
Guida ai migliori servizi di musica in streaming con canzoni gratis o in abbonamento. Confronto tra piattaforme musicali e app free e premium per trovare brani preferiti, scoprire album di nuovi talenti e ascoltare playlist personalizzate con smartphone e computer
Lo musica in streaming ha definitivamente soppiantato cd e mp3 nelle abitudini degli utenti e nel fatturato dell’industria musicale. Negli ultimi anni la tecnologia ha fatto passi da gigante e i cambiamenti della rivoluzione digitale per pubblico, artisti e mercato musicale sono stati davvero incredibili. Oggi per ascoltare canzoni online non servono più nemmeno computer e mp3, basta uno smartphone e semplici app connesse ad un flusso infinito di brani.
Le piattaforme di musica in streaming come Spotify, Apple Music e YouTube si contendono il primato di utenti a suon di canzoni gratis e in abbonamento. Come funzionano questi servizi, cosa significano per il mercato e per i consumatori e quali sono i migliori? In questo articolo troverete un confronto tra prezzi e caratteristiche delle migliori piattaforme di streaming musicale per ascoltare canzoni online ovunque.
Indice
- L’era dello streaming
- Mercato musica in streaming
- Vantaggi musica in streaming
- Piattaforme streaming in Italia
- Migliori piattaforme musicali
- Confronto caratteristiche app
- YouTube Music come funziona?
- Abbonamenti premium o free
- Piattaforme di musica gratis
- Streaming per artisti e pubblico
- Lettore streaming universale
- Musica in streaming del futuro
L’era dello streaming
Siamo abituati all’evoluzione dei supporti musicali ma poche cose hanno rivoluzionato l’industria della musica registrata come lo streaming online. Il passaggio da musica fisica a digitale ha compiuto l’ultimo passo nella completa smaterializzazione delle canzoni e nella semplicità di ascolto. Non c’è nulla di più semplice che iscriversi ad una delle maggiori piattaforme online e mettersi ad ascoltare.
Nei principali servizi di musica in streaming ci sono decine di milioni di brani offerti a varie risoluzioni che consentono di trovare le canzoni preferite o di scoprirne di nuove tramite complessi algoritmi basati sull’intelligenza artificiale che possono consigliare artisti e canzoni sulla base di una analisi sofisticata degli ascolti precedenti. Tutto bene quindi? Non mancano i dubbi dal punto di vista economico ma anche culturale e sociale.
La musica in streaming invoglia ad un consumo veloce e frenetico che non viene rallentato dal possesso fisico o virtuale dei brani. I piccoli artisti indipendenti che non arrivano a milioni di click faticano a vivere di musica. Se centinaio o migliaia di click non valgono nulla, quando sono milioni si monetizzano in live circensi o attività alternative di marketing per vendere merchandising o altro. Ad avvantaggiarsi sono poche ricche star diventate marchi di fabbrica social.
Mercato musica in streaming
La musica in streaming oramai domina il mercato musicale globale con il 50% dei ricavi dell’Industria musicale. In Italia rappresenta oltre il 60% del consumo di musica, ma convincere gli utenti a pagare per rendere lo streaming economicamente sostenibile non è per nulla facile. La questione non è puramente economica. C’è chi spende un sacco di quattrini per i concerti o per avere una copia in vinile: perchè non dovrebbe pagare 10 euro al mese per ascoltare gli ultimi lavori del proprio artista preferito?
Eppure secondo una ricerca condotta in America solo 9 studenti su 100 si dicono convinti che in futuro si abboneranno al servizio di musica in streaming di Apple, mentre il 53% lo esclude a priori. Può essere ancora un problema di pirateria, dato che per oltre 9 studenti universitari italiani su 10, ovvero per il 92,7%, scaricare musica illegalmente gratis è più che ammissibile. C’è poi chi sostiene che le nuove piattaforme musicali abbiano uno scarso livello qualitativo.
Vantaggi musica in streaming
Lo musica in streaming è la panacea contro tutti i mali della musica o sta decretando la fine del mercato e dei suoi talenti? Sono molti anni che si parla di valore della musica in termini economici ma anche sociali e culturali. Se la coperta è sempre più corta e i musicisti si arrabattano tra mille difficoltà e guadagni scarsi, le grandi società online affilano le armi per partecipare al banchetto. Per gli artisti non è tutto oro ciò che luccica, tanto che anche i parlamentari inglesi starebbero cercando di cambiare le regole. Ma quali sono i vantaggi dello streaming per il pubblico?
