
La carne sintetica è una sfida di innovazione tecnologica alimentare. Potrebbe ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti, migliorare il benessere animale e fornire una fonte di proteine sostenibile. Ma oltre ai pro ci sono da considerare anche i contro
La carne sintetica è un tema molto attuale e controverso, che divide le opinioni di esperti, consumatori e produttori. Si tratta di un tipo di carne ottenuta in laboratorio, a partire da cellule staminali animali, senza uccidere o allevare gli animali. Ma come si produce la carne sintetica? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questo alimento? E qual è la posizione dell’Italia al riguardo?
Sviluppata per ridurre l’impatto ambientale e migliorare il benessere animale, la carne sintetica è oggetto di un intenso dibattito che coinvolge produttori e consumatori. É sicura da consumare, è davvero sostenibile e altrettanto nutriente o potrebbe contenere sostanze chimiche dannose? Gusto, consistenza e aspetto sono davvero identici alle bistecche di fibra animale?
Indice
- Cos’è la carne sintetica?
- Pro e contro carne sintetica
- Carne soldi e ambiente
- Hamburger di carne sintetica
- Hambuger del futuro
Cos’è la carne sintetica?
La carne sintetica è un’innovazione tecnologica che fin dall’inizio ha suscitato grande interesse e dibattito nella società moderna e a livello politico. Si tratta di un prodotto di laboratorio realizzato attraverso la coltura in vitro di cellule animali, che vengono moltiplicate e coltivate in un ambiente controllato, fino a raggiungere una forma di tessuto muscolare che somiglia alla carne che si ottiene dall’animale stesso.
La produzione della carne sintetica avviene attraverso un processo di coltivazione cellulare, che richiede il prelievo di cellule muscolari da polli, maiali o pesci. Queste cellule vengono poi nutrite con proteine che diventando tessuto muscolare in un bioreattore, una sorta di incubatrice che simula le condizioni del corpo animale, come la temperatura, l’ossigeno e il pH. In poche settimane, le cellule si moltiplicano e formano delle fibre muscolari, che possono essere poi modellate e aromatizzate per ottenere il prodotto finale.
La carne sintetica ovviamente è una innovazione dell’industria alimentare straordinaria, che potrebbe avere una serie di conseguenze enormi sul piano ambientale ed economico. Proprio per questo attorno alla sua possibile produzione e commercializzazione si è sviluppato un ampio dibattito tra chi è favorevole e chi è contrario alla sua introduzone sul mercato. Alcuni paesi come l’Italia ne hanno vietato la produzione, ma non l’import. Per quale motivo?
Pro e contro carne sintetica
Il disegno di legge italiano vieta la produzione e la commercializzazione di carne e cibi sintetici o “in provetta”, sia per l’uomo che per gli animali. La motivazione è quella di tutelare la salute dei consumatori, la qualità e la tradizione dei prodotti agroalimentari italiani, e la competitività degli allevatori e dei commercianti. Il divieto ha suscitato critiche in chi ritiene che la carne sintetica sia una tecnologia innovativa e promettente, che potrebbe contribuire a risolvere i problemi legati alla produzione della carne convenzionale.
I sostenitori della carne sintetica sostengono si tratti di un cibo sostenibile, etico e sicuro. Sostenibile perché riduce il consumo di acqua, energia e terreno rispetto agli allevamenti tradizionali e diminuisce le emissioni di gas serra e i rifiuti organici. Etico perché non comporta la sofferenza o la morte degli animali, rispetta i diritti degli animalisti e dei vegani. Sicuro perché è meno esposto a contaminazioni batteriche, parassitarie o chimiche e può essere arricchito con sostanze benefiche per la salute, come gli omega-3.
I detrattori della carne sintetica invece sostengono sia un alimento innaturale, dannoso e ingannevole. Innaturale perché frutto di una manipolazione genetica e chimica di cellule animali, che potrebbe avere effetti negativi sul metabolismo umano. Dannoso perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, e perché potrebbe ridurre la biodiversità animale e vegetale. Ingannevole perché non è vera carne, ma un prodotto artificiale che ne imita l’aspetto e il sapore, senza averne le stesse proprietà nutrizionali e organolettiche.
