Una buona educazione finanziaria consente di risparmiare, gestire soldi e investire senza sbagliare. Quando si tratta di economia non è mai facile fare le scelte giuste: cosa sapere e dove informarsi per conoscere le regole base e agire in modo consapevole?

Viviamo un periodo complicato sotto il piano sociale ed economico in cui crisi e crac finanziari si succedono rovinando cittadini, famiglie e piccoli investori e risparmiatori di tutto il mondo. Tra occuparsi di soldi o preoccuparsi c’è una sottile differenza sostanziale sul piano dei comportamenti. L’educazione finanziaria consente di acquisire le minime competenze economiche per pianificare il futuro, risparmiare e non indebitarsi.

Il tema dell’educazione finanziaria è di importanza fondamentale non solo per chi dispone di grandi patrimoni ma per tutta la società per la tutela di anziani, disoccupati e persone con basso livello di istruzione. La finanza personale mai come di questi tempi è senza certezze e chi ha soldi da investire, o semplicemente deve pensare ad una forma pensionistica alternativa, ha a disposizione strumenti che dovrebbero essere studiati in modo approfondito.

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Cos’è l’educazione finanziaria?

I soldi non daranno la felicità ma che sia importanti lo capiamo fin da bambini. Tutti in qualche modo fin da piccoli vediamo mamma e papà darsi da fare per mantenerci o garantirci un futuro adeguato e veniamo educati a gestire piccole somme di denaro. Quando i genitori danno una piccola paghetta ai figli raccomamandandosi di non spenderla tutta subito in caramelle, stanno facendo educazione finanziaria.

Crescendo le cose si complicano prima di tutto perchè i soldi vanno guadagnati col lavoro e poi perchè il tema del risparmio o della gestione del denaro diventa sempre più importante per costruire un presente e futuro sociale. Che l’educazione finanziaria sia un tema fondamentale per la società lo indica il fatto che dal 2005 l’Ocse dedica al tema una serie di iniziative per aiutare le nazioni a migliorare le competenze economiche dei cittadini.

L’educazione finanziaria è un settore di studio multidisciplinare che si occupa di spiegare i concetti base dell’economia a partire dalla moneta e dall’uso del denaro fino al mercato e ai prezzi dei prodotti, alla corretta gestione di un budget per evitare di indebitarsi. L’economia include anche argomenti come il consumo consapevole o la sostenibilità piuttosto che la capacità di investire soldi tutelandosi da frodi in modo autonomo o facendosi consigliare da esperti di prodotti assicurativi e pensionistici.

Educazione finanziaria in Italia

Com’è l’educazione finanziaria degli italiani? Rispetto alla media europea e mondiale è molto scarsa. Secondo i dati raccolti dalla ricerca Laboratorio sul secondo welfare siamo all’ultimo posto nei paesi dell’Ocse e al penultimo nel G20. In particolare hanno poche competenze le persone meno abbienti e senza formazione scolastica. Senza capacità di analisi aumentano esponenzialmente i rischi per i cittadini di subire perdite o truffe.

Secondo i risultati di una ricerca realizzata da Pictet Asset Management sulla preparazione finanziaria solo il 35% degli italiani è molto interessato ad approfondire la consapevolezza sugli strumenti economici, ma il 29% vorrebbe imparare a risparmiare. I giovani si dimostrano molto propensi a migliorare la propria educazione finanziaria anche attraverso strumenti che ormai utilizzano abitualmente come i social.

Oggi esistono prodotti finanziari di ogni genere, dalle criptovalute non soggette al controllo delle banche centrali, al crowdfunding che consente di partecipare a progetti speculativi di bond o fondi chiusi. Se le promesse di rendimento sono molto alte, gli investimenti complessi molto rischiosi non sono liquidi, ovvero non si possono vendere prima della scadenza e non offrono alcuna garanzia. Per sapersi destreggiare in questo panorama la capacità di gestire i soldi dovrebbe invece cominciare già da bambini.

Educazione finanziaria per bambini

Dall’età di 8 anni circa i ragazzi diventano più consapevoli del mondo e in particolare si chiedono come guadagnare e amministrare il denaro. Malgrado la società sembra ruotare attorno all’economia, quando si parla di soldi non tutti i genitori sanno affrontare nel modo corretto e con onestà l’argomento con i figli. Il problema dell’educazione finanziaria per bambini è stato analizzato in America da alcune ricerche.

Secondo la ricerca Parents, Kids & Money Survey della società di investimenti T. Rowe Price il 76% dei genitori non ha difficoltà a discutere di denaro con i bambini, ma spesso senza dire la verità. La mancanza di onestà è dettata principalmente dalla volontà di nascondere preoccupazioni di natura finanziaria ai figli per difenderli dagli altri o non minare le loro certezze.

