  per il Natale, va ben oltre gli aspetti religiosi, fino a diventare parte della cultura sotto il profilo sociale ed economico.

Il detto “Natale con i tuoi Pasqua con chi vuoi” fa ben comprendere come oltre alla religione per studenti e lavoratori le vacanze pasquali siano un momento di gioia che arriva dopo l’inverno. E mentre gli operatori turistici sono pronti ad accogliere visitatori in ogni luogo d’Italia, pasticcerie e aziende dolciarie riempiono i banconi di uova e dolci pasquali. Ma come si festeggia la pasqua nel mondo e quali sono le tradizioni e i simboli più diffusi?

Indice

Significato della Pasqua

La parola “pasqua” deriva dall’ebraico pesah, che significa “passare oltre”. Si riferisce infatti all’episodio biblico dell’Esodo, quando Dio liberò il popolo di Israele dalla schiavitù in Egitto facendo passare l’angelo sterminatore sulle case degli egiziani, ma risparmiando quelle degli ebrei segnate con il sangue dell’agnello. Questa liberazione fu celebrata con una cena rituale, detta appunto pasquale, in cui si mangiava l’agnello arrosto, il pane azzimo e le erbe amare.

Gesù celebrò l’ultima cena pasquale con i suoi discepoli prima di essere arrestato e condannato a morte. In quella occasione, egli istituì l’eucaristia, il sacramento che ricorda il suo sacrificio per la salvezza dell’umanità. Gesù si identificò infatti con l’agnello pasquale, la cui carne e sangue sono simboli del suo corpo e del suo sangue versati sulla croce. La sua morte fu seguita dalla sua resurrezione, che avvenne il primo giorno dopo il sabato, cioè la domenica.

La resurrezione di Gesù è il fondamento della fede cristiana, che annuncia la vittoria sulla morte e la speranza di una vita eterna. Mentre inizialmente sembra che la risurrezione di Cristo venisse celebrata ogni Domenica con una liturgia di letture bibliche, salmi e l’Eucaristia, successivamente la celebrazione della Pasqua venne spostata solamente una volta all’anno. Tutte le tradizioni religiose dei cattolici ruotano attorno alla Pasqua, preceduta dal periodo di Quaresima, 40 giorni di digiuno e penitenza che terminano con la Settimana Santa, seguito da 50 giorni fino alla Pentecoste.

Quando è Pasqua?

La data della Pasqua non è fissa, ma varia ogni anno secondo un calcolo basato sul calendario lunare. La regola fu stabilita nel concilio di Nicea nel 325 d.C., e prevede che la pasqua cada la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. In questo modo, si cerca di armonizzare la data della pasqua cristiana con quella della pasqua ebraica, che segue il calendario lunare ebraico. La data può quindi variare tra il 22 marzo e il 25 aprile.

La data della Pasqua determina anche quella delle altre festività collegate, come il mercoledì delle ceneri (che segna l’inizio della Quaresima), la domenica delle palme (che ricorda l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme), il giovedì santo (che commemora l’ultima cena), il venerdì santo (che ricorda la passione e la morte di Gesù), il sabato santo (il giorno del silenzio e dell’attesa) e il lunedì dell’angelo (detto anche Pasquetta, il giorno in cui le donne andarono al sepolcro e trovarono l’angelo che annunciò loro la resurrezione).

La data della Pasqua oltre a dipendere dal plenilunio dipende dalle differenti tradizioni di cattolici, protestanti, chiese orientali o ortodosse. Si parte dalla riflessione spirituale e si finisce alla voglia di fare festa rappresentato dal suono delle campane che conduce fino a tavole imbandite di specialità culinarie particolari. La voglia di donare e condividere un momento di gioia con i meno fortunati è tipico di chi nei giorni di Pasqua organizza eventi e offerte.

Cosa si mangia a Pasqua?

Nelle tradizioni pasquali il cibo ricopre un aspetto molto importante legato alle simbologie religiose o come momento di festa per tutta la famiglia e la comunità in generale. L’agnello ricorda il sacrificio di Cristo, mentre nei dolci pasquali la colomba, tipico dolce italiano, è simbolo di pace e le uova rappresentano la rinascita con le campane che fanno festa. L’usanza delle uova di Pasqua, così come i conigli, deriva da celebrazioni pagane dell’Europa orientale che evocano la fertilità e l’arrivo della primavera.

