
Come sarà la musica del futuro e che ruolo avrà la tecnologia nel produrre, distribuire e ascoltare canzoni? L’innovazione musicale tra nuovi strumenti, modalità di ascolto e progetti all’avanguardia che mischiano arte, creatività e mercato
Come sarà la musica del futuro? Mai come negli ultimi anni abbiamo assistito ad una rivoluzione nel mondo delle sette note. In pochi decenni siamo passati dalle prime tastiere elettroniche alla possibilità di comporre canzoni originali con l’intelligenza artificiale. Nel frattempo tutto è cambiato anche nelle modalità in cui la musica viene ascoltata dal pubblico. I supporti musicali si sono evoluti in pochi anni in sistemi più comodi o innovativi.
La musica nel futuro viene reinterpretata da inventori, artisti, hacker e sviluppatori di nuovi strumenti e servizi. I migliori gruppi accademici di studio e le startup più innovative si sfidano negli ambiti artistici, sociali, culturali e industriali con i tanti mezzi la tecnologia mette a disposizione. Con quale scopo? Rendere l’ascolto di musica sempre più appassionante e giocare tra suoni, nuovi strumenti, applicazioni virtuali o estensioni del corpo in grado di suonare.
Indice
- Come si farà musica in futuro
- Come si ascolterà musica in futuro
- Quale pubblico ci sarà domani
- Futuro dell’industria musicale
Come si farà musica in futuro
Suonare e produrre musica non è mai stato facile come oggi e la tecnologia promette ulteriori sviluppi per la musica del futuro. Alle più importanti fiere di settore come il Musikmesse di Francoforte o il Midem di Cannes, ogni anno le aziende del settore presentano strumenti sempre più sofisticati e gadget di tutti i tipi anche a livello didattico per facilitare lo studio e l’apprendimento.
Gli strumenti intelligenti sono dispositivi facili da suonare, apparentemente tradizionali nella costruzione in legno, ma con funzioni innovative e in divenire attraverso il collegamento in rete. A partire da chitarre con led che si accendono sul manico indicando quali tasti schiacciare e quando suonarli, ci sono smart guitar con sensori di prossimità e pad touch sul corpo e sul manico, in grado di aggiungere nuovi modalità espressive e di interazione per le performance dei chitarristi.
Chi vuole studiare musica o ha bisogno di un maestro trova ovunque video lezioni, tutorial e App per la gestione degli spartiti digitali che hanno sostituito quelli cartacei anche nelle orchestre. In qualsiasi momento della giornata e ci si può collegare a YouTube o ai numerosi siti online che offrono guide, lezioni e tutorial gratis. L’ideale per chi vuole imparare ma ha mille impegni di studio, lavoro o famiglia e ha poco tempo a disposizione.
Registrare musica sarà sempre più un gioco da ragazzi. Già oggi basta un semplice computer, un tablet o addirittura uno smartphone iPhone e Android con installate delle app musicali sempre più sofisticate che consentono di creare canzoni partendo da loop musicali e librerie personali da scaricare da iTunes, SoundCloud ed altre fonti. Nel campo della produzione musicale si diffonderanno servizi per fare interagire tra loro nuovi talenti e cantanti con studi di mixaggio e mastering, ingegneri, produttori e musicisti professionisti.
Come si ascolterà musica in futuro
La musica del futuro promette interessanti sviluppi anche nel settore dell’Iot (internet of things) che vede l’uomo interagire con il mondo sonoro in modo originale. Si parte da interfacce per controllare ritmo, melodie ed effetti sonori fino ai player musicali che riconoscono la musica preferita e possono interfacciarsi autonomamente con i servizi di streaming. Ci sono cuffie senza fili che incorporano microfoni binaurali capaci di catturare l’audio in 3d e progetti di interactive audio per vivere la musica a 360 gradi.
Tra i gadget musicali già in vendita ci sono braccialetti a Led intelligenti che si illuminano a ritmo di musica, altri che trasmettono sensazioni fisiche o che registrano le playlist ascoltate in discoteca per riproporle in un secondo tempo. Infine le nuove tendenze musicali riguardano il settore del benessere con progetti sviluppati da scienziati, ingegneri del suono ed esperti di psicoacustica che si propongono di migliorare la qualità del suono adattandolo all’orecchio degli utenti.
