Le allergie respiratorie sono in aumento ovunque. Acari della polvere, pollini, peli di animali, ma anche inquinamento e cattiva qualità dell’aria sono tra le cause più probabili. Dalla diagnosi ai rimedi ai farmaci per limitare e prevenire i sintomi comuni

Le allergie respiratorie sono una condizione comune che colpisce persone in tutto il mondo e in Italia riguardano circa quattro italiani su dieci. Secondo l’Associazione allergologi immunologi territoriali e ospedalieri, sono 10 milioni gli italiani a soffrire di qualche allergia. La causa principale è l’esposizione a sostanze allergiche presenti nell’aria, come pollini, acari della polvere, peli di animali e muffe.

Queste sostanze possono causare una serie di sintomi, tra cui rinite allergica, asma e orticaria. Alcune allergie respiratorie sono inevitabili, ma con la consapevolezza dei rimedi possono essere più facilmente contrastate, evitando problemi più gravi, come asma e varie forme di dermatiti o orticarie. In questo articolo esploreremo cause, sintomi, patologie collegate e le cure farmacologiche per le allergie.

Indice

Cause allergie respiratorie

Le allergie respiratorie sono causate dalla reazione del sistema immunitario a sostanze allergiche presenti nell’aria. Le sostanze allergiche più comuni che causano allergie respiratorie sono i pollini, gli acari della polvere, i peli di animali e le muffe. I pollini sono presenti durante tutto l’anno, ma in modo particolare durante la primavera e l’estate. Non hanno stagionalità altri tipi di allergie.

Gli acari della polvere vivono nei tessuti e nei tappeti, mentre i peli di animali e le muffe possono essere trovati in ambienti chiusi come case e uffici. Il sistema immunitario riconosce queste ed altre sostanze come estranee e inizia a produrre anticorpi per combatterle. Questo processo provoca l’infiammazione dei tessuti delle vie respiratorie, causando alcuni sintomi tipici e altri difficili da stabilire con esattezza.

Tra le cause delle allergie respiratorie entra in gioco il fattore individuale che riguarda ogni persona, gli stili di vita e il luogo in cui si abita. Secondo gli studiosi l’incremento statistico di patologie ha comunque un motivo comune. É l’inquinamento dell’aria e ambientale che distrugge l’equilibrio ecologico innescando meccanismi dannosi che portano al proliferare di nuovi elementi e pollini di piante che possono causare disturbi.

I cambiamenti climatici sono ad esempio responsabili della diffusione di una pianta invasiva, l’Ambrosia comune (Ambrosia artemisiifolia). Il suo polline causa malattie allergiche gravi nei soggetti sensibili. Riscaldamento globale, traffico e smog, gas serra, cibo contaminato non danno tregua al nostro organismo. L’esposizione continuativa e prolungata a questi stimoli nel tempo possono favorire la sensibilizzazione dell’organismo che cerca di difendersi.

Sintomi e diagnosi allergie

Le allergie respiratorie danno sintomi diversi che dipendono da come l’organismo reagisce agli stimoli esterni. Sostanze di per sè non dannose per alcuni, per altri vengono identificati dagli anticorpi del sistema immunitario come pericolose. Così le cellule rilasciano sostanze chimiche chiamate istamine che portano all’infiammazione e all’irritazione causando una reazione allergica.

I sintomi delle allergie respiratorie possono variare in base alla sostanza allergica e alla gravità della reazione dei singoli individui. I sintomi più comuni sono naso che cola e starnuti, prurito a naso, gola e occhi, occhi che lacrimano, si gonfiano e si coprono di una specie di pellicola fastidiosa, congestione nasale, tosse e respiro sibilante fino ad arrivare alla difficoltà di respirazione.

Tra i vari sintomi delle allergie respiratorie possono verificarsi prurito localizzato, disturbi vari legati all’apparato gastrointestinale, insonnia e difficoltà a concentrarsi. La diagnosi di un’allergia respiratoria inizia con l’analisi dello storia medica e un esame fisico. Il medico può quindi utilizzare test cutanei o test di laboratorio per determinare quali allergeni sono responsabili dei sintomi.

Una buona diagnosi è importante per sconfiggere qualsiasi tipo di allergia. Per trovare le cure è sempre necessario scegliere un centro specializzato e seguire un iter ben preciso con esami mirati. Un buon allergolo sarà capace di individuare la causa e il trattamento più adatto. Una volta che l’allergene è stato identificato, ci sono diverse opzioni di rimedi per curare le allergie respiratorie.

Rimedi allergie respiratorie

Prevenire le allergie respiratorie è meglio che curarle. Per prevenirle è importante evitare gli allergeni noti. Ciò può includere evitare di passare troppo tempo all’aperto durante i periodi di elevato contenuto di polline, utilizzando un purificatore d’aria per rimuovere gli acari della polvere e i peli di animali dall’aria interna, e mantenere un’adeguata ventilazione e umidità per prevenire la crescita di muffe.

Spesso basta migliorare la qualità dell’aria che respiriamo in casa. Se alcune piante e fiori possono essere causa di allergia, molte piante da interno sono in grado di purificarla. Consapevolezza e sensibilizzazione ai temi ambientali sono fondamentali e non va trascurato l’effetto di animali come cani e gatti. Pollini, punture di insetti e alimenti particolari sono cause scatenanti comuni. In presenza di occhi rossi, difficoltà a respirare, prurito, pelle desquamata, starnuti meglio rivolgersi subito al veterinario o al medico di fiducia.

Allergie respiratorie da pollini si possono contrastare diminuendo il più possibile l’esposizione alle sostanze imputate monitorando la situazione sui bollettini pollinici elaborati dalle ASL competenti. Può aiutare tenere le finestre chiuse, passare l’aspirapolvere più volte nella propria casa, togliere la polvere dalle superfici. Quando si rientra a casa cambiare e lavare gli abiti, farsi una doccia completa. Usare occhiali da sole avvolgenti. No al fumo anche passivo. Riposare bene favorisce il funzionamento del sistema immunitario.

Farmaci e cure allergie

La prima linea di cura per le allergie respiratorie include farmaci antistaminici, come la loratadina o la cetirizina, che possono aiutare a ridurre i sintomi. Inoltre, i corticosteroidi nasali possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione delle vie respiratorie. In alcuni casi, le allergie respiratorie possono essere trattate con immunoterapia allergica, nota anche come desensibilizzazione. Questo trattamento consiste nell’esposizione graduale al allergene sotto la guida di un medico per aiutare il corpo a costruire una tolleranza.

Contro l’allergia agli acari l’Fda ha approvato una pillola che allena il sistema immunitario per debellare i sintomi tipici da rinite allergica (occhi e naso) nel giro di 8-14 settimane. Un traguardo non da poco che può interessare milioni di italiani affetti anche da forme gravi, debilitanti. L’allergia agli acari è infatti tra le più diffusa. Microclima poco sano e inquinamento ambientale sono i fattori scatenanti. L’allergia agli acari sembra favorire l’asma, in particolare nei bambini.