L’evoluzione delle auto a guida autonoma su vari livelli di automazione. La tecnologia spinge la costruzione di automobili che si guidano da sole senza pilota e volante: quanto siamo ancora lontani da questo traguardo?
La ricerca tecnologica non finisce mai anche in campo automobilistico e l’evoluzione futura si chiama guida autonoma: cosa arriverà davvero sulle strade e quali sono i livelli già disponibili? Per le case automobilistiche pronte a investire nel campo della sperimentazione l’automobile tradizionale sta lasciando il posto a modelli ibridi ed elettrici che viaggiano comodamente nelle nostre città senza inquinare l’ambiente. Ma con l’arrivo di nuove tecnologie e connessioni 5G sempre più veloci, la nuova sfida per le case automobilistiche è l’auto che guida da sola.
Già oggi esistono varie forme di assistenza alla guida autonoma, come il mantenimento della corsia lane assist, cruise control adattivi e la frenata automatica in caso di ostacoli improvvisi. Si tratta di sistemi automatici dotati di intelligenza artificiale a cui l’automobilista ma non cede il volante ed il controllo totale del veicolo, ma può farsi aiutare nella guida o in situazioni difficili. Oggi si tratta di migliorare la sicurezza e il confort con telecamere, radar e sensori ultrasonici di ultima generazione, ma in futuro il legame uomo macchina diverrà sempre più forte grazie a sistemi di connessione avanzati capaci di azionare comandi virtuali.
Vantaggi guida autonoma
I vantaggi immediati di una guida autonoma sono meno incidenti, meno code, più tempo libero e guidatori più rilassati. In questa nuova frontiera della mobilità le priorità sembrano essere sostenibilità, alta qualità di vita del passeggero e sicurezza. Un bel salto di qualità che ridefinisce il concetto dell’automobile come veicolo di spostamento sicuro e con un impatto limitato sull’ambiente.
Per arrivare ad auto che si guidano da sole la mappatura delle strade è di fondamentale importanza. Map Data è uno strumento che lavora su più livelli di controllo del veicolo. A partire da indicazioni pratiche come superficie, larghezza e numero di corsie in tempo reale, fornisce mappe dettagliate e prevede i pericoli analizzando attraverso l’apprendimento automatico il comportamento di guida che contraddistingue ciascun guidatore. La sfida della guida autonoma è stata affrontata dai grossi marchi con investimenti enormi ma per arrivare dove?

Problemi del self driving
L’auto che guida da sola potrebbe già essere nelle nostre strade ma secondo stime non verrà utilizzata se non nei prossimi 20 o 30 anni. Perchè questo ritardo? Dal punto di vista tecnologico questo tipo di automobile deve essere ancora perfezionata con sensori che funzionino perfettamente in ogni condizione ambientale. Poi c’è il problema di sviluppare sistemi di calcoli efficienti per la scelta delle traiettorie. Ma nel realizzare auto a guida autonoma non esistono solo problemi tecnologici o di carattere pratico, ma una serie di questioni che riguardano normative, regole e condizione delle strade.
Da un punto di vista tecnologico i sistemi di self driving sono già molto avanzati per individuare ostacoli e oggetti, fermarsi ai semafori e mantenere la velocità prevista dal codice della strada. Questi sono i compiti principali da svolgere, ma siamo ancora lontani dalla perfezione. C’è sempre l’imprevisto dietro l’angolo e prevederlo non è semplice: e poi chi paga i danni? I costruttori devono fare scelte etiche e legali importanti che riguardano la vita delle persone. Esistono situazioni limite in cui scegliere cosa fare: ad esempio: uscire di strada o investire un pedone? E nella guida in città molto trafficate siamo sicuri che un robot si sappia districare come un uomo?
Livelli guida autonoma
Nelle ricerche che portano alla completa automazione della guida delle automobili, la Sae (Society of automotive engineers) ha definito vari livelli di guida autonoma che vanno dallo 0 al 5 a seconda dei dispositivi utilizzati e delle norme che regola la circolazione nei vari stati del mondo.
