L’importanza dell’ambiente marino e lo stato dei mari in Italia e del mondo. Il problema dell’inquinamento del Mar Mediterraneo e il sostegno del turismo sostenibile per conservare gli equilibri naturali tra storia, arte, cultura marinara e leggende

La vita è nata nell’acqua, l’80% degli esseri viventi si trovano in fiumi, laghi, mari e oceani e il pianeta terra è ricoperto per 360 milioni di chilometri quadrati d’acqua. Basterebbero questi dati per capire come l’ambiente marino sia un mondo naturale meraviglioso da conoscere e custodire, piuttosto che da usare senza limiti. Invece i problemi ambientali cominciano proprio dallo sfruttamento umano dell’acqua.

Quando pensiamo alle vacanze al mare o alla pesca, dovremmo ricordare che insieme alle attività turistiche a al patrimonio culturale legato alle regioni costiere, esiste anche l’ecosistema dell’ambiente marino che andrebbe tutelato. Gli oceani e i mari di tutto il mondo invece stanno entrando in grande crisi tra inquinamento, pesca eccessiva, turismo massificato e cambiamenti climatici che mettono a rischio le biodiversità.

Indice

Importanza ambiente marino

L’ambiente marino è importante nella sua globalità. Partiamo dai dati: gli oceani coprono il 70% della terra, nei mari c’è il 97% dell’acqua terrestre e oltre l’80% degli esseri viventi. Il mare sfama intere popolazioni e ogni anno circa 75 milioni di tonnellate di pesci vengono catturati dai pescherecci. Nel mare l’uomo non trova solo cibo da mangiare, ma anche lavoro nei settori dell’industria navale, del trasporto merci e dell’imballaggio.

L’ambiente marino genera un indotto economico di miliardi di dollari all’anno, proteggendo l’uomo e favoredone la vita. Due terzi degli oltre 7 miliardi di persone sulla terra vivono entro 400 km dal mare e più della metà sotto i 200 km dalla costa. L’uomo è anche la principale fonte di degrado degli ambienti marini. Perforazioni, allevamenti e pesca intensiva, inquinamento da liquami, plastica, petrolio e turismo danneggiano gravemente l’ecosistema e la biodiversità dei mari.

Inquinamento ambiente marino

I problemi che riguardano l’ambiente marino si possono riassumere in una decina di punti. Il primo è l’inquinamento dovuto a scarichi fognari e liquami civili e industriali che contengono veleni, fertilizzanti e pesticidi usati in agricoltura. Allo stesso modo plastica e rifiuti di bottiglie e altro packaging non biodegradabile utilizzato per trasportare prodotti, attraverso i fiumi arriva ai mari e nello stomaco dei pesci.

Se non muoiono intossicati la pesca eccessiva porta all’estinzione di alcune specie fondamentali per l’intera catena alimentare. L’allevamento ittico intensivo incrementa le malattie e rende necessario l’utilizzo di mangimi con medicinali e antibiotici tossici per l’ecosistema marino. Il traffico navale eccessivo causa inquinamento acustico e ambientale mettendo a rischio la sopravvivenza di balene e delfini.

L’inquinamento dell’ambiente marino è un problema ampiamente discusso da decine di anni ma oggi sembra esserci maggiore consapevolezza dei rischi legati a uno sviluppo economico che non prenda in considerazione il mare. Il tema della sostenibilità tocca da vicino l’opinione pubblica, i politici e tutti i settori della finanza o del turismo che vedono sfumare attività remunerative per colpa dei cambiamenti climatici.

Situazione Mar Mediterraneo

Il Mar Mediterraneo è un piccolissimo oceano semi chiuso. Contiene lo 0,3% dell’acqua degli altri mari coprendone l”1% delle superfici con una profondità media di 1500 metri, rispetto ai 4000 metri degli oceani. Nel Mediterraneo vivono però circa 17 mila specie, il 7,5% degli esseri viventi marini del mondo, tra pesci, animali, piante e forme viventi, molte delle quali esclusive e particolarmente a rischio. Sulle sue coste infatti abitano stabilmente 500 milioni di persone più altri 300 milioni di turisti che lo visitano ogni anno.

