ipod classic

L’iPod Apple è più di un semplice lettore mp3, un fenomeno di costume che ha mischiato musica, tecnologia, moda e marketing. Sostituiti da iPhone e smartphone collegati in streaming suscitano ancora interesse: dove acquistarli usati ricondizionati?

Sembra ieri e invece sono passate quasi tre decadi dal 1998, anno in cui Steve Jobs presentò al pubblico il primo iPod Apple. In un decennio questo piccolo lettore mp3 con la sua famosa ghiera cliccabile diventò un oggetto alla moda, venduto fino al 2022 in tutto il mondo in centinaia di milioni di esemplari. Dopo avere rivoluzionato l’industria musicale, il dispositivo capostipite della musica digitale è andato in pensione.

L’iPod è stato sostituito dall’iPhone e dai servizi di streaming musicale via smartphone, ma ha rappresentato qualcosa in più dell’ennesima tappa evolutiva dei supporti musicali che negli ultimi decenni hanno cambiato il modo di ascoltare musica. In questo articolo ripercorreremo la storia dell’iPod cercando di capire qual è stato il suo ruolo nella storia e dove trovarli ancora usati e ricondizionati.

Indice

Cos’è l’iPod Apple

Gli iPod sono una gamma di dispositivi portatili digitali parte della famiglia iOS. Venivano prodotti dalla Apple e permettono di ascoltare musica e altri contenuti audio in modo semplice e pratico. Si collegano al computer tramite un cavo USB o una connessione wireless e si sincronizzano con il software iTunes per gestire la libreria musicale e acquistare o scaricare brani, podcast, audiolibri e altro dallo store online di Apple.

Gli iPod si sono sempre distinti dagli altri lettori mp3 per il loro design elegante e minimalista, la qualità del suono e la facilità d’uso. Ne esistono diversi modelli che si differenziano per dimensioni, capacità di memoria, funzionalità e prezzo. La memoria interna, che varia da 2 a 160 GB a seconda del modello, garantisce molte ore di ascolto continuo e una batteria ricaricabile un’autonomia di diverse ore.

Tra le tante funzioni aggiuntive alla riproduzione musicale, gli iPod possono avere il display touchscreen, la fotocamera, il microfono, il sensore di movimento, il bluetooth e il wi-fi. Ne esistono vari modelli da scegliere in base alle proprie esigenze di ascolto, quantità e qualità di brani disponibili, oppure secondo catteristiche di portabilità e leggerezza.

Storia dell’iPod Apple

Il primo iPod Apple uscì nel 2001. I lettori mp3 erano già presenti sul mercato ma quelli delle altre aziende contenevano poca musica, nell’ordine di centinaia di canzoni, erano grandi, difficili da usare e da interfacciare con il computer. L’idea di Steve Jobs era costruire un oggetto grande come un pacchetto di sigarette, bello da vedere, semplice da utilizzare e che contenesse migliaia di canzoni.

Gli analisti finanziari erano scettici sul fatto che un lettore mp3 dal costo elevato potesse conquistare il mercato. Il primo iPod, progettato dall’ingegnere Tony Fadell con un hard disk da cinque gigabyte, costava circa 900 dollari. Il nome fu proposto da Vinnie Chieco, un freelance che per la Apple si occupava di marketing, a cui il dispositivo ricordava le capsule (pod) del film 2001 odissea nello spazio. La “i” davanti indicava i nuovi prodotti Apple.

Il nome iPod era perfetto. All’inizio non c’era uno store musicale per acquistare mp3 e il successo del lettore fu limitato agli utenti dei Mac. La svolta arrivò quando all’iPod fu affiancato il negozio di mp3 di iTunes, dal 2003 accessibile anche agli utenti di Windows. Una campagna pubblicitaria colorata fece il resto e in breve tempo il lettore fu il prodotto più desiderato dai giovani, destinato a ripetere il successo che negli anni ’80 aveva avuto il Walkman della Sony ad audiocassette.

Il successo dell’iPod

Usando l’iPod e le caratteristiche cuffiette bianche di cui si vedeva il filo, i giovani si sentivano parte di una comunità. Con un piccolo dispositivo dal design innovativo potevano acquistare canzoni in modo facile ma anche il peer to peer contribuiva a reperire brani gratis scaricati anche in modo illegale attraverso software di condivisione come Napster. Nel 2004 furono gli U2 a sponsorizzare un iPod colorato su misura per l’album How to dismantle an atomic.

In 16 anni di storia sono stati venduti oltre 2,3 miliardi di iPod in tutto il mondo. Un successo incredibile dovuto ad un misto di tecnologia, funzionalità, design e marketing. Questo lettore ha dato la libertà di ascoltare la propria musica preferita ovunque e in qualsiasi momento, senza dover portare con sé CD o altri supporti fisici, accedendo a una vasta gamma di contenuti audio di qualità gratuiti o a pagamento.

