Campo coltivato ad agricoltura biologica

I benefici dell’agricoltura biologica dalle origini dell’agroecologia agli standard normativi per definire le coltivazioni bio. Il mercato della sostenibilità alimentare e le nuove tendenze di consumo di prodotti biologici in Italia e nel mondo

Negli ultimi anni il mercato dell’agricoltura biologica è cresciuto moltissimo spinto da una maggiore consapevolezza dei consumatori e da tante piccole imprese agricole che lavorano sul territorio. L’utilizzo di tecnologie sostenibili, oltre ad offrire nuove opportunità di lavoro, ha favorito un’aumento della qualità dei prodotti bio e calmierato i prezzi. Ma cosa significa e quali sono i pro e i contro della coltivazione biologica?

Nell’agricoltura biologica si tratta di conciliare l’agricoltura tradizionale con l’ecologia affidandosi ai principi dell’agroecologia. Questa realtà contiene motivi di carattere etico ed economico e sta facendo passi da gigante in Italia e nel mondo attraverso la grande e piccola distribuzione. In questa guida cercheremo di capire l’approccio multidisciplinare del biologico tra normative, etichette, vantaggi e insidie.

Indice

Origine agricoltura biologica

Lo scopo dell’agricoltura biologica è coltivare frutta, verdura e allevare bestiame con un occhio attento all’ambiente per una rivoluzione sostenibile del sistema produttivo della grande distribuzione. Nel biologico si privilegiano metodi di coltivazione distensivi diversificati contro lo sfruttamento della terra. E’ indispensabile promuovere anche il rapporto tra comunità e lavoratori, cercare un equilibrio tra sfruttamento e disponibilità delle risorse naturali, valutare le richieste della società e nello stesso tempo mantenere buoni livelli di produzione.

Negli Usa le origini dell’agricoltura biologica si risalgono agli studi di JI Rodale che a cominciare dagli anni ’40 si interessò ai metodi di coltivazione senza chimica. Le su teorie sono basate sulle idee dello scienziato britannico Sir Albert Howard che osservando i sistemi di coltivazione tradizionali in India, teorizzò la possibilità di nutrire la terra utilizzando fertilizzanti naturali e residui di lavorazione verdi.

In Europa fu Pierre Rabhi, contadino filosofo e saggista francese di origini algerine a investire nell’agroecologia e ad un tipo di coltivazione basato sulle energie rinnovabili. Fu il primo a sostenere la possibilità di coltivare la terra assecondando le caratteristiche geologiche e i cambiamenti climatici. Per dimostrare le validità della sue teorie creò una fattoria sperimentale nella regione dell’Ardeche (Francia) in una zona naturalmente rocciosa e dal clima rigido.

Senza utilizzare pesticidi, concimi chimici e con poca acqua, rese il territorio fertile assicurando un rendimento e una produzione paragonabile a quella intensiva. La sua sperimentazione si è poi diffusa presso scuole di agraria e organizzazioni di solidarietà internazionale. La base è l’agriturismo Beaulieu, vero e proprio laboratorio di agroecologia, dove dal 1994 studenti e volontari producono ogni anno circa due tonnellate di frutta e verdura.

Definizione agricoltura biologica

Negli anni ’70 una maggiore consapevolezza sui temi dell’ambiente e dell’ecologia ha creato il mercato dei prodotti bio facendo nascere una vera e propria industria biologica. Fin dall’inizio l’esigenza era creare standard nazionali ed internazionali per agricoltori e consumatori. Le norme sulle tecniche di coltivazione dell’agricoltura biologica furono stabilite negli Usa solo nel 2002 dopo anni di discussioni all’interno dell’Usda, il dipartimento nazionale dell’agricoltura, mentre in Europa un accordo tra industria alimentare e organi di controllo è stato raggiunto nel 2007.

L’Unione Europea ha redatto una normativa che comprende metodi, pratiche e sostanze utilizzate nella produzione e nella manipolazione di colture, bestiame e prodotti agricoli. L’agricoltura biologica in generale utilizza solo sostanze naturali, proibisce sostanze sintetiche e impone determinati tempi di utilizzo dei terreni e la rotazione delle culture. E’ vietata l’ingegneria genetica, radiazioni ionizzanti e fanghi di depurazione. Parassiti, insetti, erbe infestanti e malattie delle piante sono trattati in modo meccanico o biologico. Per l’allevamento sono usati solo mangimi naturali senza ormoni o antibiotici.

