
La storia di Babbo Natale e della Befana tra origini antiche e nuovi significati che mischiano tradizione e mercato. Il segreto di Santa Claus resiste al tempo ma da dove arriva il vecchietto con la barba bianca con i regali per i bambini buoni e la vecchina con la scopa?
Chi è Babbo Natale, esiste davvero, quanti anni ha chi e dove abita? E la Befana? Tutti bambini vorrebbero sapere i loro segreti. Tra mistero, voglia di serenità e desiderio di ricevere regali, il mito di Santa Clus è una leggenda senza tempo legata ad una fase della vita in cui i sogni si avverano sempre ed è giusto credere anche alla vecchietta che vola con la scopa tra le case per dare dolci ai bimbi più buoni.
Pochi conoscono la storia di Babbo Natale e della Befana, due miti che resistono al tempo, fatti apposta per dimenticare i problemi per qualche istante e a cui i bambini credono come si crede ad una bella fiaba. Prima che gioia, purezza e spiritualità si trasformino in consumo e spreco, cosa c’è di più affascinante di un vecchietto con la barba bianca che arriva di notte a portare regali a tutti i bambini del mondo?
Indice
Storia di Babbo Natale
La storia di Babbo Natale si perde nella notte dei tempi e con il tempo il suo mito assume nuovi significati. In epoche ben lontane dalle odierne abbuffate di cene e regali, Papa Giulio I scelse il 25 dicembre per celebrare la nascita di Gesù. Il personaggio di Santa Claus, l’uomo dalla barba bianca, arriva invece da San Nicola, vescovo di Myra, nato intorno al 270 d.C. e che dedicò tutta la vita ad aiutare i poveri.
Il culto di Nicholas arrivò al medioevo insieme con la tradizionale immagine che lo vedeva vestito con un mantello da vescovo rosso. Dopo la canonizzazione il santo arrivò nei Paesi Bassi con il nome di Sinterklaas (Sint-Nicolaas) che gli olandesi esportarono in America come ‘Santa Claus’. Il nome Babbo Natale cominciiò a diffondersi dal 1773 dopo un articolo di un giornale di New York. Nel libro “A History of New York” di Washington Irving pubblicato nel 1809, Santa Claus assunse sembianze simili a quelle che tutti conosciamo, con pipa e barba bianca.
Nel frattempo dal 1870 circa il Natale si trasformò in festa della famiglia in cui confluirono varie tradizioni ed usanze, tra cui la slitta trainata dalle renne con i sacchi pieni di giocattoli. Il successo definitivo di Babbo Natale come icona delle feste natalizie con abito rosso, pelliccia bianca e stivali, arrivò infine nel 1931. Il motivo ha ben poco di spirituale. Fu l’illustratore e pittore statunitense Haddon Sundblom a dipingerlo con le sembianze che tutti oggi conosciamo per una campagna pubblicitaria della Coca-Cola, dove ebbe grande successo fino al 1964.
Babbo Natale esiste davvero?
Dopo il 1964 la classica immagine di Babbo Natale smette i panni di testimonial pubblicitario ma nel frattempo l’uomo con la barba bianca vestito di rosso è già entrato a far parte dell’immaginario collettivo. La sua immagine si diffonde ovunque a comiciare dai biglietti di auguri natalizi fino a colpire la fantasia di tutti i bambini del mondo che aspettano il suo arrivo nella notte della vigilia su una slitta piena di regali trainata dalle renne.
Che senso ha attribuire ancora oggi al personaggio di Babbo Natale tutto questo potere? Dal punto di vista della chiesa cattolica, c’è chi come il Vescovo di Noto ritiene che la sua figura sia oramai una pura strumentalizzazione consumistica che non ha nulla a che vedere con la tradizione originaria del messaggio cristiano. Detto ciò, potrebbe anche essere vero che i bambini, non avendo idea di cosa sia il marketing, lo interpretino ancora come un sano difensore di valori morali.
Gli psicologi sostengono che prima che arrivi l’adolescenza e la vita reale, i bambini possano trarre giovamento nel credere al mistero e dal fatto che le buone azioni siano compensate in modo positivo con regali. Altri invece pensano che imporre la sua esistenza ai bimbi sia per i genitori la prima grande ‘bugia’ che li discredita agli occhi dei figli per il resto della vita. Ma il segreto dura poco: tra le terza e la quinta elementare, quando i figli hanno 9-10 anni, quasi tutti cedono.
Sia che Babbo Natale esista o meno, North Pole è il suo villaggio virtuale al polo nord, dove trovare giochi, canzoni, regali e molto altro. Il sito contiene dai segreti alla storia di Santa Claus e anche come preparare della notte più magica dell’anno. Contiene giochi e immagini da stampare e colorare, adesivi per regali di Natale, puzzle e collage da stampare, sfondi per il desktop e molto altro.
Storia della Befana
Se Babbo Natale è la rappresentazione di una festa di pura gioia, la Befana è il primo appuntamento dei bambini con una icona del nuovo anno e della rinascita. Il suo nome è di origine greca e deriva da ‘Epifania’ ovvero ‘Manifestazione’, che nel tempo si trasformò in ‘Beffania’ fino alla forma attuale di Befana. Feste e riti di origine pagana la descrivono come una figura femminile propiziatoria di fertilità.
La storia della Befana contiene diverse leggende che ancora una volta mescolano religiosità e tradizioni contadine. Per il cristianesimo fin dal XII secolo la befana è un’anziana signora che ha il colpito di indicare ai Re Magi la strada per Betlemme. Infreddoliti e stanchi bussano alla sua porta di casa, lei li accoglie mostrando la giusta via per arrivare dal Bambino Gesù e portagli i preziosi doni.
La vecchina però non vuole seguirli. Solo successivamente la Befana si pente e decide di raggiungerli. Ma come trovare la dimora del bambino benedetto? La soluzione più semplice è bussare ad ogni porta e portare regali a tutti i piccoli per farsi perdonare, sperando di incontrarne uno con il nome di Gesù.
Tradizioni della Befana
La festa della Befana si festeggia il 6 gennaio, ma è la notte precedente che si presenta nelle case dei bambini calandosi dal camino. Dolci, regalini, frutta secca e pezzi di carbone per chi non merita la sua benevolenza compaiono come d’incanto dentro le calze e calzettoni colorati. In cambio sono i bambini a prepararle uno spuntino a base di biscotti, vino o arance gustose per rifocillarla da tanto lavoro notturno.
Quali sono le tradizioni popolari della vecchietta dal naso adunco con il mento aguzzo vestita di stracci colorati? Ecco un elenco di risorse con storia e tradizione popolare della vecchietta che arriva a casa dei bambini a bordo della sua scopa. Frasi augurali e filastrocche, immagini divertenti fanno entrare nel vivo dei festeggiamenti. Chi vuole può anche inviare una cartolina ad un amico per festeggiare il suo arrivo.
Festadellabefana La festa raccontata secondo l’antica tradizione di in un piccolo paese dell’entroterra marchigiano, in linea con le usanze del resto d’Italia. Qui ogni anno si festeggia la vecchina pronta a donare e rimproverare chi se lo merita
Filastrocche Origini, storie e tradizioni della mitica vecchietta che compare sui disegni, decorazioni e dolci della festa. Filastrocche, canzoni e rime la vedono protagonista speciale
Frasionline Messaggi augurali e divertenti adatti al giorno dedicato alla Befana da inviare ad amici e parenti con tanto di dedica