
Quanto costa mantenere un’automobile in Italia tra manutenzione e perdita di valore? Si spende più per modelli a benzina o elettrici e il noleggio conviene? Consigli per risparmiare su costi fissi e app di gestione auto per tenere sotto controllo le spese
Il mercato dell’automobile è in flessione da molti anni. Dietro al fenomeno ci sono aspetti sociali e culturali, ma c’è un altro motivo che fa perdere appeal alle 4 ruote sui consumatori. Con la transizione energetica le auto nuove elettriche o ibride costano sempre di più, ma anche i costi per mantenere un’auto sono sempre più alti. Oltre all’acquisto c’è chi per risparmiare pensa al noleggio o al car sharing cittadino. E’ una soluzione?
Le spese per la gestione e manutenzione di una automobile comprendono prezzo di acquisto e perdita di valore, tasse, spese per i tagliandi, benzina o rifornimenti green, ma anche multe, autostrade, parcheggi. Alla fine dell’anno senza saperlo il costo per mantenere un’auto in Italia è di qualche migliaio di euro che va ad intaccare i difficili equilibri di famiglie alle prese con mille altre spese. Cosa può fare un automobilista per risparmiare?
Indice
- Automobili in circolazione
- Costo per mantenere auto
- Costi auto in Europa
- Mantenenere auto elettrica
- Costi ambientali
- Risparmiare su costi auto
- App gestione automobile
Automobili in circolazione
Partiamo dal considerare l’utilizzo dell’automobile in Italia. Nel bel paese viaggiano 38 milioni di veicoli, una media poco invidiabile di 624 vetture ogni mille abitanti, cresciuti in poco più di 15 anni del 16%. La metà delle auto in circolazione ha più di 10 anni e una su dieci è di categoria Euro 0, senza alcun sistema di controllo degli scarichi con tutto ciò che ne consegue per i problemi cronici di inquinamento atmosferico delle città.
Dovrebbe quindi essere una buona notizia il fatto che, rispetto agli altri mezzi di locomozione, negli ultimi anni l’utilizzo dell’auto è sceso dal 90% all’83,8%. Cresce l’uso della bicicletta (+18,3%) e gli spostamenti a piedi (+42,4%), così come il car sharing. Più del 10% della popolazione d’altronde sarebbe disposta a rinunciare all’acquisto di una nuova automobile se potesse condividerla in modo semplice sul territorio tagliando il costo per mantenere un’auto di proprietà.
Costo per mantenere auto
Quanto costa mantenere un’auto in Italia? Gli ultimi dati elaborati dall’Aci parlano di circa 3800 euro a testa. Si tratta di una spesa media che include 1254 euro di acquisto e ammortamento, 941 euro di carburante, assicurazione (279 euro), parcheggio (224 euro). Vanno aggiunte 659 euro di spese di manutenzione e multe, che aumentano con percentuali a doppie cifre a causa della crisi di entrate dei comuni italiani che mettono autovelox ovunque.
Secondo Assoutenti la cifra è invece di 3400 euro all’anno, suddivisa in carburanti (2mila euro), assicurazione rc auto (360 euro), bollo e revisione (240 euro), manutenzione e tagliandi (390), gomme e ricambi (250 euro), autostrade e parcheggi (110 euro). La cifra complessiva sarebbe circa il 20% del reddito medio di un cittadino italiano e l’11% di ciò che spende all’anno una famiglia per vivere.
Costi auto in Europa
Secondo il Car Cost Index redatto su base europea da LeasePlan il costo di un’auto all’anno cresce ancora di più considerando il cambio pneumatici, tasse, pedaggi, parcheggi e carburante. Per i primi 4 anni di possesso di un’automobile, considerando una percorrenza di 30 mila km all’anno, si va dai 743 euro al mese della Grecia fino 1138 della Svizzera. Nei costi sono compresi carburanti, deprezzamento, tasse, manutenzione e gestione tagliandi.
Il costo per mantenere un’auto all’anno in Europa cambia anche in funzione del tipo di alimentazione e dei carburanti usati che ovviamente rappresentano una voce di spesa importante per gli automobilisti. L’eventuale risparmio sui costi di mantenimento di un’auto elettrica é maggiore nei paesi che offrono incentivi governativi e tasse agevolate rispetto ai motori tradizionali a benzina e gasolio.
Mantenenere auto elettrica
Le auto elettriche si stanno diffondendo nel mercato con grandi vantaggi per l’ambiente. Dal punto di vista meccanico si tratta di mezzi molto più semplici dei tradizionali motori a benzina o diesel. Meno parti meccaniche e assenza di sistemi di raffreddamento e erogazione del carburante, significano meno lubrificanti, olio, candele, filtri e in generale meno manutenzione. Ma quanto costa mantenenere un’auto elettrica?
Nelle auto elettriche il costo maggiore è rappresentato dalle batterie che però sono garantite dai costruttori per un ciclo di vita tra otto e dieci anni. Secondo gli esperti l’evoluzione del mercato in pochi anni farà scendere il prezzo del pacco batterie dagli 8000 euro attuali ai 2500 euro. Rimangono invariati i prezzi del tagliando annuale per trasmissione, freni, sospensioni e sterzo. Alla fine per mantenere un’auto elettrica si possono risparmiare circa 300 euro, escludendo le ulteriori esenzioni su assicurazione, bollo, parcheggi ecc..