Aiab Un organismo di certificazione del biologico che da oltre 20 anni si impegna per la conversione ecologica dell’ambiente rurale, svolgendo attività di ricerca, formazione e divulgazione

Icea Il sito ufficiale dell’Istituto Certificazione Etica Ambientale dedica una sezione al biologico spiegando i motivi e l’affidabilità del marchio che certifica la qualità come garanzia per il consumatore

Suoloesalute Organismo di controllo e certificazione per l’agroalimentare e l’ambiente, in particolare si occupa di biologico con informazioni e approfondimento a livello mondiale

Ifoam International Federation of Organic Agriculture Movements, federazione internazionale del movimento dell’agricoltura biologica

Sare Sustainable Agriculture Network, è un sito amricano che si occupa di ricerca e riunisce le associaizoni dedicate all’agricoltura sostenibile nel mondo

Greenme Tutte le informazioni sull’agricoltura biologica, una sorta di vocabolario di prodotti biologici per approfondire le tematiche legate alla qualità del prodotto tra certificazioni e falsi miti

Riza Perchè scegliere l’agricoltura biologica tra vantaggi e vantaggi. Una tutela per la salute e l’ambiente che ci circonda. Come scegliere e valutare i prodotti sul mercato

Benefici agricoltura biologica

L’interesse dei consumatori verso frutta e verdura bio negli ultimi anni è molto aumentato. Dalle prime forme di gruppi di acquisto solidale, oggi tutte le maggiori catene di supermercati hanno un settore dedicato ai prodotti biologici. Evitare sostanze chimiche fa bene alla salute, è meglio dal punto di vista nutrizionale, culinario e per la sostenibità ambientale. I benefici nel consumo di alimenti biologici si possono riassumere in alcuni punti.

Eliminare prodotti chimici significa non assumere cocktail di veleni e pesticidi che introdotti nella catena alimentare con carne, pollame, pesce, uova e latticini possono avere effetti negativi sulla salute a lungo termine. Tra questi farmaci, ormoni, antibiotici e pesticidi. No Ogm vuol dire che gli alimenti geneticamente modificati non entrano nella dieta quotidiana indipendentemente dai loro possibili danni.

Frutta e verdura da agricoltura biologica contengono maggiori nutrienti, vitamine, minerali, enzimi e micronutrienti rispetto agli alimenti coltivati con pesticidi in particolare ferro, vitamina C, magnesio. Il gusto è migliore perchè coltivare in modo naturale produce piante più sane e forti anche se di aspetto peggiore.

Agricoltura bio sostenibile

L’agricoltura biologica è sostenibile perchè rispetta gli ecosistemi naturali, insetti, rane, uccelli, pesci e altri animali e organismi. Negli ultimi trent’anni il miglioramento dei metodi di coltivazione ha permesso di diminuire pesticidi e fertilizzanti del 50% e fatto diminuire le emissioni di CO2, che per il settore agricolo sono il 7% del totale, del 17% e il Pm10 del 30%. Rispettare la bio diversità agricola significa conservare specie e varietà di piante da frutto e verdure distrutte dalla coltivazione industriale intensiva.

La sostenibilità applicata ai terreni è un tema fondamentale per sfamare una popolazione mondiale di 8 miliardi di persone senza distruggere gli ecosistemi. L’agricoltura è coinvolta nella produzione di energie rinnovabili che includono agrovoltaico, sfruttamento di deiezioni animali, carbon farming e precision farming. Sono tutte tecniche che consentono di produre da fonti alternative o di migliorare la produttività attraverso l’uso della tecnologia. Allo stesso modo è possibile aumentare la resa dei terreni attraverso modelli di economia circolare in cui gli scarti alimentano tutta la filiera produttiva.

Mercato biologico mondiale

Il trend del mercato biologico è in forte crescita in tutto il mondo. Nei paesi più ricchi c’è maggiore consapevolezza dei danni provocati da una politica attenta solo e esclusivamente al profitto economico. Anche nelle grandi città cinesi una nuova classe media spaventata dall’inquinamento di aria, falde acquifere e terreni coltivabili, ha trasformato i prodotti biologici in status symbol venduti a prezzi fino a cinque volte più elevati dei normali.

Le importazioni cinesi crescono del 15% all’anno e alimentano nuove catene di supermercati di fascia alta. Il marchio Olè importa in particolare prodotti dalla Corea del Sud e dall’estero, mentre il colosso francese Carrefour è specializzato sul settore bio di qualità. L’acquisto online rimane una dellle scelte migliori in negozi come FieldsChina e KateandKimi che hanno una variegata proposta di alimenti provenienti da tutto il mondo.

Malgrado gli standard della produzione bio cinese lascino qualche dubbio, la stessa Cina esporta prodotti di agricoltura biologica all’estero. Molte grandi aziende alimentari europee hanno investito direttamente sul territorio cinese per avviare produzioni da importare nei nostri mercati. Capita di leggere made in China su confezioni di riso e cereali, legumi secchi, ortaggi vari, funghi e  ma non è detto che tutto ciò che viene definito biologico sia automaticamente sinonimo di qualità.

L’agricoltura biologica cinese può rispettare tutti gli standard internazionali ma la coltivazione bio di superfici immense è difficile che possa soddisfare alcuni dei parametri richiesti in Europa e nel resto del mondo. Sia che si tratti di Cina che di Italia, leggere con attenzione le etichette dei prodotti e saperle interpretare, é il modo migliore per sapere cosa mettere in tavola.