La musica del futuro sarà sempre più sociale con la nascita di nuovi modi per fare incontrare pubblico, artisti e compositori, o per condividere e suggerire canzoni attraverso le piattaforme di streaming. Lo streaming musicale si è imposto come nuovo standard del mercato ma l’evoluzione dei supporti audio non conosce tregua. Ad ogni nuovo modo di ascoltare musica non ne viene modificato solo il valore sul piano economico ma anche quello sociale e culturale.
Quale pubblico ci sarà domani
Gli ultimi dati mostrano come lo streaming stia cannibalizzando la radio, specie nel pubblico più giovane. Gli ascolti on demand tolgono un pò di potere alle vecchie star inglesi e americane, mettendo in luce artisti in lingua locale. Ciò pone seri interrogativi sul ruolo futuro delle major discografiche che rimediano acquistando i cataloghi dei grandi artisti più ascoltati per sfruttarne il potere economico mediatico. Le star nel frattempo possono già pubblicare direttamente i loro brani online.
I servizi di streaming nel futuro non aumenteranno di numero ma si passeranno gli utenti. Nasceranno nuove piattaforme concentrate su una comunicazione e distribuzione di merchandising semplificata. Il settore marketing, eventi e concerti beneficierà di questa rivoluzione. Sono già in funzione servizi come Patreon con cui gli artisti possono richiedere finanziamenti di dischi e monitorare la richiesta di concerti dal vivo in modo da organizzare tour attraverso la raccolta di adesioni dai fans di tutto il mondo.
Il pubblico nel futuro diventerà il vero promoter annullando i rischi per l’artista. Potrà utilizzare query vocali per ascoltare ciò che desidera in ogni momento, mentre scoprire nuova musica sarà più efficace e facile con le ricerche basate sull’umore. In un mondo di algoritmi di raccomandazione, gli album continueranno il loro declino sostituiti completamente dalle playlist, mentre saranno favoriti i meme e i tormentoni musicali.
Futuro dell’industria musicale
La musica del futuro dal punto di vista industriale diventerà solo un aspetto dell’offerta complessiva di big company online più che altro interessate alle centinaia di milioni di click degli utenti. Se l’album musicale è destinato a perdere peso, specie tra i nuovi artisti, anche le playlist non saranno più una novità in grado di attrarre. I produttori di contenuti musicali ne dovranno tenere conto cercando di mantenere un contatto costante col pubblico abituato al flusso social.
L’intelligenza artificiale nel futuro dell’industria musicale avrà un ruolo sempre più importante automatizzando tutti i processi di creazione e marketing eliminando gli intermediari. Ancora una volta apprendimento automatico e algoritmi daranno una grossa mano in tutto il processo da che va dalla produzione musicale alla pianificazione di eventi. In un certo senso fare musica sarà più democratico e tutti potranno ambire al ruolo di artista.
La sfida per le etichette sarà gestire la quantità più che la qualità monetizzando le produzioni. Se in passato le case discografiche avevano potere decisionali su tutto e anche sul repetorio, in futuro le decisioni artistiche saranno gestite prevalentemente dagli artisti. Le etichette e produttori concentreranno i loro sforzi economici nella comunicazione. L’ecosistema musicale seppur disintermediato continuerà e richiedere solide strutture di supporto in grado di aprire nuovi mercati e utilizzi delle canzoni.
La musica del futuro sarà insomma fatta di nuovi strumenti, app e invenzioni tese a rendere la vita più semplice. Se ciò sia un bene o un male è tutto da verificare. Certo l’evoluzione della musica in questi ultimi decenni evidenzia il rischio che i discorsi su armonie, melodie, emozioni e sentimenti siano sostituiti da quelli che riguardano la finanza e i soldi. Quando diverse discipline e culture si incontrano non può che succedere qualcosa. Speriamo sia qualcosa di buono.