arte fa bene

Qual è la relazione tra bellezza nell’arte e benessere? Dedicarsi alla creatività, dipingere, colorare, ma anche andare per mostre, avere senso estetico e coltivare un gusto personale fa bene alla salute e aiuta a combattere stress e ansia

Negli ultimi anni sono state fatte molte ricerche che sostengono come esista una relazione tra arte e benessere: avere una intensa vita culturale può aiutare a combattere stress e ansia nei momenti particolarmente difficili. Dipingere, fotografare, suonare sono attività gratificanti che migliorano l’uso del tempo libero, la capacità di relazionarsi con gli altri e di esprimere emozioni con linguaggi che muovono fattori emotivi, psicologici e sociali.

Nella relazione tra arte e benessere la capacità di percepire la bellezza gioca un ruolo importante per la soddisfazione personale. Quando cerchiamo la felicità il modo in cui viene utilizzata la mente gioca un ruolo fondamentale. Non basta sconfiggere le malattie del corpo quando la vita diventa sempre più stressante. Le nazioni dove si vive meglio e con una qualità della vita uniscono istruzione, reddito, lavoro, stili di vita, cultura e ambiente in un contesto di produzione sostenibile.

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Arte benessere e bellezza

E’ la scienza a sostenere la sempre più stretta correlazione tra stili di vita e salute: per questo arte e benessere sono strettamente correlati. Indipendentemente dai campi di applicazione, è l’aumentata percezione della bellezza a offrire benefici sulla mente. Sia che si tratti di pittura, fotografia, ma anche di ascoltare musica o leggere libri, l’arte fa bene alla salute perchè sviluppa aree celebrali diverse sia in chi la pratica che in chi ne fruisce.

Il ricercatore americano Harold J. Dupuy sostiene come la semplice contemplazione di un’opera d’arte possa fare sentire meglio stimolando le stesse aree celebrali del rivedere una persona amata. Andare per mostre ed eventi, ascoltare concerti, guardare il cinema o spettacoli teatrali, attiva aree del cervello capaci di rallentare l’invecchiamento e l’insorgere di malattie anche gravi, come tumori e malattie degenerative.

Oltre alle ricerche scientifiche, anche scrittori e filosofi hanno scritto saggi sul rapporto tra arte e benessere. Alain de Botton e John Armstrong nel libro Arts as Therapy, o il filosofo italiano Vito Mancuso che nel La via della bellezza sostiene l’aspetto salvifico del bello. L’unico modo per ritrovare l’armonia interiore in ogni istante dell’esistenza è sviluppare una consapevole esperienza estetica. Certo non è semplice quando crisi, stress e ansia sembrano dominare il mondo.

Arte benessere contro stress

Eppure sono gli stessi economisti ad avere capito che i parametri economici non sono più sufficienti a definire la soddisfazione personale. Fare soldi, essere ricchi e saper produrre e consumare beni non basta per essere felici, anzi. La società moderna e ipercompetitiva sottopone l’uomo ad un carico costante di pressioni psicologiche che creano situazioni stressanti da cui possono nascere disturbi psicologici o fisici più o meno gravi.

Lo stress è una risposta a situazioni di pericolo o ad un eccessivo carico emozionale. Di per sè non è negativo, ma se prolungato nel tempo può dare luogo all’ansia che ha sintomi fisici, comportamentali ed emozionali. L’ansia è una caratteristiche fisiologica parte dell’evoluzione e umana che normalmente non interferisce con la vita, anzi la difende. Il punto è che quando si supera la soglia della normalità scatta uno stato di allerta generale che può provocare vari fenomeni fisici o psicologici, dalla depressione agli attacchi di panico.

In molti soffrono di ansia a vario livello, tanto che in Italia secondo uno studio dell’Istituto di Fisiologia clinica del Cnr, circa il 15% delle persone utilizza psicofarmaci con funzione ansiolitica, sedativa o ipnotica per sconfiggere l’insonnia. Come fare a sopravvivere in un mondo dominato da competizione, paure, difficoltà che ogni giorno sembrano sbucare dietro l’angolo? Secondo gli scienziati tra i rimedi per prevenire stress e ansia c’è sicuramente la cultura e la passione per l’arte.

