
Guida ai fiori colorati, profumati e dai nomi particolari, più conosciuti e belli da vedere, da usare in cosmesi e magari buoni da mangiare e commestibili. Dalla produzione alle ricette, decorazioni e utilizzi in un gioco di emozioni e armonia che migliora l’umore
L’universo dei fiori è ricco di storie e significati antichi. Ce ne sono di ogni forma, dimensione, colori e profumi. Un mondo che da sempre affascina l’uomo di cui è diventato un simbolo per eccellenza di grazia e bellezza, delicatezza o forza. Il colore, la forma e soprattutto il profumo condizionano la nostra sfera percettiva. Per certi versi la presenza di un fiore nelle vicinanze è già fonte di energia curativa.
I fiori selvatici si possono trovare ai bordi di una siepe, nei prati e vicino agli alberi. Coltivarli o prendersi cura della loro crescita su balconi, terrazzi e giardini può diventare una vera passione. Il giardinaggio offre tanti benefici e regala gioia, serenità e tanto relax. Alcuni si possono tenere su balconi e terrazzi in primavera o estate, mentre i fiori recisi si trovano dal fiorista anche in inverno. Ma ci sono anche tipi di fiore commestibili da mangiare. In questa breve guida cercheremo di capirne qualcosa di più partendo dalla loro origine.
Indice
- Significato dei fiori
- Il profumo dei fiori
- Il colore dei fiori
- Proprietà curative
- Quando il fiore si mangia
- Trovare fiori commestibili
- Nomi di fiori commestibili
- Utilizzo in cucina e ricette
- Floricultura in Italia e nel mondo
- Slow flower sostenibile
Significato dei fiori
I fiori sono un regalo della natura, influenzano l’umore in positivo e aiutano a star meglio. Il panorama floreale è talmente vario che si presta a varie interpretazioni simboliche che hanno avuto un ruolo in tutta la storia umana. Il loro significato estetico, culinario, spirituale o medico è stato tramandato nei secoli all’interno di testi religiosi, racconti popolari e miti.
I fiori trasmettono emozioni e aiutano a comunicare messaggi e sentimenti di amore, dolore, felicità o gratitudine come nessun altro oggetto influenzando il comportamento sociale in modo positivo. Ogni tipo di fiore in realtà simboleggia qualcosa di diverso e per questo vengono regalati ed esposti in tante celebrazioni e riti umani, dai compleanni ai matrimoni fino ai funerali.
Il significato dei fiori di calendula è legato alle pene d’amore. Con la rosa molto dipende dal colore: delicatezza, amore e devozione sono i più comuni. L’ibisco vuole comunicare bellezza e fecondità mentre il gelsomino con il suo profumo inconfondibile è il simbolo dell’amore e della sensualità. E ancora il lillà dal fiore bianco rimanda alla purezza, il caprifoglio alla fedeltà. Il giacinto al divertimento, la gardenia alla sincerità.
Il profumo dei fiori
Gli uomini utilizzano da sempre i fiori per il loro profumo, distillando le fragranze fin dai tempi antichi. E’ la sostanza aromatica sprigionata dal fiore ad entrare in rapporto con l’uomo: attraverso un sistema olfattivo estremamente sottile può influenzare sia la mente che il corpo. Rosa, gelsomino e fiori d’arancio sono tra le essenze più pregiate ma occorrono circa trenta rose per estrarre una sola goccia di olio essenziale e mille chili di fiori di gelsomino per arrivare a un litro.
La viola mammola è un fiore largamente utilizzato dai maestri profumieri che estraggono l’essenza profumata dalle corolle appena schiuse nelle ore più fresche. La lavanda è tra le più note in aromaterapia grazie alle suo profumo dolce, floreale e balsamico riduce lo stress. Perchè i fiori profumano? L’odore di un fiore attrae gli insetti che garantiscono con l’impollinamento la loro specie e contemporaneamente le loro fragranze devono scoraggiare gli erbivori dal mangiarseli.
Il profumo è una sostanza chimica prodotta da parti diverse come polline, petali o pistillo. Ogni specie di fiore emette un profumo che può essere dolce, fruttato, muschiato o puzzolente, comunque unico per attirare specifici impollinatori grazie ad un mix di centinaia di sostanze chimiche diverse. Una volta impollinati, i fiori smettono di essere profumati veicolando le energia nell’embrione fecondato che diventerà seme .
