Applicazioni su smartphone

Dai programmi per computer alle applicazioni per smartphone più usate per comunicare, lavorare, giocare e divertirsi. L’evoluzione dei software e del mercato delle app su Apple Store e Google Play: come crearle e venderle al pubblico?

L’era moderna è dominata da software e applicazioni che l’uomo utilizza in moltissimi settori industriali o privati, dalle missioni spaziali ai videogiochi. Sono programmi anche i sistemi operativi Windows, Android o iOs della Apple, così come vengono programmati gli algoritmi dei motori di ricerca o la stessa intelligenza artificiale che sfrutta l’apprendimento automatico per scansionare automaticamente miliardi di dati.

Per quanto riguarda l’utilizzo consumer, dopo l’era dei programmi per computer oggi sono le applicazioni per smartphone a dominare una scena tecnologica che vede utilizzare i cellulari per compiere operazioni e servizi che riguardano lavoro, studio o tempo libero. App e software si possono trovare in rete e scaricare gratis o a pagamento per svolgere attività o godere di servizi sempre più sofisticati.

Indice

Software e applicazioni

La nascita delle applicazioni per smartphone è dei primi anni del 2000, quando con la diffusione dei cellulari un numero maggiore di persone cominciò a connettersi in rete. Dalla creazione del primo Android Market chiamato Google Play fino all’App Store di Apple, oggi migliaia di applicazioni gratis e a pagamento hanno invaso il mercato dei servizi su internet con soluzioni per ogni desiderio. Prima delle app c’erano i software per computer.

La storia delle applicazioni e dei software per pc va di pari passo con l’evoluzione dell’hardware. Oggi diamo per scontato che un telefono possa scambiare messaggi, visualizzare video e fare mille altre cose. In realtà componenti, circuiti integrati, elettricità e programmi si sono evoluti grazie a matematici e scienziati che fin dall’inizio del ‘900 hanno cercato il modo di rendere più semplici i calcoli dell’uomo.

Sono del 1940 i primi prototipi di computer grandi come intere stanze che riuscirono a risolvere autonomamente equazioni matematiche. All’inizio dell’era informatica ancora non si parlava di software. Fu la matematica statunitense Grace Hopper nel 1953 a inventare il primo linguaggio di programmazione per computer, chiamato COBOL e utilizzato sui primi IBM per la guerra in Corea.

Un anno dopo naque il FORTRAN, ma bisogna aspettare il 1969 per avere il sistema operativo UNIX. Nel 1976 Steve Jobs fonda Apple Computers mentre i computer Macintosh arriveranno sul mercato solo negli anni 80, seguiti nel 2001 dal sistema operativo Mac OS X. Il primo modello di Pc Ibm venduto su larga scala viene prodotto nel 1981, mentre il primo computer con sistema operativo Windows della Microsoft è del 1985.

Applicazioni per smartphone

Le app per smartphone sono la versione aggiornata dei software per computer. Con un universo di pulsanti, icone e click si contendono un esercito di utenti di ogni età. Esistono applicazioni gratis per fare shopping, cucinare, giocare, controllare il meteo, le attività del fitness, ma anche per gestire l’economia e la finanza personale e molto altro. Gli utenti ignorano che dietro alla gratuità di questi servizi c’è un mercato di click che vale miliardi basato sui dati personali.

L’utilizzo delle app dei social ha a che vedere anche con l’informazione e la controinformazione con enormi ripercussioni a livello sociale e politico. L’esclusione di Trump da Twitter ne è solo un piccolo esempio. Recentemente qualcuno comincia a pensare che questo mercato debba essere in qualche modo regolato. The social dilemma è un docufilm uscito nel 2020 che afferma come il modello economico di questi software finisca per trasformare in prodotto le stesse persone.

Secondo alcune stime il mercato delle app in qualche anno supererà i 6 mila miliardi di dollari diventando il terzo più ricco al mondo. Apple e Google si sfidano a colpi di numero di utenti registrati e app scaricate, tanto che l’azienda di Cupertino ha dovuto rivedere la propria politica interna. Punta tutto sui servizi per soddisfare i bisogni dei propri clienti a costo di scontrarsi con i più diretti avversari Google e Facebook. Un passo importante che necessita un programma organizzativo alternativo a quello attuale.

Apple Store vs Google

Google ha cominciato l’attività su internet e con Android domina il mercato, mentre Apple si è dovuta adeguare all’ennesima rivoluzione economica, sociale e culturale del settore industriale. Si tratta della trasformazione di aziende leader nella vendita di prodotti ad alta tecnologia elitari, in società di servizi online a prezzi decisamente più bassi. I dati parlano chiaro: se la crescita del fatturato di servizi come App Store, iCloud e Apple Pay da una parte è inarrestabile, le vendite di iPad e iPhone si sono stabilizzate.