La musica in streaming costa poco. Ascoltare canzoni gratis o pagando cifre irrisorie è davvero facile. Poi cè la semplicità: bastano pochi semplici click per potere godere del catalogo intero dei propri artisti preferiti. On the cloud non è necessario scaricare canzoni perdendo tempo e occupando memoria di smartphone o computer. In secondo le piattaforme musicali offrono un catalogo infinito di brani. E ultimo punto non trascurabile, album e canzoni si possono ascoltare anche gratis in modo perfettamente legale e senza complicazioni.
La musica in streaming gratis ha consentito di attrarre decine di milioni di utenti. Per gli appassionati c’è la possibilità di ascoltare milioni di brani in qualsiasi momento da un qualsiasi supporto collegato ad internet. Bastano uno smartphone, un tablet o un pc e app gratuite che vedremo di seguito. Il prezzo da pagare è la pubblicità, ovvero brevi spot da ascoltare o guardare tra le canzoni. Per chi desidera non essere disturbato, sono disponibili abbonamenti a prezzi davvero convenienti.
Piattaforme streaming in Italia
Quello dello streaming musicale gratis o a pagamento è un panorama vario e in continua evoluzione. Il tentativo dell’industria di trasformare i servizi free in premium non è una operazione priva di rischi. Gli utenti potrebbero decidere di tornare in massa al peer to peer, ai torrent o allo stream ripping, piuttosto che pagare le canzoni. Di mezzo c’è il futuro del mercato musicale. Ecco quali sono le migliori e più utilizzate piattaforme di musica in streaming con servizi gratis e in abbonamento dove ascoltare canzoni online.
Spotify è l’app più usata al mondo per ascoltare musica gratis con lo smartphone. Questa piattaforma recentemente quotata in borsa, è stata la prima a credere nelle potenzialità del sistema. L’applicazione è disponibile per cellulare, pc o tablet e offre un modalità di ascolto completamente gratis, in cambio di pubblicità, seppur con qualche limitazione, o una a pagamento. Entrambe consentono l’accesso ad un catalogo infinito di canzoni da ascoltare in buona qualità
YouTube music è recentemente arrivata nel mercato dello streaming con una offerta simile a quella vista in precedenza. Anche qui c’è una app per iPhone e Android, ma anche un programma completo per pc. I brani si possono scegliere da un enorme catalogo e ascoltare gratis inframmezzati da spot pubblicitari. Non manca la possibilità di creare raccolte personali con gli artisti preferiti
Apple Music Permette di ascoltare brani in streaming e di fare il download dei brani ma non offre musica gratis. Il servizio è sempre e comunque riservato agli abbonati a pagamento che hanno la possibilità di scegliere playlist con un sistema ereditato da Beats curato dai maggiori esperti di musica piuttosto che da algoritmi matematici
Amazon Music è l’offerta per ascoltare musica gratis online del colosso dell’ecommerce. Possono accedere all’infinito catalogo di brani gli abbonati ad Amazon Prime, mentre per evitare le limitazioni esiste l’offerta Unlimited allo stesso costo di 9,99 euro al mese degli altri concorrenti sul mercato
Deezer Basta registrarsi gratis sul sito ufficiale per ascoltare musica: creare la propria playlist, seguire gli artisti preferiti e addirittura salvare album e brani per poi ascoltarli anche senza connessione. Inoltre consigli, testi delle canzoni e video sono tra scoprire online
Tidal Servizio di streaming musicale nato dagli artisti che vuole portare il mondo dell’hi-fi on the cloud. In pratica abbonandosi a questo servizio si possono ascoltare canzoni in alta fedeltà, ovvero con una qualità audio più elevata rispetto al normale
Last Fm Consente di ascoltare e scoprire nuova musica in base agli ascolti precedenti. In più contiene informazioni su artisti, album e brani, per cercare gli album, scoprire artisti simili, consultare eventi, esplorare nuovi generi, ascoltare musica e guardare video
Napster E’ una app per smartphone e pc per ascoltare canzoni e personalizzare una radio con gli artisti preferiti. Inoltre consente di leggere i testi delle canzoni ascoltate per chi ama cantare o fare karaoke
Migliori piattaforme musicali
Quale piattaforma musicale scegliere tra quelle viste nella lista precedente? Quando si parla di musica in streaming la prima cosa che viene in mente è Spotify. A questa piccola startup svedese, che nel frattempo è diventata realtà globale della distribuzione di musica on the cloud, è legato il concetto rivoluzionario di potere ascoltare musica senza possederla. Un flusso continuo di note che rende perfino superfluo il download e che è perfetto in un’epoca dove tutti sono perennemente connessi con i loro smartphone.