L’uovo è un simbolo di rinascita con origini molto antiche tanto che anche antichi egizi, persiani e fenici credevano che l’inizio di tutto derivasse da un gigantesco uovo. In epoca moderna le uova pasquali hanno perso l’antica connotazione di rinascita spirituale rimanendo però simboli di gioia e festa per i bambini. Le uova in generale vengono declinate in molte versioni diverse. Ad esempio in Francia sono centrali nella preparazione di secondi piatti appetitosi.

Il coniglio pasquale e la caccia al tesoro sono simboli più sentiti in paesi come Germania, Francia e Inghilterra. In Australia il coniglietto pasquale, inviso alla popolazione perchè rovina la terra, è stato sostituito da un piccolo marsupiale chiamato bilby.  Nel giorno del Venerdì Santo in paesi come Australia, Sud Africa, Canada e Gran Bretagna, c’è l’usanza di mettere sulle tavole panini dolci e speziati cucinati con una pasta frolla che contiene ribes, uvette, arance e mirtilli.

L’agnello pasquale è un simbolo di sacrificio fatto in nome di Dio e viene cucinato in modi diversi in ogni parte del mondo. In America è sostituito dal prosciutto di maiale affumicato, che simboleggia fortuna e prosperità ed è più facilmente disponibile. Viene cucinato al forno con varie glasse di miele, senape, aceto di sidro. Per rappresentare la rinascita in tavola non mancano le verdure di stagione e asparagi.

Processioni pasquali

La Via Crucis e le rappresentazioni pasquali sono un momento molto sentito da chi è devoto alle tradizioni. In Italia la chiesa cattolica nel calendario tra Pasqua, Quaresima, Domenica delle Palme e Settimana Santa organizza moltissime processioni e riti pasquali in ogni comunità di fedeli sul territorio. Non solo in Italia, ma anche in tutte le nazioni esistono tradizioni differenti e anche molto particolari.

La processione con penitenti incappucciati è tipica della cattolica Spagna dove si rivive la passione di Cristo. In Grecia è sempre grande l’attesa per celebrare la Pasqua. L’agnello cotto sullo spiedo diventa il simbolo della festa insieme alle uova colorate di rosso e decorate. Riti di astinenza al cibo e processioni religiose caratterizzano diverse città, ognuno con le proprie tradizioni.

Le streghe sono protagoniste nei Paesi scandinavi, insieme alle uova colorate e ai coniglietti di cioccolato. Si organizzano grandi falò per bruciare allontanare gli spiriti malvagi, per pulire e purificare in attesa del rinnovo primaverile. Caccia al tesoro e tanti dolci non mancano mai nel menù pasquale insieme a decorazioni di ogni genere per abbellire la casa e il giardino.

Tradizioni e riti pasquali

In ogni parte d’Italia e del mondo le celebrazioni di Pasqua mescolano riti religiosi e pagani recuperando credenze popolari e tradizioni contadine anche curioso. E’ una festa ricca di tradizioni popolari, che variano da paese a paese e da regione a regione. Alcune di queste tradizioni sono legate alla religione, come la messa della Domenica, altre alla cultura, alla natura e alla stagione primaverile.

Una delle tradizioni più diffuse della Pasqua è quella delle uova, ma non è certo l’unica. Ad esempio a Panicale, vicino a Firenze, il giorno di pasquetta si tiene il Ruzzolone, un gioco in cui vengono fatte rotolare enormi forme di formaggio. In Spagna la nuova stagione si celebra in modo particolare a Verges, dove il giovedì santo si celebra la Dansa de la Mort con scene della passione recitate da uomini travestiti da scheletri.

In Inghilterra per allontanare gli spiriti dell’inverno esiste una danza popolare di origine medioevale chiamata Morris, dove gli uomini ballano per le strade agitando nastri colorati con campanelli legati attorno alle caviglie. In Grecia nell’isola di Corfù durante il sabato santo vengono buttate pentole, padelle e piatti dalle finestre per segnare il nuovo inizio della primavera.

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