Cultura fa stare bene

Negli ultimi decenni la medicina ha fatto progressi incredibili per sconfiggere alcune gravi malattie. Le statistiche dicono che l’aspettativa di vita si è molto allungata rispetto ad un recente passato, mentre abbondano i rimedi naturali per la cura del corpo e della mente in tutte le sue declinazioni. Ulteriori ricerche sulla popolazione anziana affermano come l’indice di mortalità sia inferiore in chi coltiva una intensa vita culturale.

Uno studio condotto da Ercole Vellone dell’università di Tor Vergata a Roma, ha rilevato come i pazienti affetti da ictus abbiano avuto una più completa guarigione usufruendo dell’arte in ogni sua forma. In Norvegia l’Università di Scienze e tecnologia di Trondheim ha realizzato una ricerca pubblicata sul Journal of Epidemiology and Community Health, che sostiene come di la sola visione di un’opera d’arte possa mitigare ansia e depressione favorendo l’apprezzamento per la propria vita.

L’Associazione dei Medici Francofoni Canadesi si è accordata con il Museo delle Belle Arti di Montreal per l’invio di pazienti con problemi fisici e psichici per visitare gratis il museo. Uno studio promosso dall’Università di Bologna presso il Santuario di Vicoforte di Cuneo, ha decretato come la contemplazione dell’arte possa ridurre lo stress mettendo in moto il meccanismo del benessere.

Creatività e benessere

Quando visitiamo un museo gli ormoni si mettono in circolo, aumenta il livello di cortisolo e di serotonina responsabili del nostro benessere. La dopamina, il neurotrasmettitore che regola l’umore, diventa protagonista. Lontano da angosce e paure contemplare il bello può essere la migliore terapia per stare bene. Musica e pittura potenziano aree celebrali diverse a seconda che vengano praticate o semplicemente fruite.

Se osservare l’arte fa bene e diminuisce lo stress, un recente studio della Drexel University di Philadelphia, condotto utilizzando la risonanza magnetica funzionale, ha riscontrato che essere creativi e disegnare fa ancora meglio. Bastano semplici schizzi su un foglio di carta bianco per attivare reazioni positive nelle funzioni vitali di battito cardiaco, pressione e livelli di cortisolo. La stessa cosa succede con la musica. Se il semplice ascolto offre già dei benefici, un miglioramento del benessere superiore lo ottiene chi suona uno strumento a qualsiasi livello.

I benefici sulla mente sarebbero dovuti alla percezione della bellezza, indipendentemente dal campo di applicazione. Un discorso molto più articolato e complesso è invece rivolto alla pratica dell’arte come terapia. Fare arteterapia significa utilizzare le modalità espressive dell’arte per curare varie patologie della mente mettendo in moto processi psichici consci e inconsci. Ecco come un semplice movimento grafico può racchiudere un messaggio. Senza indagare ulteriormente nell’ambito medico, ogni pratica creativa a livello quotidiano risulta di grande utilità per stare bene.

Colorare per stare meglio

Gli stessi colori sono luce di lunghezze d’onda, frequenza ed energia diversa che possono produrre reazioni chimiche ed emozioni. Senza entrare nei particolari tecnici di terapie complementari che utilizzano la forza del colore (vedi Cromoterapia e Colour Therapy che risale a migliaia di anni fa), tutti i colori possono avere una funzione diversa e favorire le energie in associazione con i diversi stati d’animo.

  • Rosso Caldo e magnetico, favorisce la vitalità e l’energia
  • Giallo Stimola le capacità intellettive e la concentrazione
  • Arancione Contro la tristezza e l’angoscia esprime gioia e vita
  • Blu Calma e rilassa, favorisce la comunicazione
  • Verde Riequilibra ed è legato alla natura come armonia
  • Viola Si posiziona tra il rosso e il blu. Onore e speranza lo accompagnano
  • Nero Poco usato per il suo legame con l’oscurità e il pessimismo
  • Grigio Neutralità per un colore che non sprizza di certo vitalità
  • Marrone Voglia di stabilità e di forti legami, combatte l’egoismo

Anche se non siete grandi artisti e non sapete dipingere, queste proprietà dei colori possono essere usate per scacciare ansia e stress semplicemente nei Colour Therapy Book. Si tratta di libri antistress da colorare per abbandonare i pensieri negativi e concentrarsi su colori e forme. Anche se a prima vista sembrano libri per bambini, sono diventati una tendenza editoriale destinata agli adulti, nata in Francia e a poco a poco allargata a tutta l’Europa.