- 0 Il controllo è totalmente nelle mani dell’automobilista che non dispone di alcun sistema di aiuto alla guida per controllare il veicolo.
- 1 L’automobile dispone di cruise control e lane assist ma i sistemi non modificano il comportamento della vettura, danno semplici indicazioni al pilota.
- 2 L’automobile frena e accelera automaticamente con il cruise control adattativo e attraverso il lane assist lo sterzo segue le strisce sulla strada in autostrada.
- 3 I sistemi automatici possono guidare da soli e fare autonomamente sorpassi solo su autostrade o strade a scorrimento. Il guidatore siede al volante.
- 4 La guida autonoma è totale, le scelte di percorso e sicurezza vengono fatte dal computer. Il pilota dispone di pedali e volante e può intervenire in caso di emergenza.
- 5 Le vetture sono completamente autonome e non necessitano nemmeno di volante. Sono shuttle cittadini che posteggiano da soli con posti a sedere per i viaggiatori.
Automazione auto in vendita
Per quanto riguarda l’automazione gli ultimi modelli delle automobili nuove vendute dalle case automobilistiche in Italia si fermano quasi tutte al livello 2. Audi su alcuni modelli monta il traffic jam pilot che regola il comportamento della macchina (frenate, accelerazioni e sterzo), negli ingorghi stradali fino a 60 kmh. In generale tutti i nuovi modelli si focalizzano sul modo di vivere lo spazio all’interno di un’automobile iperconnessa pronta a fornire ogni genere di confort ai suoi passeggeri ottimizzando le prestazioni e i consumi. Mercedes dispone di sistemi di guida autonoma che aiutano a frenare, seguire le curve e accelerare in completa autonomia.
Bmw fornisce l’assistenza alla guida per parcheggiare e percorrere lunghi tratti di autostrada. Toyota e Hyundai sono all’avanguardia con sistemi di interfaccia capaci di adattarsi alle emozioni dei passeggeri. Volvo sta facendo ricerche in diverse città del mondo per conoscere le reazioni dei guidatori alla guida autonoma e fornire nuovi sistemi di sicurezza indispensabili nello sviluppo dell’intero sistema. Il percorso che deve effettuare l’automobile viene precedentemente mappato e inserito in un circuito di connessioni con radar, telecamere e sensori posti anche all’interno dell’abitacolo per registrare il comportano di tutte le persone presenti.
Alla guida autonoma sono interessati non solo le più grandi case automobilistiche mondiali ma anche le grandi multinazionali del web. La società leader nei motori di ricerca ha sviluppato un Google Car con la sua società Waymo. Si tratta di un progetto di macchine automatiche in collaborazione con Fiat Chrysle che riguarda alcune città americane, capaci di seguire un preciso itinerario compreso nel perimetro di una zona mappata.
Guida smart in 5G
Nel futuro della mobilità i livelli di guida autonoma si avvarranno di una serie di sistemi tecnologicamente ancora più avanzati degli attuali, che renderanno la guida sempre più sicura. La tecnologia 5G a banda a ultra larga, che permette lo scambio di dati ultra veloce con un ritardo di soli 10 millisecondi rispetto ai 100 ms del 4G, sarà la protagonista di una vera e propria rivoluzione nella sicurezza stradale. Oltre all’utilizzo di sensori sulla macchina, sarà lo scambio di informazioni con le altre auto e il mondo circostante a permettere di anticipare le mosse per fare le giuste manovre in caso di emergenza.
Tra i sistemi che le grandi case automobilistiche stanno collaudando insieme ai maggiori operatori della telefonia mobile, ci sono sorpassi e incroci assistiti con segnalazione di presenza di vetture, mappe intelligenti che indicano ghiaccio o buche nelle strade. Il tentativo di questa auto iperconnessa 4.0 è aumentare la sicurezza stradale eliminando la prima causa di incidenti, ovvero la distrazione.