Carne soldi e ambiente
Indipendentemente dalle legittime posizioni personali, è chiaro che la produzione e vendita di carne animale muove interessi di miliardi tutto il mondo. Dato che il tema della sostenibilità ha anche una valenza economica, in questo settore gli allevatori hanno sviluppato progetti di Carni sostenibili che riuniscono produttori ed associazioni per trovare una soluzione e salvare ambiente e posti di lavoro.
Nel frattempo l’industria si è messa a produrre anche hamburger vegetali che come sapore e consistenza sono comunque un surrogato della carne. Nel gusto non sempre soddisfano, o meglio non hanno nulla a che vedere con una vera bistecca. Non che sia un male per chi crede nel vegetarianesimo, ma il mercato del sostenibile vuole conquistare tutti, anche chi vuole rispettare l’ambiente senza rinunciare al piacere della carne, in termini di sapore, consistenza e aspetto.
La soluzione? Creare in laboratorio una carne sintetica in grado di conservare l’aspetto del muscolo animale. Patrick Brown, professore di biochimica della Stanford University e fondatore della Impossible Food, c’è riuscito anche grazie ai finanziamenti raccolti da fondi governativi e di Bill Gates. In una intervista sulla rivista MIT Technology Review ha sostenuto come i paesi ricchi dovrebbero consumare carne sintetica al 100 per cento
Il segreto per produrre carne sintetica che stanno percorrendo aziende come Impossibile food o Beyond meat, si trova in una molecola della soia, l’eme, ottenuta dalla leghemoglobina, versone vegetale dell’emoglobina. Il principio è il medesimo: come l’emoglobina si lega al ferro e all’ossigeno, allo stesso modo la leghemoglobina interagisce con l’ossigeno e diventa di color rosso, come se fosse ‘al sangue’.
Hamburger di carne sintetica
La carne sintetica assemblata in hamburger, una volta cotta ad alta temperatura rilascia il tipico odore della carne animale e ha praticamente le stesse calorie e proprietà nutritive. Il gusto in realtà è più simile alla carne di tacchino che a quella di manzo, ma poco importa. Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la preparazione di un hamburger di carne sintetica fa risparmiare il 95% di terreno e il 74% di acqua, producendo l’87% in meno di gas serra.
Gli hamburger di carne sintetica costano molto e sono serviti in ristoranti rinomati, nei fast food di fascia alta, ma anche in alcuni supermercati degli Stati Uniti. La richiesta di questo tipo di prodotti è talmente alta che ad Oukland è appena stato inaugurato un nuovo impianto di produzione in grado di produrre 635 mila Kg al mese di preparato a base di leghemoglobina, grano e proteina di patata, gli ingredienti base del nuovo burger.
Gli hamburger di carne sintetica fanno male? Pur trattandosi di un alimento creato con ingredienti geneticamente modificati e che contiene olio di cocco e semi di girasole, la Food & Drugs Amministration americana dopo approfondite analisi non ha trovato nessuna controindicazione al suo utilizzo alimentare. L’obiettivo è produrre un alimento il più possibile simile all’hamburger tradizionale in modo che possa essere distribuito nelle mense scolastiche senza problemi.
Hambuger del futuro
La produzione di cibo sostenibile è una delle sfide epocali che aspettano l’uomo del futuro e non è detto che si possa risolvere con gli hamburger vegetali, che contengono fino a 30 ingredienti, nè dalla carne sintetica. Tutto fa comunque pensare che la carne del futuro non verrà coltivata negli allevamenti di animali, ma in laboratorio. Decine di startup in tutto il mondo finanziate da venture capitalist a suon da milioni di dollari sono pronte a sfoderare nuovi alimenti.
Dalla bistecca stampata in 3d della startup catalana Novameat si passa alla carne di pollo di The Chicken di Telaviv, coltivata in loco in grandi cisterne d’acciaio chiamati bioreattori da cellule vive di pollo che raddoppiano il loro volume ogni giorno. E per non farsi mancare niente (o tutto) c’è anche lo yogurt senza latte (Yofix), le uova senza uova (Zeroegg) e soprattutto la carne senza animali.
Aleph farms è una delle aziende che collaborano con laboratori e università di tutto il mondo per produrre carne sintetica uguale a quella da allevamento di animali ma senza antibiotici o estrogeni e totalmente sostenibile. Il gusto rimane da verificare, ma il punto è sapere cosa succederà in futuro: tutti i carnivori si dovranno adeguare pensando al loro benessere e a quello dell’ambiente?