Tra le bugie più comuni dei genitori in tema di denaro, il 43% nasconde ai figli preoccupazioni in ambito finanziario; il 32% racconta ai figli di potersi permettersi una spesa che non potrebbe sostenere; il 27% non fornisce informazioni sulla reale situazione finanziaria della famiglia. Solo la metà dei genitori insegna ai figli come impostare un obiettivo di risparmio; il 46% spiega come risparmiare sulla spesa, il 19% il significato di inflazione, cosa sono gli investimenti (16%) e come diversificarli (11%).

Piuttosto che parlare di finanze familiari o fare educazione finanziaria i genitori affrontano addirittura con meno ansia argomenti scomodi come bullismo, droga e sigarette. Eppure i bambini sono continuamente esposti a stimoli che riguardano il consumo di beni materiali o la ricchezza delle persone. Senza corrette nozioni di base sull’economia da adulti avranno difficoltà a capire il valore del denaro e ad usarlo correttamente.

Parlare di soldi a figli di ogni età

Come discutere di soldi con i figli senza sbagliare? Dai 2 ai 4 anni si possono fare scoprire le monete che andranno messe in apposito barattolo o salvadanaio spiegando valore ed equivalenze. Tra 5 – 7 anni i bambini possono gestire piccole somme in modo autonomo per acquistare gelati e merende. Importante che un bambino possa fare i suoi errori. Finire tutto il denaro con un acquisto e rimanere senza soldi per il prossimo gelato può essere molto educativo!

Tra gli 8 e i 10 anni è utile spiegare come si guadagnano i soldi, da dove arrivano e dove vanno. Illustrare spese familiari come casa, cibo trasporto, informandoli sull’entità delle cifre e sulla funzione di carte di credito, banche e bancomat. Daglu 11 ai 13 anni è utile sviluppare accordi di spesa, risparmio e investimento a lungo termine.

Se i ragazzi svilupperanno una buona educazione finanziaria fin da piccoli quando arriveranno nell’età dell’adolescenza metteranno in pratica tutto quello che hanno imparato. Successivamente sarà possibile aprire un conto a loro nome, magari incoraggiandoli a trovare un lavoro estivo per imparare a gestire un reddito, a risparmiare a lungo termine per acquistare una automobile o per fare lo sport preferito.

Museo del risparmio

Partendo dalle difficoltà dei genitori nel parlare di soldi ai bambini, ma anche per stimolare riflessioni e capacità in ambito economico in adulti e adolescenti, a Torino c’è un vero e proprio Museo del risparmio. Si tratta di un progetto di educazione finanziaria basato sul gioco che, oltre a proporre materiale visivi e cartoni animati, sfrutta i principi della Gamification. Attraverso percorsi didattici e laboratori i bambini vengono immersi nella storia economica della moneta, tra scambi commerciali, credito, banche e speculazione.

Con questa iniziativa i ragazzi delle scuole primarie e secondarie possono imparare il significato e l’utilizzo degli strumenti finanziari più conosciuti, dalle azioni in borsa ai derivati per arrivare ai fondi pensione. Infine possono a loro volta sperimentare e mettersi alla prova verificando la loro attitudine al risparmio con una classifica. Non è detto che da adulti diventeranno ricchi o che non avranno mai problemi di soldi, ma forse imparando a giocare con il denaro oggi, domani sapranno affrontare la vita economica in modo più sereno e consapevole dei padri e dei nonni.

Corsi di educazione finanziaria

Dove imparare le nozioni base per la gestione delle proprie finanze? Le più comuni informazioni di educazione finanziaria si possono consultare sul portale Economia per tutti della Banca d’Italia ricco di tutorial, test, notizie e progetti educativi. Oltre a spiegare norme di sicurezza e comportamento per pagare, chiedere prestiti, risparmiare ed investire, affronta anche tematiche di psicologia della finanza che inducono i risparmiatori a compiere alcuni errori.

Promuovere l’educazione finanziaria è uno dei compiti più importanti delle nazioni. Il dipartimento per il tesoro del governo italiano ha creato un portale di Quello che conta che aiuta i cittadini a trovare le migliori strategie per gestire i conti giornalieri, investire soldi, risparmiare e pianificare la vita economica nel corso della vita per avere una pensione da anziani, affrontare imprevisti o comprare beni e servizi fondamentali.

Oltre alle risorse online appena viste esiste una amplia collana di libri che parlano di educazione finanziaria per bambini fino agli adulti estendendo il discorso alla soddisfazione personale in ambito psicologico e filosofico. Ultimo dal punto di vista temporale ma non certo per importanza ci sono i video diffusi sui social e su YouTube con canali di esperti che attraverso video tutorial insegnano i concetti base dell’economia e a gestire le proprie finanze.