Per cantare bene è fondamentale essere intonati e musicali. Ma qual è il significato di intonazione nella musica: si nasce con questa caratteristica o si può imparare con la tecnica e l’esercizio? Dai test per stonati online ai consigli per migliorare la voce

Essere intonati e avere un buon orecchio musicale è un argomento cruciale per tutti gli aspiranti cantanti che studiano tecnica vocale. Imparare a cantare è un processo continuo che richiede impegno e pratica costante. Poi c’è chi si sente stonato e non sa bene cosa fare. In questo articolo spiegheremo il significato di intonazione e daremo a tutti la possibilità di mettersi alla prova con dei test per stonati online.

Essere intonati o stonati non è un grosso problema ma può diventare anche un tratto della personalità. Chi si sente intonato non ha difficoltà a cantare in compagnia esibendo la propria voce, mentre gli altri spesso muovono le labbra appena, consapevoli dei propri limiti. Ma le differenze tra queste due categorie sono davvero così nette e avere una buona intonazione nel canto è una caratteristica che ci accompagna fin dalla nascita?

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Essere intonati o stonati

Tutti sappiamo che essere intonati è un requisito fondamentale per i musicisti e i cantanti, poiché determina la qualità della loro esecuzione. Ma cosa vuol dire essere intonati piuttosto che stonati? Il termine si riferisce alla capacità di cantare o suonare un’opera musicale con precisione di tono. Un cantante è intonato quando esegue tutte le note in modo corretto senza dissonanze o errori di intonazione.

L’intonazione musicale è un elemento fondamentale nella produzione e nell’esecuzione di qualsiasi genere musicale. Facendo un parallelo tra note prodotte dalla voce col canto e suonate da uno strumento, essere intonati significa suonare le note giuste con la giusta accordatura. La distanza tra note infatti non è fissa, ma è lo spazio tra frequenze che devono corrispondere quando si suona con altri musicisti.

È essenziale che un cantante abbia una buona intonazione per eseguire una melodia in modo che risulti piacevole all’orecchio e se opportunamente interpretata, possa evocare forti emozioni. Essere intonati è importante per la coesione di un’orchestra o di un gruppo di musicisti in modo che le note si uniscano in modo armonioso, creando un suono potente e coinvolgente, sia in una esecuzone dal vivo che in uno studio di registrazione.

Test per stonati online

Come capire se si è intonati? Ognuno di noi può scoprire se è intonato semplicemente ascoltandosi. E’ sufficiente cantare una canzone su una delle tante basi che si trovano su YouTube, avendo l’accortezza di registrare la propria voce anche con uno smartphone. Basterà ascoltare la voce registrata per capire se l’intonazione è giusta. Per avere la certezza di non essere stonati si possono usare alcuni test online.

Tonedeaftest consente di mettere alla prova la propria intonazione e orecchio musicale in modo semplice. Basta ascoltare due note e rispondere se sono uguali, se una è più acuta o grave dell’altra, oppure se una sequenza di suoni va verso l’alto o verso il basso. Che punteggio avete ottenuto? Siete stonati come campane o avete l’orecchio assoluto? In ogni caso non preoccupatevi.

Singcarrots è un altro pitch test per mettere alla prova la propria voce. Al via il programma suona una melodia, più meno semplice, che si può cantare attraverso il microfono del computer per ricevere il grado di accuratezza dell’intonazione. Il sito contiene molte altre risorse per cantanti che vogliano mettere alla prova anche l’estensione e affinare altre caratteristiche del canto con esercizi sotto forma di gioco.

Stonati non si nasce

Chi è stonato può diventare intonato? Ricordatevi che stonati non si nasce e che non è mai troppo tardi per mettersi a cantare risvegliando un talento assopito. Tutti siamo musicali nella pancia di nostra madre quando impariamo ad ascoltare i suoni del mondo. La musicalità e l’oecchio si possono coltivare ed è sempre possibile migliorare l’intonazione della voce, con un maestro di canto, o semplicemente imparando a suonare uno strumento.

C’è una particolare predisposizione al canto fin dalla nascita o l’educazione musicale ha un peso fondamentale sulla musicalità e sull’orecchio di bambini e adulti? I bambini appena nati hanno una grande sensibilità rispetto ai suoni che iniziano ad ascoltare nel grembo materno. Peccato che questa particolare sensibilità delle orecchie, che tutti abbiamo dalla nascita, nel corso della vita possa andare persa, proprio perchè non viene mai utilizzata.

Essere intonati, ovvero riconoscere l’altezza delle note e sapere riprodurre con la voce gli intervalli che intercorrono tra note di una melodia, non è un fatto innato. Non si nasce stonati ma è sempre e solo è l’abitudine all’ascolto e l’esercizio alla musica a fare la differenza. Così come impariamo a camminare o a parlare, anche l’orecchio ha bisogno di essere educato, ma purtroppo nella scuola lo studio della musica è quasi totalmente assente.