Libri antistress e mandala

I libri antistress contengono disegni di giardini fioriti, animali, paesaggi e situazioni diverse più o meno intricate create da grafici professionisti. Basta avere a disposizione qualche pastello colorato e la voglia di abbandonarsi alla fantasia, magari ascoltando un giusto sottofondo musicale. Possono anche contenere figure geometriche simili ai Mandala adottati dal buddismo. Al colore si aggiungono motivi ritmici geometrici ripetuti, disegni stravaganti, linee vorticose, arabeschi dalle forme naturaliste straordinarie.

Lontano dai significati complessi della pratica dei Mandala, leoni dalle folte criniere, ballerine agghindate di gioielli e ricche città orientali aspettano solo di essere colorati in un intreccio che crea figure più complesse. Il risultato è catturare l’attenzione e invitare alla pratica. Un libro colorato non è una terapia ma adottare le modalità giocose dei bambini non può certo far male. Disegnare è un hobby come tanti altri, aiuta a svagare e stimola la mente, allena la creatività e consente di ritrovare un pò di benessere.

Non serve saper disegnare: tutti possono improvvisarsi artisti del colore e delle infinite forme, lasciandosi andare allo stato d’animo del momento, magari con il sottofondo di una musica rilassante in un luogo tranquillo. Ognuno può dirigersi verso le pagine con forme e colori che più rispecchiano il proprio stato d’animo. Dal rosso intenso, al giallo canarino secondo i toni più caldi, freddi e complementari, oppure dedicarsi allo scarabocchio liberatorio dalle forme più disparate.

Appassionare bambini all’arte

Abbiamo visto come appassionarsi alla cultura, avere senso estetico e sapere provare piacere davanti ad una bella espressione artistica o della natura è un vero toccasana per il benessere psicologico. Ma se l’arte fa bene alla salute e sapere apprezzare la bellezza di un quadro o di un’opera musicale può aiutare a superare i momenti difficili e fa bene alla mente, questa passione comporta anche benefici nella padronanza del linguaggio.

Grandi vantaggi a livello di crescita lo hanno i bambini che suonano, ma anche i piccoli che frequentano corsi di arti visive. Come trasmettere loro la passione dell’arte? Esistono libri che avvicinano i bambini ai geni artistici, educano all’osservazione e spingono alla pratica. Ad esempio la Piccola Pinacoteca Portatile della casa editrice Topipittori, editori di settore come Artebambini o intere collane di grandi editori. Franco Panini ha creato pubblicato di biografie e giochi interattivi adatti a un pubblico giovane.

Tra le altre pubblicazioni per avvicinare i bambini al mondo della creatività e catturare la loro attenzione, Giocare all’arte è una specialità di Hervè Tullet, artista francese specializzato in letteratura per l’infanzia autore di parecchi libri divertenti e senza regole. Così come l’editore Corraini promuove libri per bambini creativi illustrati da artisti, personaggi e autori famosi come Bruno Munari, Suzy Lee e Harriet Russell.

La sindrome di Stendhal

Chiudo questo articolo su arte e benessere parlando della sindrome di Stendhal, ovvero di quando la bellezza dell’arte, al posto di fare bene e rilassare, finisce col creare ulteriore inquietudine. Descrive il fenomeno lo stesso scrittore francese in un libro del 1817, quando davanti a opere d’arte si ritrova con un malessere diffuso, confusione vertigini e tachicardia. Ma davvero guardando un quadro o ascoltando bella musica si possono provare reazioni simili?

La sindrome di Stendhal è stata studiata a livello psichiatrico e nell’ambito delle neuroscienze. Una spiegazione plausibile si rifà all’azione dei neuroni a specchio che potrebbero provocare nel fruitore di opere d’arte le stesse emozioni e inquietudini dell’autore. Se come ci ricorda Platone la creazione artistica è mossa da una divina follia, Thomas Mann diceva che la bellezza che sorprende può anche trafiggere. In ogni caso è un rischio raro e piacevole che vale la pena correre per vivere meglio.