Per Apple si tratta di rivoluzionare l’organizzazione complessiva del personale con una scelta di specialisti in grado di sviluppare applicazioni intelligenti di sicuro appeal sul pubblico, tenendo ben presente che i margini di guadagno delle App migliori non sono paragonabili a quelli delle vendite di iPad o iPod. Non c’è tempo da perdere e Apple ha da poco ha arruolato un gruppo di persone altamente qualificate per cercare di rendere al meglio l’intera piattaforma App Store e i risultati non tarderanno ad arrivare.

Per raggiungere i massimi livelli di efficienza a portata di app, anche una grande azienda come IBM ha siglato un accordo esclusivo con Apple per sviluppare nuove applicazioni adatte a soddisfare i bisogni organizzativi e di business di grandi società affiliate in tutto il mondo attraverso dispositivi mobili. Ognuno mette il meglio di sè: Apple aggiunge la piattaforma completa di iPad e iPhone, mentre IBM si riserva la capacità di analisi e sviluppo software.

Applicazioni più usate

Su Google Store ci sono una vastissima scelta di applicazioni gratis e a pagamento pronte per essere scaricate all’istante senza operazioni aggiuntive e con aggiornamenti automatici. Tra le più usate ci sono Maps, il servizio più completo di mappe del mondo, e Google Translate che permette di tradurre all’istante un testo parlato o fotografato con 52 lingue a disposizione, compreso il cinese. Tra le sue ultime nuove App una è legata alla terza dimensione: si chiama Tilt Brush ed è un gioco capace di dar libero sfogo alla creatività di grandi e piccoli.

Oltre a quelle che abbiamo visto quali sono le applicazioni più usate da giovani e meno giovani? Ogury ha realizzato una indagine scoprendo che ognuno ha la propria app preferita nel tempo libero, sul lavoro, per studiare o divertirsi. L’utilizzo dello smartphone nelle varie fasce d’età ovviamente crea le tendenze del settore: dai bambini che giocano e i giovani che le usano per ascoltare musica, fino ai ragazzi che si interessano di moda, agli adulti che leggono notizie e riviste, ma non mancano le sorprese.

Secondo questa ricerca infatti nella fascia di età tra 18-24 anni vanno alla grande le applicazioni per lo studio e l’università, ma sono solo al quinto posto i giochi elettronici.  Tra 25 e 34 anni invece subentrano le app per gestire in autonomia le finanze, cercare lavoro e dedicarsi al benessere. Tra 34 e 44 anni arriva la famiglia e le applicazioni per il tempo libero, tra giochi per bambini e tv in streaming. Nella fascia tra 45 e 54 anni si utilizzano app che semplificano la vita, tra domotica, viaggi e banche online. Dopo ci si dedica all’informazione e allo shopping, prima di diventare anziani e usare i servizi dedicati alla terza età.

App per pagare e risparmiare

Anche se gli italiani pe i loro acquisti utilizzano in modo massiccio il contante, 1 italiano su 4 utilizza i pagamenti elettronici. Dopo le carta di credito sarà lo smartphone a prendere il sopravvento con sistemi di sicurezza sempre più efficienti o carte prepagate disponibili direttamente sul telefono. Lo smartphone si userà sempre più spesso anche solo per pagare un caffè al bar senza estrarre il portafoglio, ma molti nuovi servizi e app oggi non solo sostituiscono i contanti, si occupano direttamente di gestione della finanza personale a 360 gradi.

Il mobile bank è un insieme di applicazioni che consentono pagamenti digitali ma anche di accantonare soldi e controllare le proprie finanze direttamente attraverso lo smartphone. In questo settore ci sono ad esempio Apple Pay per iPhone e Samsung Pay per dispositivi Android che si appoggiano sulle banche per effettuare pagamenti contacless e Google Pay che utilizza le carte salvate nell’account. Molte banche online inoltre hanno un sistema proprietario per pagare direttamente con lo smartphone.

Tra le applicazioni per pagare e condividere c’è Yap dedicata ai più giovani che vogliono anche scambiare soldi per regali, così come Jiffy consente di spedire e donare denaro. Per gestire le proprie finanze personali e risparmiare ci sono app come Oval Money che dispone di una serie di regole per accantonare automaticamente soldi ed investirli in modo semplice. Gimme 5 si propone direttamente come salvadanaio digitale per mettere da parte piccole somme in tutta semplicità sulla base di tre livelli di rischio.

Applicazioni sostenibili

Inutile dire che futuro ma anche presente sono sempre più smart e connessi. Molti servizi tecnologici passano attraverso l’utilizzo di applicazioni per smartphone piuttosto che dai contatti umani. Se già i pagamenti contacless sono una realtà in rapida espansione anche in Italia, monopattini, biciclette e auto in sharing già si noleggiano con comode app in tutto il mondo, mentre i ristoranti si prenotano col telefono su The Fork. Idem per chi desidera mangiare in casa scegliendo dei piatti online con i servizi di cibo a domicilio.