Il colore dei fiori
I colori dei fiori insime al profumo è un’altra tra le caratteristiche che colpiscono più le persone e anche gli insetti. Il colore ha quindi un compito biologico importante. Per l’uomo l’universo visivo invece scatena emozioni che appartengono alla sfera percettiva. In generale i colori hanno un significato abbastanza preciso che vale anche in questo caso. Il rosso personifica passione, giallo la gioia, rosa dolcezza, arancione entusiasmo, bianco purezza, blu tranquillità, viola regalità, violetto eleganza.
I fiori vanno al là del significato cromatico, aggiungendo la bellezza delle forme e la consistenza setosa dei petali che ne cambia le sfumature. Ad esempio la calendula dal bel fiore arancione aiuta a rallegrare le aiuole, giardini e terrazzi oltre a essere tra le migliori piante usate in fitoterapia. I capolini turchini del fiordaliso aggiunto alle tisane danno un piacevole colore azzurro cielo, così come il nasturzio che rallegra gustose insalate con il suo sapore fresco e piccante.
Proprietà curative
Le proprietà curative dei fiori tra possibili utilizzi e controindicazioni sono ben definite nell’utilizzo di erbe medicinali della fitoterapia e dai Fiori di Bach. Ma il loro utilizzo per la ricerca del benessere non si ferma qui. Ci sono alcune ricerche che sostengono come i fiori negli ospedali possono aiutare i pazienti a stare meglio e a superare la malattia con maggiore ottimismo.
Può bastare anche la semplice presenza di un fiore nei luoghi domestici a cambiare la giornata in meglio. Osservare un fiore da vicino regala sempre una piacevole sensazione di benessere e i fiori hanno proprietà curative che dipendono dalle loro caratteristiche profumi, colori. In cucina, sul tavolo da pranzo, in bagno o in ufficio sul posto di lavoro, i colori dei petali non possono che portare buon umore che hanno dei fondamenti scientifici.
Il Papavero nostrano, comunemente chiamato rosolaccio è un fiore dalle mille virtù. Un bagno di foglie di papavero diventa un’occasione di relax così come un infuso può aiutare a fare sogni d’oro. Lo stesso con una manciata di fiori di camomilla, l’effetto calmante è assicurato. E non solo. L’infuso preso con regolarità per almeno due settimane diventa una cura disintossicante come impacco calma gli occhi arrossati e stanchi.
I fiori di sambuco preparati come decotto sono servono per curare raffreddori e tosse, mentre una manciata di petali di rosa nell’acqua del bagno hanno un effetto tonico e rivitalizzante su tutto il corpo. La malva ha proprietà emollienti e antinfiammatorie ma soprattutto depura l’organismo dalle tossine. Il profumo della lavanda svolge un’azione antisettica, promuove la digestione e le difese immunitarie.
Quando il fiore si mangia
I fiori non si lasciano solo guardare ma offrono un’infinita varietà di preparazioni culinarie farciti, fritti con pastella e al naturale serviti freddi. In cucina aggiungono una nota di colore alle insalate, sono un’ottima decorazione su torte e altri dessert tra accostamenti curiosi tra il dolce e il salato. Molte varietà deliziose al gusto crescono in un qualsiasi angolo dell’orto, come in semplici vasi su balconi e terrazzi, o si riproducono spontaneamente in primavera e estate nelle radure boschive e in aperta campagna lontano da smog e pesticidi.
I fiori commestibili si possono aggiungere a salse, insalate, zuppe fredde e come ingredienti principali nella preparazione di risotti, dolci e persino gelati. Molto usato anche l’impiego decorativo dei petali per abbellire o profumare bevande, insalate, marinate, salse, frittate e dessert. Impossibile nominare tutti i loro nomi, per ora limitiamoci a scoprirne alcuni che sicuramente tutti conoscono per i loro coliri e profumi, forse ignorando che si possono anche mangiare.