Spotify, lanciato nel 2008, è il servizio con più utenti a pagamento e non. Apple Music è nato nel giugno 2015, mentre YouTube Music nel 2018. Per chi è affezionato all’ecosistema Apple non ci sono dubbi e viceversa per chi ama Android le alternative sono molte. Se siete semplicemente alla ricerca della migliore offerta per ascoltare musica, tutti i servizi di streaming offrono con un prezzo identico lo stesso catalogo di musica da scoprire, interfacce semplici e veloci, radio e offerte basate sulla famiglia.
Forse su quest’ultimo aspetto Apple ha qualcosa in più, ma si tratta di offerte periodiche. Tutti i prezzi delle piattaforme musicali vengono aggiornati con frequenza per competere in una battaglia che una volta tanto non può che favorire gli utenti. Tutta la musica in streaming per essere ascoltata ovviamente necessita di una connessione alla rete. Ma per chi non vuole consumare troppo traffico con lo smartphone c’è anche la possibilità di ascoltare canzoni in modalità offline, dopo avere scaricato i brani utilizzando una connessione wi-fi pubblica.
Confronto caratteristiche app
Apple Music è a pagamento e fa ascoltare musica solo in abbonamento, salvo i primi mesi di prova. Dopo avere traccheggiato dall’alto della sua posizione di leader dei servizi mp3 con iTunes, vuole comunque essere protagonista grazie ai rapporti privilegiati con le major. Anche chiedendo alle etichette di fermare le licenze per le versioni gratuite dei servizi streaming. Tanto da costringere la Federal Trade Commission e dipartimento di Giustizia ad indagare per abuso di posizione dominante negli Stati Uniti.
Spotify ha l’opzione gratis e fin dall’inizio ha scommesso tutto sulla gratuità dei suoi servizi, perdendo milioni di dollari tutti gli anni per poi quotarsi in borsa. Grazie agli oltre oltre 140 milioni di utenti free e agli oltre 70 milioni abbonati premium. Di sicuro il tentativo dell’industria musicale è trasformare tutti gli utenti freemium in utenti a pagamento nella convinzione che solo in questo modo lo streaming possa diventare economicamente sostenibile.
Amazon Music in abbonamento mensile amplia l’offerta del colosso dello shopping online, che diventa uno dei negozi più forniti anche nell’ambito dell’intrattenimento musicale. Perchè un giovane utente dovrebbe scegliere Amazon piuttosto che Spotify, Apple o Youtube? La tattica è dare agli utenti la possibilità di trovare e acquistare tutto in un solo negozio online aprendo un solo account. Dai prodotti di largo consumo, a quelli tecnologici, fino a libri digitali, alla musica fino ai film da vedere in streaming. D’altronde la tecnologia semplifica la vita rendendo più facile comunicare, informarsi e fare acquisti.
YouTube Music come funziona?
YouTube Music è la riprova che lo streaming è il futuro del mercato musicale, sempre meno fisico e remunerativo, ma comunque in grado di suscitare grande interesse nel pubblico e di veicolare enormi investimenti da parte delle principali aziende online. Spotify ha impiegato oltre 10 anni per arrivare a conquistare 75 milioni di utenti disposti a pagare un abbonamento mensile per ascoltare musica direttamente sullo smartphone connesso in rete senza pubblicità.
Spotify ha investito centinaia di milioni di dollari in perdita, fino all’ingresso in borsa. Apple Music da parte sua ha sfruttato l’effetto volano dell’ormai conclusa era del download di mp3 per arrivare agli attuali 40 milioni di utenti. YouTube music parte da Google, che ha rilevato il portale di video on demand nel 2006 per 1,65 miliardi di dollari, trasformandolo in uno dei siti più visti al mondo.