Pur dovendo dipendere dal software iTunes per gestire la libreria musicale e sincronizzare l’iPod con il computer, era facile personalizzare la propria esperienza musicale scegliendo playlist, modalità di riproduzione, equalizzazione ed altre impostazioni. Come parte del mondo iOS, prima dell’avento degli smartphone è stato uno dei primi dispositivi portatitili per guardare video, scattare foto, registrare audio, navigare su internet, giocare e usare le app.

Modelli iPod Apple

L’iPod Classic fu presentato nel 2001 con la promessa di portare ‘5000 canzoni in tasca’. Costava 399 dollari e la batteria durava 10 ore. Ai tempi era una bella cifra, dato che di tascabile c’era ancora solo il ricordo del Walkman della Sony per musicassette a nastro. Nel corso degli anni sono stati presentati versioni da 80 GB, 120 GB e 160 GB, che ovviamente nulla possono contro le decine di milioni di brani a disposizione sulle piattaforme in streaming.

Nel 2004 uscirono gli iPod Mini e la click wheel inerziale. Un’idea semplice ma rivoluzionaria per scrollare lunghi elenchi di canzoni e che verrà poi adottata su tutti i dispositivi. Nel 2005 arrivò il modello Shuffle piccolissimo ed economico (99 dollari) e poi il Nano sottile e compatto con memoria allo stato solido. L’ultima generazione di iPod Touch è stata aggiornata nel 2019, in realtà più simile ad un iPhone che a un lettore di musica.

Le app per ascoltare musica degli smartphone hanno reso del tutto superfluo avere un lettore dedicato alla musica se non per formati di qualità superiore e file audio molto grandi. Chi non ha mp3 da caricare nella memoria del telefono può usare tranquillamente lo streaming. A rendere inutile gli iPod oggi ci pensano le connessioni in 5G con le quali si può accedere a piattaforme musicali che offrono anche l’ascolto di brani ad alta definizione.

Cosa sostituisce iPod?

Il successo dell’iPod è stato in qualche modo favorito dalla pirateria tanto che l’industria discografica a suo tempo chiese che il prezzo fosse maggiorato di una apposita tassa per la ‘copia privata’ da destinare all’industria musicale. Malgrado le vendite legali di mp3 su iTunes fossero notevoli, il problema della pirateria non fu mai risolto. Solo l’arrivo dei servizi di streaming hanno reso superfluo il download di canzoni e l’utilizzo del lettore.

L’iPod Apple è stato sostituito dall’iPhone a cominciare dal 2007, quando nell’immaginario della gente è diventato il nuovo oggetto alla moda. Era ovvio che prima o poi il player mp3 di casa di Cupertino non potesse più rappresentare i desideri dell’intera popolazione mondiale. Per sentirsi parte di una comunità non bastava più riempire 160 GB di memoria in modo bulimico con mp3 scaricati gratis o acquistati su iTunes.

Per soddisfare i desideri degli appassionati bisognava andare oltre le migliaia di canzoni, fotografie e video che si potevano caricare nell’hard disk dell’iPod. Serviva lo smartphone sempre connesso in rete, una sorta di pc portatile che oltre alle canzoni offre in ogni momento della giornata una offerta infinita di brani, video, film, sport, ma anche videogiochi e messaggi con cui divertirsi.

iPod ricondizionati

Il successo dell’iPod ha aperto la strada alla dematerializzazione della musica e ha decretato la fine del possesso dei supporti fisici. Musicassette, vinile e cd oggi sono diventati fenomeni di nicchia. Se lo streaming domina il mercato, l’iPod rimane un pezzo da collezione, testimonianza del primo passo delle note nell’era digitale. Ma non è detto che i nuovi servizi piacciano a tutti.

Chi non vuole abbonarsi ai servizi di streaming può trovare molte offerte di iPod ricondizionati in rete. Si tratta di dispositivi usati che vengono poi sottoposti a una serie di controlli e riparazioni per riportarli a uno stato funzionale e estetico pari al nuovo. In certi casi vengono anche sostituite alcune parti, come la batteria o lo schermo per essere rivenduti a un prezzo inferiore rispetto al nuovo.

Il principale vantaggio degli iPod ricondizionati è il risparmio economico dato che sono venduti a prezzi che vanno dal 10% al 50% rispetto al prezzo originale. Prima di acquistarli su siti come Rebuy o Backmarket o nella sezione di Amazon dedicata all’usato ricondizionato, verificare se hanno subito una revisione completa da parte di personale qualificato e autorizzato. Eventuali garanzie possono variare a seconda del venditore.