Il cambiamento in atto nelle grandi città del mondo non è solo tecnologico ma anche sociale, perchè la diffusione di tante applicazioni gratis consente di fare un nuovo tipo di turismo mordi e fuggi, più economico e alla portata di tutti. Con un piccolo problema: le applicazioni per viaggiare, alloggiare, mangiare e spostarsi in auto, bus, treno o monopattino sono tutte extraeuropee e richiedono una registrazione. Le grandi aziende tecnologiche che le sviluppano dispongono così di un numero infinito di dati personali, mentre le ricadute economiche sono spesso precarie e temporanee.

Oltre alle app per smart cities e di una economia circolare basata sulla condivisione, non potevano mancare all’appello le applicazioni gratis che mettono sostenibilità e sviluppo sostenibile al primo posto. Se i temi ecologici oramai sono irrinunciabili e riguardano ogni aspetto della vita quotidiana, la tecnologia che facilità stili di vita sostenibili acquista di valore per chi ha cuore il rispetto per l’ambiente. Le applicazioni sostenibili riguardano vari settori della vita quotidiana per monitorare l’impatto delle nostre vite.

Si va dal Carbonfootprintcalc, al controllo dello spreco di cibo da fare con una Applicazione chiamata Toogoodtogo. Il tema della raccolta di rifiuti differenziata è affrontato con Junker o Reciclize, un videogioco che aiuta a scegliere il bidone giusto per educare i bambini alla gestione corretta degli scarti. Sul tema della sostenibilità ci sono anche community di gioco come Greenapes che premiano le migliori idee sostenibili.

Creare applicazioni Android iOs

Come abbiamo visto il mercato delle applicazioni è enorme ed esistono società specializzate nel creare app su misura per qualsiasi attività. C’è chi offre servizi sponsorizzati dalla pubblicità e chi attraverso queste interfacce per smartphone vuole creare una maggiore esperienza per gli utenti. Ciò vale per aziende, negozi online ma anche blog e servizi di ogni genere. Ma quali sono i costi e che competenze servono per creare applicazioni per Android o iPhone?

Per sviluppare una applicazione Android servono un minimo di conoscenze di programmazione Java e una guida per utilizzare software di sviluppo come Java SE Development Kit e Android Studio. Altri servizi come Mit app inventor mettono a disposizione un ambiente di programmazione semplice ed intuitivo. Successivamente bisogna registrarsi come sviluppatore su Google Play Console che mette a disposizione un simulatore per testare la propria App.

Per creare una applicazione iPhone bisogna creare un account su iTunes, iscriversi all’Apple Developer Program e scaricare con un Mac il kit di sviluppo ‘X Code’. L’uso richiede competenze tecniche abbastanza elevate ma contiene già tutto il necessario per lavorare in ambiente Apple. Con qualche programma di grafica si può realizzare la propria idea, testarla con un programma di simulazione e richiedere il certificato di unicità ad Apple per provarlo su iPhone e iPad. Se Apple approva il progetto, dopo qualche settimana si può vendere la propria applicazione pubblicata sull’App Store.

Esistono poi servizi che offrono la possibilità di creare applicazioni anche senza saper programmare. Si basano su schemi a blocchi ed interfacce semplificate e consentono ad esempio ai negozi online di pubblicare articoli da vendere più comodamente che su un sito online. Tra questi Appsgeyser permette di creare un’app e pubblicarla gratuitamente sul PlayStore di Google, Appypie gratis e utilizzato da  decine di migliaia di utenti, o Biznessapp che si rivolge alle aziende, non è gratuito ma è completo di assistenza.

Scaricare software e app

Alla fine di questo articolo su software e appplicazioni per smartphone non può mancare un elenco di siti per scaricare questo genere di programmi per Windows, Mac, Android e dispositivi come pc, tablet e mobile. Tutti i download sono freeware, ovvero da usare gratis, salvo alcune limitazioni decise dai produttori. Nel caso siano shareware bisogna pagare u prezzo per fruire di un utilizzo completo.

Cnet Uno dei maggiori portali dove trovare download software gratis e shareware divisi per categoria: dagli antivirus fino ai giochi passando per programmi per l’ufficio e la produttività, c’è davvero un pò di tutto

Softpedia Un super store dedicato al download di ogni tipo di programmi gratis freeware, shareware, Trial da provare, Adware che funzionano con spot o banner e GPL opensource che funzionano grazie al contributo dei programmatori in rete

Softonic Consente di scaricare programmi e app per smartphone in ogni modalità e fornisce recensioni e consigli sul funzionamento

Ninite E’ un sito semplice ma che offre un’ampia gamma di applicazioni per tutti i tipi di utilizzo professionale, per lo studio o del tempo libero