Gli scienziati sono concordi nell’affermare che l’impatto ambientale dell’uomo sul Mar Mediterraneo è enorme e non più sostenibile. La pesca intensa ed eccessiva di alcuni pesci, tra cui nasello, triglia e rana pescatrice, secondo la Fao è dieci volte superiore al sostentamento dell’equilibrio naturale. L’inquinamento dovuto agli insediamenti urbani, spesso senza depuratori, si unisce agli idrocarburi riversati in mare delle navi e alle migliaia di chilometri di cavi sottomarini che impattano sui fondali.

La situazione già critica dell’ambiente marino viene ulteriormente peggiorata dal riscaldamento climatico che scalda il Mar Mediterraneo molto più rispetto agli altri mari del mondo. Negli ultimi 60 anni nei 20 metri più superficiali la temperatura è aumentata di due gradi. Le temperature dei mari che circondano l’Italia ad ottobre oramai sono superiori ai 23 gradi anche in Liguria, mentre al centro sud si superano i 25 gradi centigradi.

Clima e temperatura mare

Quando arrivano fronti perturbati freddi dal nord Europa e trovano la superficie del Mar Mediterraneo calda, la differenza di temperatura elevata si traduce in energia sotto forma di alluvioni e nubifragi. Il verificarsi di fenomeni metereologici sempre più estremi anche in Italia dipende molte volte dal surriscaldamento eccessivo dell’acqua. L’innalzamento della temperatura del mare non influisce solo sul clima e non riguarda solo il Mediterraneo.

Il riscaldamento degli oceani cambia le rotte migratorie e modifica il Ph dell’acqua marina che fa scomparire barriere coralline e pesci che vi abitano. Il mare oltre ad essere l’habitat di pesci e animali acquatici, è parte di un sistema molto ampio di scambio di energia da cui dipendono le condizioni climatiche che consentono al nostro pianeta e agli esseri umani di sopravvivere, anche prendendo il sole in spiaggia.

L’aumento di temperatura del mare riduce la biodiversità perché provoca la scomparsa di alcune specie viventi e l’ingresso di pesci tropicali aggressivi che riducono la varietà di specie. Ma dagli oceani dipende anche la vita dell’uomo. La fotosintesi degli organismi marini consente di produrre l’ossigeno terrestre, mentre i mari producono nuvole e pioggia. Ecco perchè la salvaguardia dell’ambiente marino è un tema centrale sia per le Nazioni Unite che per l’Unione Europea che in agenda hanno la creazione di aree protette, l’introduzione di depuratori e il ripristino degli habitat naturali.

L’uomo e il mare

L’uomo dipende dal mare: è necessario che conosca l’importanza dell’ambiente marino e che sia in grado di proteggerlo. Conoscere flora e fauna marina è un modo per avvicinarsi al mare, un ecosistema unico che rischiamo di devastare, ma anche un mondo che ha permesso all’uomo di evolversi. Di seguito alcuni articoli di scienza, storie di vita e di pesca, leggende, turismo e nautica, con consigli e lezioni online per studiare e comprendere il mare e le sue meraviglie.

Biologia marina Informazioni su cosa si intende per aree protette, quali sono e dove si trovano. Caratteristiche con descrizione degli ambienti marini e i pesci che li abitano con articoli correlati per una conoscenza più completa e approfondita dell’intera zona scelta

Ambiente Mare Il sito ufficiale di un’associazione che vuole tutelare gli ambienti marini tramite una politica di rispetto dell’ambiente naturale. Attività di avvistamento cetaceo, calendario delle iniziative e galleria fotografica online per scoprire itinerari e crociere

Nautica Rivista nautica virtuale dedicata al mediterraneo, tra storia immagini e mito, con notizie, articoli e fotografie per il settore del turismo dell’arte e della cultura marinara: barche nuove e usate, normativa nautica, informazioni, porti turistici, charter, viaggi e crociere, meteorologia e vari servizi sono a disposizione

Catlinseaviewsurvey Uno studio globale sulle barriere coralline con immagini di un ambiente marino affascinate messo in pericolo dalle attività dell’uomo