Youtube non serve solo a guardare video, ma soprattutto ad ascoltare e trovare canzoni gratis. Disponibile sia in versione browser per pc che come app Android e iPhone il servizio punta molto sulle possibilità offerte dallo streaming di scoprire nuove playlist basate su umore, stati d’animo, momenti della giornata e preferenze personali. Per far ciò sfrutta l’intelligenza artificiale incrociando dati provenienti dalle nostre ricerche e modalità di navigazione.
Abbonamenti premium o free
Se siete indecisi su quale sistema adottare tra free e premium, fate prima una prova gratuita di un mese, poi decidete. I servizi di musica in streaming gratis hanno molte limitazioni, non è possibile scegliere i brani e si è più o meno frequentemente interrotti da uno spot martellante su ritmo dance. Se ad esempio amate ascoltare classica, interrompere un preludio di Bach in questo modo non è il massimo, ma a qualcuno potrebbe bastare.
In futuro probabilmente l’ascolto totalmente gratuito di canzoni a scelta in cambio di pubblicità sarà abbandonato. Già oggi i vari servizi offrono una modalità che consente di ascoltare gratuitamente, in cambio di spot, non tanto singoli o album, ma playlist dei propri artisti, come su una radio. Per ascoltare esattamente la canzone o l’album dell’artista desiderato, invece è necessario pagare un abbonamento mensile.
Per chi paga il catalogo di brani di tutti i maggiori servizi di streaming musicale è praticamente infinito, con oltre 30 milioni di canzoni. Queste piattaforme comprendono una funzione radio con playlist create ad hoc con sistemi algoritimici, dagli utenti, o con una programmazione scelta da personaggi, musicisti noti o dj. Ci sono anche interviste esclusive, ospiti e molto altro per generi che vanno dal rock indipendente ai classici pop. Tutto è pensato per fare scoprire nuova musica agli utenti.
All’industria musicale non basta più che gli appassionati si affezionino ad una manciata di artisti e li ascoltino per tutta la vita. Abbonarsi allo musica in streaming ha senso se si è sempre alla ricerca di novità. Per rendere allettante l’offerta, da Spotify fino ad Apple Music, si offrono compilation, playlist e classifiche di brani nuovi e aggiornati in continuazione. Oltre alle ultime uscite del mercato musicale, appositi algoritmi suggeriscono le canzoni da ascoltare sulla base dei gusti del pubblico e di ciò che ogni singolo utente ha ascoltato in precedenza.
Piattaforme di musica gratis
Di seguito riportiamo altri servizi dove ascoltare musica gratis online. Si tratta di sistemi di streaming o di radio online che consentono anche il download di mp3 in modo legale. Pur non trattandosi di servizi come quelli a pagamento, sono perfetti per ascoltare brani di sottofondo senza spendere nulla.
YouTube è da sempre il sistema più utilizzato per ascoltare musica gratis. Come fare? Non c’è niente di più semplice. Basta collegarsi al sito tramite computer o smartphone, per cui è disponibile anche una app, e digitare il nome dell’artista di cui si vogliono ascoltare i brani. Subito compariranno i suoi video, da filtrare in base a vari parametri, mentre sulla destra dello schermo il mix di YouTube sceglie per noi le canzoni che hanno ottenuto più visualizzazioni o che in qualche modo sono più in vista.
Tunein E’ una radio online che offre canzoni ma anche anche programmi e podcast da tutto il mondo. Fantastico perchè le stazioni si possono scegliere in base al genere e alla provenienza. Trattandosi di radio con una programmazione completa che include anche gli sponsor, in questo caso l’ascolto è davvero completamente gratuito e si possono trovare delle vere chicche.
Dashradio E’ una radio in streaming organizzata in modo molto semplice per ascoltare musica gratis ascoltando solo le canzoni di proprio interesse come se si trattasse di playlist di servizi a pagamento. Invece funziona bene ed è completamente gratuito.