Costi ambientali
La rivoluzione della mobilità sostenibile è un tema importante che mischia costume e cultura di un popolo e dovrebbe essere veicolato politicamente per il benessere di tutti. Un impulso alla transizione energetica di cui tanto si parla, in realtà, più che da valori etici, sta arrivando da ragioni economiche. Se mantenere una automobile costa troppo, molte persone cominciano a rinunciare all’acquisto dell’auto senza sentirsi sminuiti sul piano economico e sociale.
Siamo alle soglie di una nuova rivoluzione della mobilità? Probabilmente sì. Se per gli spostamenti quotidiani si usano mezzi alternativi come il monopattino o la bicicletta è certamente un bene. In città la maggioranza degli automobilisti percorre in automobile solo pochi chilometri al giorno che a piedi probabilmente richiederebbero meno tempo, senza considerare i benefici del camminare per la salute.
Se i costi per mantenere un’auto crescono, le cose da fare aumentano. Secondo una ricerca condotta in America, il 46% dei giovani tra 18 e i 24 anni, la fascia d’età che da sempre considera la patente come miraggio per il definitivo passaggio alla maturità, oggi non scambierebbe mai l’accesso ad internet per un’auto. Dove non arrivano le parole ecologia e ambiente arriva il portafoglio: viaggiare su internet costa molto meno di una automobile e porta dove vuoi. Non sempre però viaggiare online è sufficiente.
Risparmiare su costi auto
Gli automobilisti come possono diminuire il costi per mantenere un’auto? Le variabili in questo caso sono davvero tante. Cominciamo dal considerare prezzo di acquisto e perdita di valore. Se l’auto è nuova, salvo sconti e offerte particolari, dopo un anno varrà il 25% in meno rispetto al listino e dopo quattro circa il 60% in meno. E’ evidente come l’automobile non sia un buon investimento, ma alcune auto particolarmente diffuse si svalutano meno. Come scoprirlo? Basta dare un occhio alle riviste d’automobilismo nella sezione dedicata all’usato.
La prima regola generale per risparmiare è che più un’auto è grande e pregiata e più costa mantenerla. Prezzo del bollo e assicurazione dipendono dal tipo di auto in modo proporzionale a potenza e valore. Lo stesso discorso vale per il consumo di carburante ovviamente, salvo le nuove ibride o elettriche, motori più potenti e peso maggiore aumentano il costo di percorrenza. Un’idea dei vari modelli si può avere guardando i costi chilometrici dell’Aci.
La seconda regola è che i costi di mantenimento dipendono dal tipo di guida. Per motivi di sicurezza stradale e non buttare soldi inutilmente, è necessario guidare con calma, senza eccedere in velocità, accelerate e frenate e utilizzando marce alte. In questo modo oltre a diminuire il consumo di benzina, si eviterà di finire troppo spesso dal meccanico a sistemare frizione, freni e pneumatici con tagliandi onerosi.
Piuttosto che ridursi ad andare dal meccanico solo quando l’auto è rotta non funziona più, è molto meglio eseguire qualsiasi manutenzione e tagliando con regolarità, cercando servizi di assistenza più economici a pari qualità. Ottimo conoscere personalmente il meccanico e avere fiducia nel suo lavoro. Infine non dimenticare che i piccoli interventi di riparazione e la sostituzione di tergicristalli, lampadine o fusibili, possono essere eseguiti personalmente.
App gestione automobile
Finiamo questo articolo con la recensione di alcune tra le migliori app per gestire un’auto. Tra le tante scadenze e spese da effettuare, non è escluso che alla fine ci si possa dimenticare di pagare il bollo piuttosto che di fare la revisione della propria automobile. Queste applicazioni, oltre ad impostare promemoria per le scadenze dei pagamenti, possono anche servire a tenere sotto controllo i costi di mantenimento con grafici e tabelle personalizzate.
Avere consapevolezza di quanto si spende per la propria auto è certamente un bene e consente fare un pò di ordine nella gestione della finanza personale a livello di rifornimenti di benzina, autostrade e spese varie. Non è escluso che alla fine dell’anno, visti i costi fissi, alla fine si possa decidere di utilizzare i mezzi pubblici o un sistema alternativo di spostamento basato sul car sharing e la condivisione.
Veicoli Una applicazione per la gestione dei documenti dell’auto molto usata anche dalle aziende per tenere sotto controllo un mezzo privato o un parco macchine. Si possono segnalare manutenzioni, rinnovi patenti, tagliandi, multe, carburanti e posizione del parcheggio.
Drivvo Può registrare e tenere sotto controllo tutte le spese che riguardano l’automobile con promemoria, tabelle e grafici per verificare i costi e cercare di risparmiare
Simplyauto Una serie di funzionalità per tenere sotto controllo le spese dell’automobile, dal carburante fino alla manutenzione, con la possibilità di pianificare i costi