Trovare fiori commestibili
I fiori commestibili si raccolgono la mattina quando la rugiada è scomparsa: il loro profumo e sapore risulta al massimo. Il periodo dell’anno varia in base al tipo di pianta e al suo utilizzo in cucina, in genere in primavera e estate. Meglio cercarli lontano dalle strade e stare alla larga da quelli provenienti da floricultura perchè sicuramente trattati con pesticidi, scegliere solo quelli coltivati con metodi naturali che crescono negli orti di persone fidate. Nei mesi estivi si possono trovare ancora i fiori di sambuco sopra i mille metri in particolare in Alto Adige, dove fiori e frutti forniscono cibo, bibite, medicine, cosmetici e tinture.
Come prepararli e utilizzarli? Basta scuoterli uno alla volta per eliminare qualsiasi insetto intrappolato dentro. Lavare i fiori in una terrina con acqua fredda e adagiarli su un tovagliolo di carta e lasciarli asciugare naturalmente lontano da qualsiasi fonte di luce e calore. Eliminare il pistillo e lo stame e tutti i sepali. Separare i petali del fiore dal resto del fiore proprio prima dell’uso (per evitare che appassiscano) e togliere la parte bianca alla base di ogni petalo che spesso risulta amara.
E’ meglio non lavare alcuni fiori come il sambuco e l’acacia per evitare che marciscano, ma pulirli delicatamente. Attenzione: La maggior parte dei fiori non resiste alle alte temperature di cottura e vengono incorporati all’ultimo minuti o usati come decorazione. Per quanto riguarda le insalatine non bisogna impiegate condimenti dal tenore elevato di acidità che potrebbero scolorire, appassire i petali e disturbare il meraviglioso aroma che comunque vanno aggiunti all’ultimo.
Nomi di fiori commestibili
Partiamo dai Fiori di cipolla, aglio e aneto, ricchi di sapore a ricordo della pianta di cui conservano un aroma più delicato. Quelli di Calendula ricordano il sapore dello zafferano, ma di gusto più intenso. Garofano ha petali dolci deliziosi al palato. Rucola dona fiori saporiti come le sue foglie. Emererocallis ha petali dolci e croccanti con un leggero sapore di melone. Tutti conoscono i Fiori di zucca si prestano a diverse preparazioni: farciti con formaggio e uova e cucinati fritti sono davvero deliziosi.
Le viole del pensiero, graziose a forma di cuore sono un bellissimo ornamento per piatti dolci e salati. Possono essere cristallizzate e usate per adornare le torte delle feste. I petali di rosa sono utilizzati per aromatizzare gelatine e acque e ancora congelati in cubetti di ghiaccio, aggiunti ad infusi e vini, oppure usati per armatizzare aceti, marinare e condimenti. Fiori di sambuco composti da fiorellini bianchi a forma di stella si rivelano un piatto speciale se presentati come frittelle insieme a foglie di mentuccia al limone e zucchero a velo.
Lo stesso vale per i grappoli di fiori di acacia che proliferano spontaneamente nei boschi nel periodo primaverile. Fiori di lillà, lavanda, rosmarino e alberi da frutta in generale arricchiscono di sapore e profumo qualsiasi piatto, mentre i fiori di cipolla e aneto si rivelano ottimi per migliorare i cibi salati. Il fiore del pisello regala petali dolci e croccanti ricordano il sapore del frutto. La rosa con i suoi petali aromatizza creme e formaggi freschi.
I boccioli del tarassaco se colti giovani sono dolci come il miele. Petali di gelsomino, gardenia e di lavanda accompagnano e arricchiscono cocktail e bevande fredde. La Borragine in fiore si aggiunge alle zuppe fredde e nelle frittate. I fiori di lavanda si possono macerare nell’aceto per preparare un ottimo condimento per frutta e verdura. Girasole i cui boccioli più piccoli si consumano cotti al vapore come carciofi di cui hanno lo stesso sapore.
Begonie i piccoli fiori e croccanti sono ideali per guarnire macedonie insieme ai petali della gardenia. I fiori a trombetta del gladiolo sono ottimi da farcire a freddo con formaggi cremosi. Ibisco nelle sue molte varietà è molto ornamentale e si presta alla farcitura anche come sorbetto. Fagiolo rosso rampicante ha il colore rosso che ravviva ogni piatto. Melo, pero, pesco e ciliegio delicatamente profumati si adattano a preparazioni fredde insieme al fiore degli agrumi.