Streaming per artisti e pubblico
Oltre alle maggiori piattaforme di streaming musicale musica free e premium che abbiamo visto per ascoltare gli artisti più famosi, si chiama Soundcloud la più grande piattaforma online dedicata ai musicisti. Con questo servizio dilettanti e professionisti di ogni genere possono fare ascoltare al mondo intero le loro canzoni in streaming. Il sito fa un pò con la musica quello che YouTube è per i video e infatti solo una piccola percentuale degli utenti che propongono i loro brani ha alle spalle grandi etichette.
Cos’è Soundcloud? Ascoltare i suoni dello spazio della Nasa piuttosto che un brano dell’ultimo cantante al mondo. Unire l’alto e il basso è la caratteristica che ha fatto il successo di YouTube e non sarà un caso se Soundcloud, nato nel 2008, vanta già 350 milioni di utenti di cui 175 milioni attivi. Si può caricare musica gratis fino ad un massimo di 3 ore di registrazioni audio. per chi vuole più spazio ci sono abbonamento che offrono spazio illimitato.
Il modello di business quindi è centrato sui piccoli artisti e musicisti indipendenti anche se i suoi utenti fanno gola alle maggiori etichette discografiche che hanno stipulato degli accordi per entrare nel catalogo. Gli utenti possono ascoltarli gratis in cambio di pubblicità, sul modello degli altri siti di streaming. Ma come sempre quando ci sono milioni di click si muovono gli investitori e finanza, tanto che per Soundcloud si parla di una valutazione di 700 milioni di dollari e in futuro potrebbe essere acquisita da una grande società come Apple o Google.
Lettore streaming universale
Tutti sostengono che la musica in streaming sarà il futuro, in realtà è già il presente, ma se la sua forza è stata offrire musica gratis in cambio di pubblicità, nel futuro saranno gli abbonati a rendere il sistema economicamente sostenibile. Mentre l’industria della musica cerca il modo per convertire tutti gli utenti freemium in utenti a pagamento e la lotta tra i vari servizi è sempre più serrata, per l’ascoltatore medio la domanda è una sola: quale servizio scegliere?
Tra Spotify, Apple Music, Google Play oppure Tidal e tutti gli altri le differenze non sono sostanziali. Si tratta di sborsare circa 9,99 euro al mese per ascoltare tutti i brani desiderati da un catalogo di decine di milioni di brani. Questa regola vale per ogni servizio, anche se qualche differenza in realtà esiste. Il problema è che ad esempio ci sono artisti che scelgono di essere su un servizio e non su un altro: in questo caso cosa fare?
In passato qualcuno ha avuto l’idea di creare una applicazione capace di aggregare gli account Spotify, Deezer, YouTube e SoundCloud per file musicali su iOS e dispositivi Android. In questo modo sarebbe possibile ascoltare gli artisti disponibili con una sola ricerca creando playlist multi-servizio. E chissà mai che un domani si possa arrivare a questo risultato.
Musica in streaming del futuro
Il mercato dello streaming è sempre più affollato, perchè una piattaforma dovrebbe essere migliore delle altre? La differenza sostanziale dei vari servizi, dato che il prezzo è simile, sembra essere la personalizzazione. Se Spotify è stato il primo a scendre in campo e ancora è uno dei preferiti, Google è avvantaggiato perchè conosce tutto di noi, a partire da cosa cerchiamo online, fino ai nostri gusti musicali grazie all’intelligenza artificiale.
Youtube music arriva per ultimo nella sfida globale dello streaming, ma ha studiato abbastanza la concorrenza per provare a proporre qualcosa di meglio. Nella musica in streaming non sono più le canzoni a creare emozioni, ma sono le emozioni e gli stati d’animo della giornata a fare le playlist, a colpi di intelligenza artificiale. Youtube music non parte come favorito ed è improbabile che a breve diventi il numero uno tra i servizi di abbonamento musicale.
Google dovrà gestire gli equilibri tra il portale YouTube gratis che tutti conosciamo e che già guadagna con la pubblicità circa 10 miliardi di dollari all’anno, e gli abbonamenti. Lo farà ovviamente differenziando l’offerta per i consumatori, sia che si tratti di utenti gratuiti che di ascoltatori che decideranno di pagare. E al tempo dell’intelligenza artificiale, si paga per avere ciò che si desidera ancora prima di chiederlo.