
La foto di jazz più famosa della storia é una fotografia di gruppo scattata in una strada di Harlem nel 1958. Come riunire cinquantasette tra i migliori jazzisti di tutti i tempi a testimoniare l’epoca d’oro del jazz? Lo racconta il fotografo che l’ha scattata
La musica di ogni genere ed epoca ha sempre sfruttato la potenza delle immagini per comunicare al pubblico una identità che può essere fatta di moda o stili di vita. Pensiamo ai ritratti impetuosi dei grandi direttori d’orchestra o alla potenza rivoluzionaria dei miti del rock fotografati ai grandi concerti degli anni ’60. Tra foto e jazz esiste un rapporto ancora più privilegiato per la natura stessa di musicisti che per potere improvvisare sono necessariamente dotati di una enorme personalità.
Fotografare jazzisti è una vera e propria arte in cui tecnica e istinto consentono di fermare il momento esatto in cui un solista spicca il volo. Non è un caso se in questa impresa si sono dedicati alcuni tra i più grandi fotografi di sempre e molti continuano a farlo. Ma se vogliamo trovare un inizio di tutto, dobbiamo tornare alla metà del secolo scorso, nel periodo d’oro della storia del jazz. La foto di jazz più famosa di sempre é stata scattata nell’estate del 1958. Non è un capolavoro di arte fotografica ma riassume in un solo scatto il meglio di un mondo.
Storia foto jazz più famosa
Immaginate di vedere riuniti in una foto di jazz cinquantasette tra i migliori jazzisti di tutti i tempi riuniti in una strada di Harlem. Non musicisti qualsiasi. Stiamo parlando di musicisti come Armstrong, Duke Ellington, Count Basie. E ancora Dizzy Gillespie, Miles Davis, Sonny Rollins, Monk, Charlie Mingus, Coleman Hawkins. Insomma alcuni dei nomi più grandi della storia. Un fotomontaggio? No, è tutto vero. Questo scatto esiste davvero ed è stata ripreso nell’estate del 1958.
La foto jazz più famosa e importante di sempre si intitola ‘A great day in Harlem‘ o più semplicemente ‘Harlem 1958’. A realizzarla fu Art Kane, un giovane giornalista freelance e art director della rivista Esquire. Ai tempi la rivista era diretta da Robert Benton, futuro regista di Kramer contro Kramer. Proprio quest’ultimo ebbe l’idea di riunire in una foto tutti i più grandi jazzisti del momento da inserire in un articolo sulla “golden age” della musica jazz.
Nel 1958 era davvero l’età dell’oro per un genere che si suonava ovunque, dai piccoli locali ai mitici ritrovi come il Cotton club o il teatro Apollo. Le jam session proseguivano fino all’alba e sui palchi dei locali si avvicendavano i migliori interpreti degli anni venti, trenta e quaranta. Dai padri fondatori del jazz come Armstrong, a compositori e arrangiatori come Duke Ellington, ai boppers come Miles Davis, Sonny Rollins, Monk, Charlie Mingus. Quasi tutti musicisti dalla vita esclusivamente notturna e piena di eccessi.
A great day in Harlem
Art Kane aveva quindi il difficile compito di convincere questo manipolo di geni un po’ folli a svegliarsi la mattina per posare insieme in una foto jazz di gruppo. Come non bastasse, Kane, che in seguito diverrà un importante fotografo nel mondo della moda e della musica, è alla sua prima esperienza con la macchina fotografica. Non ha uno studio e quindi organizza il set fotografico all’aperto, nel quartiere newyorchese di Harlem, tra la Fifth Avenue e la Madison Avenue. Scelse quel luogo perché lì vicino c’era una locanda che dava vitto e alloggio ai musicisti squattrinati.
L’appuntamento fu deciso per le 10 di mattina, praticamente l’alba per molti musicisti, che contrariamente ad ogni previsione, arrivarono quasi tutti, puntuali. Cinquantasette solisti leggendari per la prima volta insieme in una foto di gruppo, spinti da chissà quale impulso, immortalati con i loro tipici atteggiamenti. Oggi li vediamo con la tromba in mano o il sigaro in bocca. Oltre ai musicisti già citati, tra i tanti ci sono anche Lester Young, Art Blakey, Gerry Mulligan, Oscar Pettiford, Horace Silver e Art Farmer.
Art Kane quel giorno del 1958 capì cosa avrebbe fatto nella vita. In seguito è diventato uno dei fotografi musicali più celebri d’America, molto apprezzato da personaggi e artisti in ogni ambito musicale ed artistico. Nella sua brillante carriera ha fotografato grandi star del rock come Rolling Stones, Bob Dylan e Who, collaborato anche con Andy Warhol e vinto innumerevoli premi. Il racconto della foto jazz più famosa della storia non poteva che ispirare anche un film documentario. A realizzare il film doc è stato Jean Bach nel 1994. Si intitola “A great day in Harlem” ed è stato nominato nel 1995 all’Oscar nella sezione docu film.