Utilizzo in cucina e ricette
Riassumendo brevemente l’utilizzo dei fiori in cucina, nella maggior parte delle specie l’importante è eliminare il pistillo e gli stami nella preparazione, fanno eccezione le viole e violette. Le primule si uniscono alle insalate con i fiori freschi e le foglie più tenere così come nelle frittate primaverili. Le violette sono utilizzate per aromatizzare il tè, le insalate, per colorare gelatine, budini e creme.
Famose nella versione ‘candita’ per guarnire torte e dolci. I petali della rosa canina freschi sono l’ideale per guarnire insalate. Anche i fiori di malva sono eccellenti per guarnire piatti e insalate miste insieme alle margheritine di campo, il fiore di tarassaco e cicoria che crescono spontanei in primavera. Alla fine di questa breve guida sui fiori commestibili, ecco alcune ricette semplici e veloci per mettersi subito alla prova con colori e sapori floreali.
- Insalata di violette Cicoria, valerianella, sedano e finocchio tagliati sottili insieme a frezzemolo e cerfoglio tritato da condire a piacere e solamente prima di servirla cospargere con delicatezza petali di violette (almeno 30) e qualche fiore integro.
- Frittelle ai fiori di sambuco o di acacia Pulire delicatamente i fiori (non lavarli), far scaldare l’olio e immergere i fiori nella pastella (farina, uova, latte) e friggerli tenendoli per il gambo. Posarli su un un foglio di carta assorbente e servire ancora caldi.
- Fiori cristallizzati Una bella decorazione per torte e dessert di ogni genere. Le violette sono le più usate insieme alla lavanda e ai petali di rosa. Il procedimento necessita di qualche attenzione: bisogna lasciare intatti gli steli, non lavarli e immergerli nell’albume montato a neve che deve raggiungere le parti interne del fiore (aiutarsi con un pennello). Con uno zucchero superfine ricoprire l’intero fiore che deve poi passa alla fase dell’essicazione, in una zona asciutta per qualche giorno finchè il fiore non risulta completamente asciutto e pronto per l’uso.
Floricultura in Italia e nel mondo
Quando acquistiamo dei fiori dal fiorista ci immagiamo verdi campi profumati immersi nella natura con api svolazzanti. Mai come in questo caso la realtà è diversa dalla fantasia. La produzione di fiori recisi in Italia rappresenta solo l’1% del mercato globale e riguarda principalmente rose e garofani. Il restante della produzione segue rotte dettate più che altro da questioni economiche.
Nel 90% dei casi si producono fuori dall’Italia in paesi come l’Olanda che copre il 52% del mercato, o peggio extra Europa dove il costo della mano d’opera è basso: Colombia (15%), Ecuador (9%), Kenya (7%) seguite da Etiopia e Malesia. Prima di arrivare nel vaso di cristallo quindi non è escluso che le rose acquistate per il compleanno della nostra amata abbiano viaggiato in aereo per migliaia di chilometri prima di finire in celle frigorifere e di essere trattate con sostanze chimiche per il loro mantenimento.
Slow flower sostenibile
La filiera della produzione di fiori spesso è insostenibile per questioni legate allo spreco di risorse idriche o allo sfruttamento della mano d’opera in paesi poveri. Ma come nel resto del mercato che riguarda la spesa alimentare o la moda, anche in questo caso c’è chi ha creato una alternativa. Lo slow flower è una filosofia di produzione etica e sostenibile basata sul rispetto della biodiversità, senza l’utilizzo di antiparassitari e fertilizzanti e soprattutto a km zero.
In Italia alcune giovani imprenditrici stanno creando nuove fattorie per un consumo locale in cui oltre alla vendita si organizzano anche laboratori e giornate di raccolta condivise. Tra gli indirizzi da visitare ci sono la Slow Flower Italy che riunisce alcuni produttori locali toscani, oppure iniziative come Mirta Flower Farm sul lago d’Iseo in povincia di Brescia, Valdeifiori in provincia di Bologna o il Casale dei denari che organizza workshop ed eventi.