Coltivare il talento o sviluppare la musicalità diventa quindi compito dei genitori. Ci sono famiglie dove la musica è una cosa importante, case in cui i bambini sono stimolati fin da piccoli ad ascoltare buona musica o a suonare uno strumento. Se mamme e papà considerano l’argomento secondario, dimenticano totalmente di stimolare anche le capacità vocali dei figli. Sbagliano perchè cantare è un pò come suonare uno strumento: nessuno nasce sapendo suonare il pianoforte o la chitarra.

Come migliorare l’intonazione

La capacità di emozionare con un timbro particolare della voce è un dono naturale che va coltivato. Un bimbo può scoprire di cantare bene con un effetto virtuoso sull’autostima, ma se si ritiene stonato, o così viene definito dagli altri, la passione per la musica potrà crollare ai minimi termini. In questo caso esistono buone probabilità che da adulto arrivi a considerarsi una specie di sordo tonale rinuciando ad una parte importante del linguaggio.

Come evitare che i problemi di intonazione influiscano sulla capacità di comunicare? Secondo uno studio di Steven Demorest e Peter Pfordresher della University at Buffalo di New York, la pratica regolare del canto e della musica è la chiave per sviluppare un attitudine. Il canto può essere un gioco appassionante che ci accompagnerà per tutta la vita. Non è mai troppo tardi per imparare a cantare intonati anche se in certe età le persone hanno più facilità ad essere intonate.

Confrontando l’intonazione di tre gruppi di persone, scelte tra bambini della scuola materna, elementare e università, gli studiosi hanno rilevato un notevole miglioramento nel canto tra scuola materna ed elementare, quando la maggior parte dei bambini riceve più lezioni di musica. Negli adulti l’accuratezza dell’intonazione cala ancora ad un livello prescolare unicamente per mancanza di esercizio.

Intonati con l’autotune

Inutile sottolineare quanto la tecnologia sia oggi pervasiva anche nel settore musicale. Se da una parte l’intelligenza artificiale apre nuove frontiere alla creatività, dall’altra è ampiamente utilizzata sia nelle fasi di registrazione che produzione musicale. In particolare per intonare la voce esiste un apposito programmino o plugin che viene spesso utilizzato da molti cantanti anche nelle esibizioni live per correggere l’intonazione della voce.

L’autotune è diventato sempre più popolare negli ultimi anni, soprattutto grazie all’uso massiccio di questa tecnologia nella musica pop, in particolare nell’hiphop e nella trap. Il software funziona analizzando la nota cantata dal cantante e se la trova fuori tono la corregge automaticamente trasformandola in una nota perfettamente intonata. Questo effetto può essere utilizzato in modo sottile o evidente per creare un suono sintetico e metallico.

L’utilizzo dell’autotune sempre più massiccio nelle registrazioni degli ultimi anni è anche oggetto di molte critiche. Alcuni sostengono che renda la voce dei cantanti meno naturale mascherando la mancanza di talento, tecnica o espressività. Per non snaturare l’arte il punto è utilizzare la tecnologia in modo equilibrato e consapevole e magari creativo, senza snaturare la voce e creando effetti sonori interessanti e innovativi.

Stonati per amusia

In questo articolo abbiamo sottolineato come nessuno nasca davvero stonato e che basti un pò di esercizio per raggiungere un buon livello di intonazione. In realtà se non riuscite a cantare o vi sentite irrimediabilmente ‘stonati’, potreste appartenere a tre tipologie di individui che rientrano scientificamente in una patologia chiamata “amusia”. Questo disturbo è stato studiato approfonditamente da Isabelle Peretz del Department of Psychology dell’University of Montreal.

La neurologa, una tra le massime autorità mondiali per ricerche su meccanismi cognitivi e disturbi del senso musicale, sostiene che l’amusia, come un disturbo congenito o susseguente a danno cerebrale, riguardi circa quattro persone su cento. Impegnata in vari studi, ha anche condotto un test per stonati online durato 7 anni che ha coinvolto circa 300 mila persone.

Chiunque poteva partecipare al test, prima ascoltando 30 brevi coppie di sequenze tonali, e poi rispondendo ad un questionario che chiedeva se le due melodie fossero uguali o leggermente diverse. Alla fine veniva restituito un punteggio di abilità percettiva musicale. L’esperimento su un vasto campione rappresentativo della popolazione, ha consentito di arrivare a stabilire varie forme di amusia.

Non c’è un solo modo per essere stonati. Chi non riconosce una melodia e non può riprodurla correttamente, è definito come sordo tonale. Chi non va a tempo e non imbrocca nemmeno un battito di mani insieme al resto del pubblico ai concerti è un sordo ritmico. Infine c’è chi non riesce ad identificare neppure i suoni ambientali, come il pianto di un neonato o l’abbaiare di un cane.