Centesimi di euro e monetine pesano nel portafoglio e ingannano sempre i consumatori con prezzi con il virgola 99: quando verranno eliminati dal mercato? Ci vorrà ancora un pò di tempo, ma la fine degli spiccioli è vicina

A cosa servono i centesimi di euro? Questa è una domanda che tutti i consumatori si fanno e non da poco tempo. Dal passaggio dalla lira all’euro il costo della vita e prezzi si misurano a suon di euro e le monetine non servono a nulla se non ad appesantire i portafogli o ad ingannare i consumatori con prezzi con la virgola del tipo 12,99 o 9,99 euro. Ma quando saranno finalmente eliminati dal mercato?

I centesimi di euro di certo non li vuole quasi più nessuno ed anche i commercianti quando andiamo a fare la spesa tendono a chiudere un occhio sugli spiccioli e alle casse dei supermercati alcune catene hanno deciso di arrotondare ai 5 centesimi più vicini, spesso in difetto.

Ma c’è chi dice che una volta eliminati le monetine i prezzi della merce nei negozi saliranno tutti al primo arrotondamento superiore e non a quello vicino come dice la legge. Le associazioni dei consumatori sono già in allarme e serviranno sanzioni salate per evitare sorprese, ma dovrebbero considerare anche l’inganno dei prezzi con la virgola.

Prezzi con 99 centesimi di euro

Come fare sembrare un prezzo più basso? Basta aggiungere la virgola. Ci sono ricerche di neuroscienziati che dimostrano come la punteggiatura e i decimali possano cambiare radicalmente la percezione dei prezzi delle persone. Un recente studio pubblicato sul Journal of Consumer Psychology, ha analizzato come il cervello interpreta i prezzi con i decimali.

Mentre scrivere 8,00 euro fa sembrare che il prezzo sia maggiore rispetto al solo 8 euro, succede esattamente l’opposto mettendo un cartellino con 8,99 euro. Ciò si verifica perchè il nostro cervello codifica il prezzo leggendo da sinistra e quindi nel caso di 8,99 si sofferma sull’otto, che rispetto a scrivere 9 cambia totalmente.

L’errata percezione del costo invece non avviene nel caso sia indicato un prezzo di 8,69 euro, mentre il nostro cervello interpreta come molto più distante 8,99 euro da 10 che non il 9. Quel piccolo centesimo in meno inoltre ai nostri occhi ci appare come un vero sconto applicato dal commerciante che avrebbe potuto fare cifra tonda, ma ci ha concesso questo grande risparmio. Le persone amano acquistare merce scontata e quando c’è da credere di risparmiare si fanno ingannare volentieri.

Fine dei centesimi di euro

Se l’utilizzo dei centesimi di euro procura solo fastidio si fatica a capire perchè vengano ancora utilizzati. Alcuni economisti però sostengono che gli spiccioli anche se valgono poco servono ancora a ricordare il valore delle cose. In fondo 20 centesimi sono pur sempre le vecchie 400 lire con cui una volta si compravano molti prodotti. In particolare sarebbe la popolazione più anziana a conservare questo dolce ricordo e viceversa si indurrebbe una ulteriore preoccupazione economica nella popolazione.

In ogni caso la Camera ha già approvato nel 2014 una mozione per l’eliminazione centesimi di euro e monetine. Tra emendamenti favorevoli e varie crisi di governo, i politici italiani sembrano alle prese con problemi ben più seri delle monetine nel portafoglio, ma ormai la strada per gli spiccioli sembra segnata: i centesimi di euro scompariranno per esaurimento dai nostri portafogli, anche perchè dal primo gennaio 2018 la zecca non conia più i tagli da 1 e 2 centesimi.

Quanto costano le monetine?

Gli centesimi di euro oltre a pesare nelle tasche e ad essere odiati dai consumatori, sono comunque un costo per lo Stato. Avere nel portafogli moneta inutile costa, sia in termini di produzione che in spese di trasporto dalle banche: ogni moneta da 1 centesimo costa allo stato 4,5 centesimi, mentre quella da 2 centesimi ne costano 5,2.

La Banca Centrale Europea è perfettamente consapevoli del problema e vorrebbe abolire gli spiccioli poichè complessivamente nei paesi europei si risparmierebbero 1,4 miliardi di euro. Solo in Italia il risparmio per il conio sarà di quasi 20 milioni di euro.

Tra i paesi che hanno già abolito gli spiccioli, in questo caso i centesimi di dollaro, ci sono nazioni come il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda, ma da tempo non si usano più le piccole monetine anche in Svizzera e Brasile. In Europa i primi ad averle abbandonate sono state Svezia, Norvegia e Finlandia, paese che fin dall’inizio non ha utilizzato i centesimi di euro.

Poi sono arrivate Irlanda e Belgio, mentre America, Russia e Gran Bretagna stanno pensando di abolire rispettivamente cent, copeco e penny. Insomma con buona pace dei nostalgici, prima o poi anche il nostro portafoglio peserà un pò meno: una volta tanto per un buon motivo.